Anno: 2013
Distribuzione: Tucker Film
Durata: 112′
Genere: Dramma
Nazionalità: Slovenia
Regia: Rok Biček
Data di uscita: 9 ottobre 2014
Ottimo esordio per il giovanissimo regista sloveno Rok Biček, che dopo aver collezionato premi nei principali festival europei, porta nelle sale italiane il suo film drammatico “Class Enemy”.
Ispirato a fatti realmente accaduti e vissuti dallo stesso regista, la pellicola racconta la storia di una classe di liceali. L’arrivo del nuovo professore di tedesco, interpretato da Igor Samobon (star del panorama cinematografico sloveno), con i suoi metodi rigorosi ed autoritari, scompiglia il fragile equilibrio dell’istituto. Il tragico suicidio di un’allieva innesca una rabbiosa rivendicazione da parte degli alunni che scelgono come capo espiatorio proprio il nuovo docente.
Il regista fotografa così la società moderna e si sofferma sulla contrapposizione di due generazioni: da un lato ci sono i giovani, troppo spesso trattati con “i guanti bianchi”, fragili ed insicuri, circondati da genitori troppo spesso pronti a difendere gli errori dei figli, ed insegnanti troppo permissivi. Il gruppo di giovani ben rappresenta lo spaccato odierno, con tutti i suoi risentimenti per un futuro incerto.
Dall’altro lato c’è il passato, rappresentato dal nuovo professore, quando la cultura era “un privilegio e non un diritto”, come si afferma nel film, e dove l’autorevolezza serviva a rendere l’individuo più forte.
Il regista così racconta in modo lineare e asciutto, senza mai scadere nel didascalico o nel moralismo gratuito, le contraddizioni della società odierna, ed in particolare del suo Paese sempre martoriato da guerre e divisioni interne.
Lirico e poetico in alcuni tratti, soprattutto per i rimandi al noto autore Thomas Mann, il film è ricco di simbolismi e spunti di riflessione.
Incisivo e ben articolato, il film vanta anche un ottimo cast di interpreti: dal noto attore sloveno Igor Samobon al gruppo di ragazzi, semplici liceali, scelti per le loro caratteristiche personali.
“Class Enemy” è sicuramente un film che dovrebbe esser diffuso nelle scuole, perchè apre molti dibattiti sia sul presente che sul futuro dei nostri sistemi scolastici.
Rok Biček, nonostante la sua giovanissima età (non ha neanche 30 anni), è un regista con grandi potenzialità, sicuramente da seguire.
Anastasia Mazzia