È stato sicuramente uno dei suoi lungometraggi dalla lavorazione maggiormente travagliata (riduzioni improvvise di budget, rischio di licenziamento del regista a metà riprese, negazione del final cut), ma anche quello tramite cui il californiano maestro del ralenti Sam Peckinpah, reduce da Sfida nell’alta Sierra (1962), cominciò a lasciar intravedere i connotati che caratterizzarono in seguito il suo Il mucchio selvaggio (1969).
Immerso nella splendida fotografia di Sam”Exodus”Leavitt, Sierra Charriba (1965), guardando in parte a John Ford, in parte ad Howard Hawks, si svolge al termine della Guerra Civile, quando un fanatico maggiore dell’esercito nordista raduna un manipolo di prigionieri ribelli per poi dirigersi in Messico a stanare gli Apache, responsabili di atroci massacri rimasti impuniti.
Ed è sufficiente questo esile plot al futuro autore di Cane di paglia (1971) per riempire oltre due ore di visione che, pur privilegiando una prima parte quasi del tutto dedicata alla costruzione dei diversi personaggi, non dimenticano affatto di regalare memorabili sequenze degne della migliore tradizione della celluloide western made in USA.
Infatti, tra prigionieri sudisti in catene, soldati a cavallo, un combattimento la sera della vigilia di Natale e l’arrivo al galoppo nel villaggio messicano, non mancano momenti da antologia come quello dell’agguato al fiume o la maestosa battaglia finale contro l’esercito francese.
Tutti al servizio di una epica operazione di sicuro imperfetta a causa delle motivazioni di cui sopra, ma che, complice un azzeccatissimo cast comprendente Charlton Heston, Jim”Berretti verdi”Hutton, Richard Harris, Senta Berger, Mario Adorf e James Coburn, riesce comunque nell’impresa di risultare avvincente e, per questo, meritevole della riscoperta nella sua versione integrale che Sony pictures Home Entertainment ne cura in alta definizione.
Perché, al di là di un trailer del 2005 e di quello originale, il blu-ray è arricchito nella sua sezione extra con quattro minuti di scene eliminate ed estese, la scena eliminata e incompleta Lotta con il coltello, la scena estesa Il maggiore Dundee e Teresa, artwork non utilizzati, un breve estratto da un video promozionale ed un altro, più lungo, dal documentario Passion and poetry di Mike Siegel, impreziosito, tra l’altro, di testimonianze di Chalo Gonzalez, amico e socio del grande Sam, di sua figlia Lupita Peckinpah, del guardarobiere Gordon Dawson e di parte degli attori.
Senza contare il cortometraggio del Riding for a fall, dietro le quinte dell’epoca girato a colori, ma la cui unica copia originale è una pellicola sedici millimetri in bianco e nero appositamente rimasterizzata per l’edizione home video in questione. Infatti, il filmato è visibile sia in un modo che nell’altro, anche se la trasposizione video dello short a colori, creato da una pellicola otto millimetri ormai sbiadita per l’uso, appare molto inferiore – qualitativamente parlando – alla versione in bianco e nero.
Francesco Lomuscio