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Al via la 7ª edizione del Visioni Fuori Raccordo Film Festival

Prende il via giovedì 2 ottobre il Visioni Fuori Raccordo Film Festival, l’evento cinematografico – giunto quest’anno alla sua 7ª edizione – che da anni si propone di ricercare, valorizzare e promuovere opere documentaristiche capaci di favorire una riflessione sulle periferie, sulle sue aree marginali e sulle sue realtà “invisibili”, portando sullo schermo il meglio del cinema documentario italiano dell’anno appena trascorso.

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Manifesto 7ª edizione Visioni Fuori Raccordo Film Festival

Prende il via giovedì 2 ottobre il Visioni Fuori Raccordo Film Festival, l’evento cinematografico – giunto quest’anno alla sua 7ª edizione – che da anni si propone di ricercare, valorizzare e promuovere opere documentaristiche capaci di favorire una riflessione sulle periferie, sulle sue aree marginali e sulle sue realtà “invisibili”, portando sullo schermo il meglio del cinema documentario italiano dell’anno appena trascorso.

«Le opere che ospitiamo quest’anno – dichiara il Direttore del Festival, Luca Ricciardi – rappresentano uno sguardo a 360 gradi sulla produzione documentaristica italiana e sulle sue tante forme stilistiche, tematiche, produttive, oggi più che mai capaci di adattarsi, ibridarsi e reinventarsi per raccontare la complessità del reale. Grazie a queste, torniamo a riflettere di cinema documentario e di periferie, rendendoci conto ancora una volta delle affinità elettive che legano questa idea di cinema, lontana dal mainstream e dallo spettacolo, al soggetto rappresentato, anch’esso marginale, sfuggente, invisibile e, forse proprio per questo, carico di vitalità, forza e ansia di trasformazione».

Il programma di quest’edizione prevede, oltre alla sezione competitiva dedicata ai documentari In Concorso tutti di elevate qualità stilistiche, tecniche ed espressive – anche la partecipazione di ospiti importanti e diversi eventi collaterali.
Giovedì 2 ottobre (ore 22 – Sala 3) l’autore e regista Mimmo Calopresti presenterà insieme a Marco Mathieu la versione originale del documentario Socrates, uno di noi, che racconta la vita e la brillante carriera calcistica del noto campione brasiliano, che si contraddistinse negli anni ’60 per il costante e convinto impegno civile e politico nel suo Paese.
Sabato 4 ottobre (ore 22.30 – Sala 3) saranno ospiti del Festival Giovanni Piperno e Agostino Ferrente – autori del pluripremiato Le cose belle, vincitore della Menzione Speciale della Giura della scorsa edizione del Festival – a cui sarà dedicato un Focus On dal titolo Prospettiva: non solo ‘Le cose belle’ durante il quale saranno proiettati Il mio nome è Nico Cirasola (52’ – 1998) e Il film di Mario (45’-1999).
Ad aprire l’ultima giornata del Festival (domenica 5 ottobre ore 16 – Sala 3) uno speciale incontro dal titolo #OccupyRoma!, dedicato al sempre più attuale e urgente tema della questione abitativa nella Capitale, durante il quale saranno presentati, in compagnia degli autori e dei protagonisti delle storie raccontate, i documentari Degage! Si Barrica di Luca Dammico e Maria Vicari (42’ – 2014), e Casa nostra di Livia Parisi (60’ – 2014). Saranno inoltre presenti all’incontro, moderato dalla giornalista Michela Pasquino, lo scrittore e politico Sandro Medici (già Presidente del Municipio X di Roma Capitale) e Massimo Pasquini dell’Unione Inquilini Roma.

Ogni sera in Sala 3 aperitivo con L’Aperossa, striscia quotidiana durante la quale saranno proiettati i film brevi: Trastevere di Emanuele Redondi e Paolo Palermo (18’ – 2014); Vita di borgata di Giuseppe Ferrara (11’ – 1962); I sassi di Roma di Luigi Perelli (17’ – 1980) e Tribuna padronale di Ugo Gregoretti (23’ – 1971). L’Aperossa è un nuovo progetto dell’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico e nasce con l’intento di “portare il cinema in strada” e creare una serie di iniziative intorno a proiezioni pubbliche e itineranti. Grazie proprio all’ausilio del famoso veicolo dalle ridotte dimensioni, l’Aperossa, è uno strumento agile e brillante per “raccontare storie” nelle strade, nei vicoli e in qualsiasi altro spazio della città diventando così il segno e il simbolo di una forma di partecipazione ed espressione artistica condivisa. Per tutti i curiosi e gli interessati L’Aperossa sosterà durante le giornate del Festival davanti al Nuovo Cinema Aquila.

Dodici in tutto i documentari selezionati In Concorso, che insieme danno molteplici sguardi, inediti spunti e numerose riflessioni sull’universo sfaccettato delle periferie, offrendo al pubblico «una mappatura internazionale di personaggi, situazioni e territori ai margini, ma anche in perenne e necessaria evoluzione» come afferma il Coordinatore Artistico del Festival Giacomo Ravesi, e confermando ancora una volta che sono sempre di più i registi e gli autori che scelgono il cinema del reale per raccontare il mondo che ci circonda.
Anche quest’anno non mancherà lo sguardo sulla “periferia urbana”, intesa nella sua connotazione più stretta, con i film Ritratti Abusivi di Romano Montesarchio (sabato 4 ottobre ore 20.45) i cui protagonisti sono i surreali’ abitanti del Parco Saraceno, fatiscente quartiere fantasma occupato alle porte di Caserta; e Buongiorno Taranto di Paolo Pisanelli (giovedì 2 ottobre ore 18) che racconta tensioni e passioni di una città immersa in una nuvola di smog e la rabbia e i sogni dei suoi abitanti raccolti da una radio web condotta da alcuni giovani della città.
Sarà affrontato anche il tema della “condizione lavorativa” analizzata dal documentario Atlantis di Massimo Ferrari (venerdì 3 ottobre ore 17.00) che ripercorre, da un lato le vicende di Rosa – ex operaia della Tacconi Sud di Latina – e della battaglia che lei e le sue colleghe hanno condotto in 550 giorni di occupazione dello stabilimento, e dall’altro quelle di Margherita – imprenditrice del nord Italia – che con la sua fabbrica di dolciumi propone un nuovo modello imprenditoriale virtuoso e soprattutto possibile. Altro documentario che affronta intensamente e fortemente la difficile situazione lavorativa è Dal Profondo di Valentina Pedicini (domenica 5 ottobre ore 20.30) la cui protagonista è Patrizia, unica minatrice donna in Italia che insieme agli ultimi suoi colleghi è pronta a dare battaglia al “mondo di sopra” per scongiurare la chiusura imminente della miniera.
La “violazione dei diritti civili”, altro argomento importante e spesso strettamente legato alle periferie e ai margini, verrà affrontata dal documentario Lucciole per Lanterne di Stefano e Mario Martone (domenica 5 ottobre ore 22.00), ambientato in Cile, che muovendosi tra passato e presente, ripercorre le vicende di tre donne che provano a difendere la loro terra dalle multinazionali che minacciano la privatizzazione dell’acqua.
Fra gli altri film selezionati saranno proposti anche “ritratti” appassionati di vite vissute ai “margini” raccontate dai film: Rustam Casanova – Una vita d’artista di Lorenzo Cioffi e Alessandro De Toni (giovedì 2 ottobre ore 20.30) il cui protagonista è un personaggio dai mille volti, senza fissa dimora, a volte gigolò e altre padre di famiglia, ma soprattutto artista; Almas en Juego di Ilaria Jovine (sabato 4 ottobre ore 16.00), un viaggio tra Italia e Colombia per raccontare una romantica e moderna storia d’amore; Fuoco Amico – La storia di Davide Cervia di Francesco del Grosso (venerdì 3 ottobre ore 22.30) documentario che racconta la vicenda di Davide Cervia, ex militare misteriosamente scomparso nel ’90, e dell’odissea che i familiari hanno attraversato ricercando una verità che ancora oggi non è arrivata; La bella Virginia al bagno di Eleonora Marino (venerdì 3 ottobre alle 18.30), che ci porta dietro le quinte di un mondo magico, quello dei giostrai, antichi fabbricanti di sogni che oggi fanno i conti con un futuro incerto e precario; e Inseguire il vento di Filippo Ticozzi (domenica 5 ottobre ore 18.30) la cui protagonista è una fra le massime esperte di tanatoestetica e tanatoprassi.
A completare la selezione due opere che affrontano la “dimensione antropologica e sociale” della periferia: L’uomo sulla Luna di Giuliano Ricci (sabato 5 ottobre ore 17.30), in cui un gruppo di anziane vedove abitanti di un remoto villaggio della Sardegna, racconta il proprio legame con il mondo dei morti e di un immaginario ormai disperso con l’arrivo della modernità; e Brasimone di Riccardo Palladino (sabato 5 ottobre oer 19.30), in cui l’omonimo lago, insieme ad una serie di personaggi che lo frequentano, è il protagonista misterioso.

La Giuria, composta da Fabio Mancini (commissioning editor del programma DOC3), Wilma Labate (autrice e regista) e Ilaria Fraioli (montatrice), assegnerà un Premio alla Migliore Opera e eventuali menzioni speciali. Come di consueto, anche quest’anno sarà rinnovata l’iniziativa riguardante i lavori pubblici della giuria che, oltre a costituire uno dei caratteri distintivi del Festival, permette di conoscere i giudizi su tutti i film in Concorso e seguire online la riunione dei giurati e l’assegnazione dei premi, dando così non soltanto trasparenza al loro lavoro, ma anche e soprattutto proponendosi come strumento volto a favorire la riflessione, lo scambio e il confronto culturale.

Il Festival, diretto da Luca Ricciardi con il coordinamento artistico di Giacomo Ravesi, e organizzato e prodotto dall’Associazione LABnovecento, è realizzato grazie al contributo della Regione Lazio e al sostegno dell’Assessorato allo Sviluppo delle Periferie delle Infrastrutture e Manutenzione Urbana di Roma Capitale e dell’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, e si terrà a Roma dal 2 al 5 ottobre 2014 presso il Nuovo Cinema Aquila, luogo ormai diventato simbolo per la promozione e la diffusione del cinema indipendente e del documentario nella Capitale.

Apertura Festival: giovedì 2 ottobre ore 18.00
Premiazione: domenica 5 ottobre a partire dalle ore 23.00

Proiezioni Film in Concorso, Fuori Concorso e Focus On (Sala 3): Ingresso €3,00
#OccupyRoma! e striscia Aperossa (Sala 3): Ingresso gratuito

Per info:
www.fuoriraccordo.it

Per vedere i trailer dei FILM IN CONCORSO:
http://www.youtube.com/playlist?list=PLXllDFyfHDgCpmzzHRuL_YC4vfMdm0XrI

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