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Posh

La regista danese Lone Scherfig, nota per “An Education”, ritorna al cinema con una nuova teen comedy dai toni drammatici, “Posh”, adattamento cinematografico dell’omonima e fortunata opera teatrale scritta e diretta da Laura Wade nel 2010.

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Anno: 2014

Distribuzione: Notorius Pictures

Durata: 106′

Genere: Drammatico

Nazionalità: Gran Bretagna

Regia: Lone Scherfig

Data di uscita: 25 settembre 2014

 

La regista danese Lone Scherfig, nota per An Education, ritorna al cinema con una nuova teen comedy dai toni drammatici, Posh, adattamento cinematografico dell’omonima e fortunata opera teatrale scritta e diretta da Laura Wade nel 2010.

Un gruppo di giovani, ricchi e viziati dell’upper class inglese frequentano una delle più prestigiose università di Oxford.  Le menti più brillanti, coloro che sono deputati un domani a ricoprire le più importanti cariche della società, vengono scelti ed arruolati nello storico ed esclusivo Riot Club, fondato nel lontano 1776. Scopi del club sono principalmente sesso, droga e alcol. Durante una cena goliardica però succede un grave incidente ed i giovani saranno chiamati a scegliere se assumersi le proprie responsabilità, rovinando le proprie carriere, o trovare un capo espiatorio.

Posh è una dura critica al mondo giovanile: ragazzi belli, intelligenti e viziati che, nonostante le loro fragilità o frustrazioni, si celano dietro una vita di eccessi. Sono pericolosi in quanto non conoscono alcun limite, e facilmente diventano arroganti e con deliri di onnipotenza. L’unico ideale o valore dei giovani sembra essere così il denaro, il successo. Nonostante la morale ridondante del “denaro compra tutto”, la pellicola critica la società moderna in quanto iniqua nella distribuzione della ricchezza ed attenta soprattutto a proteggere i suoi “rampolli”, anche se criminali o inetti.

La sceneggiatura risulta sicuramente non originale né brillante, ed i dialoghi sono semplici e banali. Il film si concentra soprattutto sulla scena della cena, dimenticando di essere un prodotto cinematografico e non una piece teatrale. Il ritmo così risulta zoppicante, lento in molte sue parti.

Ottima è l’interpretazione dei protagonisti Max Irons, Duglas Booth e Sam Claflin. Giovani attori già apprezzati precedentemente sul grande schermo e cari al pubblico adolescenziale.

Posh è un film fatto e pensato per gli adolescenti, che vorrebbe far riflettere o aspirare a  chissà quale morale, ma che in realtà non riesce ad esprimere le proprie potenzialità.

Anastasia Mazzia

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