Al Museo Nazionale del Cinema “Gli anni della dolce vita” in mostra fino al 21 marzo 2010
A cinquant’anni dalla realizzazione del capolavoro di Fellini, la mostra ricostruisce il clima della “dolce vita”, restituendoci una testimonianza preziosa di un film e di un’epoca per molti versi memorabili
A cinquant’anni dalla realizzazione del capolavoro di Fellini, la mostra ricostruisce il clima della “dolce vita”, restituendoci una testimonianza preziosa di un film e di un’epoca per molti versi memorabili: esposti gli scatti di uno dei tanti paparazzi, Marcello Geppetti, che animarono le notti romane di Via Veneto e dintorni negli anni celebrati che dal film presero il nome. A completamento del percorso una selezione di ritratti dei protagonisti, “rubati” nei momenti di pausa sul set de La Dolce Vitadall’operatore Arturo Zavattini (figlio del grande Cesare)
In occasione della mostra, il Museo Nazionale del Cinema pubblica un catalogo che raccoglie due serie di immagini fotografiche. Le prime, praticamente inedite, realizzate da Arturo Zavattini sono poche, ma estremamente significative. Le seconde, assai più numerose, appartengono a Maurizio Geppetti, uno dei mitici paparazzi che animarono le notti romane di Via Veneto e dintorni, negli anni gloriosi che dal film presero il nome.
Zavattini rubò pudicamente alcune immagini nelle pause del set e il risultato è tanto più straordinario in quanto ci rivela istanti insospettati di una lavorazione che molti di noi avrebbero probabilmente immaginato diversa.
Geppetti ha documentato la dolce vita vera che si svolgeva sotto gli occhi di tanti comprimari, testimoni e comparse, invasa da star e starlette provenienti un po’ da ogni parte, ma soprattutto da Hollywood. Le une e le altre, contrapposte e mescolate insieme, crediamo possano contribuire a restituirci un ritratto singolare e una testimonianza preziosa di un film e di un’epoca per molti versi assolutamente memorabili.