Anno: 2012
Distribuzione: Microcinema
Durata: 72
Genere: Commedia
Nazionalità: Italia
Regia: Pippo Mezzapesa
Data di uscita: 15 Maggio 2014
La politica e il suo mondo ormai sono definitivamente legati allo spettacolo. Ce lo dicono le inchieste giornalistiche, il cinema e la tv, ma anche l’analisi della realtà. Ma forse la politica è legata sottilmente anche all’idea di morte? E’ uno degli spunti di Pinuccio Lovero – Yes I Can, il film di Pippo Mezzapesa che esce nelle sale dopo la presentazione al Festival di Roma 2012 e che segue il personaggio del titolo dopo Sogno di una morte di mezza estate.
Se nel primo film Pinuccio raccontava la sua ambizione di diventare operatore a livello cimiteriale, questo racconta gli anni successivi, dopo l’ondata di popolarità dovuta al film: se è diventato becchino, ora però sente che deve fare qualcosa per la comunità e, sempre occupandosi del cimitero, cerca di farsi eleggere consigliere comunale. Ma il sogno, in fondo, resta sempre quello della popolarità e del successo. Scritto dallo stesso Mezzapesa, Pinuccio Lovero – Yes I Can è una commedia documentaria tutto ambientata a Bitonto che mescola la campagna elettorale per le amministrative e la preparazione del matrimonio di Pinuccio con qualche riflessione più sottile.
Se infatti il rapporto tra società e società dello spettacolo, politica e messinscena è evidente e palese e viene qui reso parodia da Mezzapesa e Lovero, mettendo sullo stesso piano un comizio e un’apparizione di Vendola a un cameo in un film di Banfi o Zalone, sono più interessanti i risvolti sul tabù della morte, che Lovero impersona, e su come sia ancora più difficile superarlo con serenità in un ambito come la politica che si occupa delle speranze delle persone. Trasmettere la speranza anche nella morte o ratificare che la speranza in Puglia, e in Italia, è ormai morta?
Su questa domanda si gioca la satira di Mezzapesa che compone anche gustosi bozzetti di campagna elettorale sul territorio (su tutti il falconiere, con tanto di falcone al seguito, utile per pulire le piste d’atterraggio) mentre continua a seguire con affetto la vita, i discorsi, gli amici e le delusioni di Lovero, personaggi di semplicità limpida che s’imprime nella mente. E che non può far pensare che, anche di fronte alla sua ingenua ambizione, sarebbe una bella persona da vedere al potere.
Emanuele Rauco