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In Sala

Mister Morgan

Presentato al festival di Berlino, “Mister Morgan” è un dramma garbato e delicato, venato di sorriso ma intinto nella nostalgia.

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Anno: 2014

Distribuzione: Officine Ubu 

Durata: 116′ 

Genere: Commedia, Drammatico

Nazionalità: Francia, Germania, Belgio 

Regia: Sandra Nettelbeck 

Data di uscita: 10 Aprile 2014

Visto che il pubblico medio del cinema si è estremizzato, o i giovanissimi che vogliono i supereroi e i cartoons, o gli anziani, il cinema ne prende atto e moltiplica i film con protagonisti assoluti gli over 65. In chiave di commedia oppure in chiave più intima e drammatica, come nel caso di Mister Morgan (Mr. Morgan’s Last Love), film di Sandra Nettlebeck interpretato da Michael Caine.

Il film racconta di un professore inglese che si trasferisce a Parigi, dove ha trascorso gli ultimi anni di vita con la moglie; l’intenzione è quella di stare solo, ricordando la consorte e magari raggiungerla con la morte, ma farà presto la conoscenza di Pauline, ragazza che gli cambierà la vita. E a cui la cambierà a sua volta. Scritto dalla regista assieme a Françoise Dorner, Mister Morgan è un dramma garbato e delicato, venato di sorriso ma intinto nella nostalgia.

Presentato al festival di Berlino, il film è il racconto del lato oscuro dell’anzianità, non quello straziante e doloroso di Haneke, ma quello sordo della rassegnazione alla vita, che prende le sembianze di un uomo indeciso tra due oblii, quello della solitudine che lo spegne e quello della morte, presa come scelta consapevole e coraggiosa, che non può non far venire in mente i percorsi finali di grandi del nostro tempo come Monicelli e Lizzani. Ovviamente, Nettlebeck sceglie una strada più “educata”, adatta al cinema europeo medio che Mister Morgan rappresenta, ossia racconta la riscoperta della vita attraverso il rapporto con la gioventù, senza negare la morte, ma scendendoci a patti, facendoci i conti in modo sensato.

Ne viene fuori un film che sembra una tazza di tè: convenzionale e prevedibile, ma caldo e piacevole, che può stancare e lasciare indifferenti, ma mette a proprio agio e non disgusta. Valore aggiunto, il goccio di latte in più, la prova di Caine, ovviamente e come sempre perfetto. Zolletta di zucchero invece è Clémence Poesy, che fa piacere rivedere dopo le apparizioni nella serie di Harry Potter, perfettamente a suo agio in panni urbani.

Emanuele Rauco

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