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Bif&st Bari International Film Festival 2014: Fuoco amico. La storia di Davide Cervia in concorso

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 fuoco-amico-la-storia-di-davide-cervia-la-locandina-del-film-302384

Genere  Documentario

Durata 85′   Nazione Italia   Anno 2014

Formato 1.78:1,16:9, HD, Colore

Suono  Dolby Digital   

Regia e sceneggiatura                       Francesco Del Grosso

 

Prodotto da                                          Giulia Piccione         

 Fotografia                                            Daniele Anzellotti

 Montaggio                                           Francesca Sofia Allegra

 Musiche originali                               Raffaele Inno

 Suono in presa diretta                      Daniele Guarnera

 Montaggio del suonoe mix              Marco Saitta

 Color correction                                  Ercole Cosmi

 Aiuto regia e riprese aggiuntive     Giulia Piccione

 Assistente al montaggio                    Giulio Tiberti

 Sottotitoli e adattamento                 Gianfranco Liotta

Il 12 settembre 1990 Davide Cervia svanisce nel nulla. Un buco nero sembra averlo inghiottito. Ma dietro quella misteriosa scomparsa si nasconde una sconcertante verità. Il passato torna a bussare alla porta del trentunenne sanremese, segnando in maniera indelebile la sua vita e quella dei suoi familiari. Fuoco amico è il racconto intimo e privato di un’odissea pubblica, un viaggio tra le parole, le testimonianze e i ricordi legati ad uno dei tanti Segreti di Stato taciuti e non ancora rivelati.  Raccontare la storia di Davide Cervia significa raccontare la storia di un uomo segreto, costretto a convivere con un passato che ha dovuto tenere nascosto anche dopo esserselo messo alle spalle. La sua è la storia di un uomo, un marito, un padre e un cittadino svanito senza lasciare alcuna traccia in un giorno come tanti, la cui esistenza è da vent’anni e passa sospesa tra la vita e la morte.Il 12 settembre del 1990, il trentunenne di origini sanremesi non ha fatto ritorno nella sua casa nei pressi di Velletri, una cittadina alle porte di Roma, dove ad aspettarlo come tutte le sere c’erano la moglie e i due figli. Un buco nero sembra averlo inghiottito. Da quel momento di Cervia non si saprà più nulla. Lentamente e tra mille difficoltà intorno alla sua vicenda sono emerse scomode e sconcertanti mezze verità, che hanno acquisito con il passare del tempo la forma di piccoli tasselli di un grande intrigo internazionale. A riportarle a galla lo sforzo congiunto di una famiglia e di un gruppo di persone che a vario titolo si sono occupate del caso, dovendo di volta in volta fare fronte comune contro atti intimidatori, depistaggi, processi, bugie, gravi omissioni, false testimonianze e tentativi di insabbiamento.

indexCon “Fuoco amico” si chiude una personale trilogia sulla figura del padre mancato, iniziata nel 2009 con “Negli occhi” e proseguita due anni dopo con “11 metri”, rispettivamente dedicati alle vite di Vittorio Mezzogiorno e di Agostino Di Bartolomei. Un tema a me caro, diventato di fatto centrale nelle storie che ho deciso di raccontare e che adesso ritorna ancora più prepotentemente in questo terzo atto che ruota intorno a Davide Cervia e alla sua misteriosa scomparsa. Tre esistenze, le loro, legate ad altrettante storie così lontane, ma unite da uno stesso comune denominatore: l’assenza.Quella di Cervia è un’assenza forzata, che lo ha portato lontano dai suoi affetti in un giorno che segnerà in maniera indelebile le vite di un gruppo di persone qualunque, al quale è stato negato l’amore di un padre, di un marito, di un parente e di un amico, il diritto a una vita normale e soprattutto alla verità. –spiega il regista Francesco del Grosso

In programmazione
07/04 ore 19.00 Galleria 4
Replica: 08/04 ore 22.30 Galleria 4

ingresso € 1,00

www.bifest.it

Luana Verbanac

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