La copertina di Taxi Drivers Magazine è dedicata a Ken Loach, omaggiato alla Berlinale da una standing ovation e dall’Orso d’Oro per la sua carriera registica sempre coerente con l’impegno politico e attenta a raccontare le condizioni di chi lavora e lotta per un mondo migliore. Se due anni fa aveva dovuto rinunciare a ritirare il premio del Torino Film Festival, indignato con il nostro Museo Nazionale del Cinema per le intimidazioni e i maltrattamenti denunciati da alcuni lavoratori esternalizzati, ora a Berlino l’autore di Terra e libertà si è potuto complimentare con i pescatori di Orbetello, protagonisti del documentario italiano I cavalieri della laguna, che descrive un nuovo modo di pescare e produrre cibo nel rispetto dell’ambiente e dei lavoratori.
Gli altri premi più ambìti hanno preso la via dell’Oriente, con l’Orso d’Argento all’attrice giapponese Haru Kuroki e col doppio Orso per il miglior film e per la migliore interpretazione maschile assegnati al thriller cinese/hongkonghese Black coal, thin ice. Titolo evocatore di brividi come la temperatura invernale della capitale tedesca, senza che né l’uno né l’altra abbiano particolarmente suggestionato la squadra dei nostri inviati, compatta come sempre e coordinata dal direttore Vincenzo Patanè Garsia, nell’intento di raccontarvi il meglio di ciò che ha offerto il festival. Se volete cominciare dal vero capolavoro, andate a pagina 14…