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31.Torino Film Festival: “The Way Way Back” (“C’era una volta un’estate”) di Nat Faxon e Jim Rash (Festa Mobile)

“The Way Way Back” si regge soprattutto sulle ottime prestazioni dei suoi attori, con in testa Sam Rockwell (irresistibile come sempre), Steve Carell (irriconoscibile, da quanto è sgradevole) e Allison Janney (semplicemente esilarante nel ruolo della vicina alcolizzata)

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Anno: 2013

Durata: 103’

Genere: Commedia / Dramma

Nazionalità: USA

Regia: Nat Faxon / Jim Rash

Data di uscita: 28 Novembre 2013

 

Come sempre, i film che vengono presentati con grande successo al Sundance sono da prendere con le pinze. Il festival di Robert Redford si è fissato ormai da tempo su un certo tipo di indy dramedy, che negli anni ha mostrato segni di stanchezza e un continuo senso di déjà vu. Che poi dietro a The Way Way Back ci siano gli stessi produttori di due film immensamente sopravalutati e irritanti come Little Miss Sunshine (2006) e Juno (2007) non migliora la cosa. Per fortuna, il debutto alla regia di Nat Faxon e Jim Rash è privo della pretenziosità delle pellicole citate, risultando invece in un coming of age, se non memorabile, abbastanza riuscito nel suo genere, almeno in parte.

Estate. Il quattordicenne Duncan (Liam James) è costretto a passare le vacanze con sua madre Pam (Toni Collette) e il fidanzato Trent (Steve Carell) a Cape Cod, una piccola località marittima. Non è ben chiaro per quale ragione ma Trent sembra aver preso di mira il ragazzo, umiliandolo a ogni occasione possibile. Duncan è un ragazzo timido, ma anche curioso e in sella a una vecchia bici inizia in solitudine a esplorare la cittadina. Ben presto stringe amicizia con Owen, manager del parco acquatico Water Wizz. Sotto la guida di Owen e del resto degli impiegati, l’estate di Duncan si trasforma nel passaggio all’età adulta.

Diciamo pure che da Faxon e Rash, diventati famosi come gli sceneggiatori premi Oscar per Paradiso amaro (2011) – ma in realtà attivi nella commedia americana da più di dieci anni -, ci si poteva aspettare qualcosa di più. Innanzitutto, il loro debutto alla regia, rientra in un sottogenere che negli ultimi anni, e il 2013 non è stato un’eccezione, ha visto tantissime rappresentazioni. I due, pur non uscendo dalle linee tracciate da altri in precedenza, mostrano però la giusta sensibilità, per la storia che hanno scelto di raccontare.

Narrativamente, The Way Way Back, si divide in due sottotrame, che vedono al centro il giovane Duncan. La prima, quella degli “adulti”, con la relazione tra la madre succube e il patrigno detestabile, è senza dubbio la parte debole della pellicola. La seconda, quella “infantile”, ambientata interamente nel parco acquatico, invece è descritta in maniera convincente, affettuosa, popolata da personaggi simpatici e credibili. In questi momenti il film diventa veramente solare e toccante, senza scadere nella banalità. In sostanza, però, The Way Way Back si regge soprattutto sulle ottime prestazioni dei suoi attori, con in testa Sam Rockwell (irresistibile come sempre), Steve Carell (irriconoscibile, da quanto è sgradevole) e Allison Janney (semplicemente esilarante nel ruolo della vicina alcolizzata). Nel cast ritroviamo inoltre anche Amanda Peet, Rob Corddry e Maya Rudolph. Ovviamente Faxon e Rash si ritagliano due piccoli ma gustosi ruoli. In definitiva, un film discreto, che però non lascia traccia.

Paolo Gilli

  • Anno: 2013
  • Durata: 103'
  • Genere: Commedia / Dramma
  • Nazionalita: USA
  • Regia: Nat Faxon / Jim Rash
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