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‘Fear Street: Prom Queen’ il trailer: continua la saga horror Netflix

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Netflix ha finalmente diffuso il trailer ufficiale di Fear Street: Prom Queen, e la data di uscita del film sulla piattaforma che sarà il 23 maggio.

Benché Fear Street: Prom Queen sia il quarto capitolo della saga di film tratti dalla serie di romanzi per ragazzi Fear Street di R. L. Stine, non richiede agli spettatori di aver visto i film precedenti (Fear Street: 19941978; 1666 per poter seguire la storia.

Il film è diretto da Matt Palmer e co-scritto insieme a Donald McLeary. Il cast principale include India Fowler (The Agency), Suzanna Son (The Idol), Fina Strazza (Paper Girls), Ella Rubin (Until Dawn) e Ariana Greenblatt (In the Heights)

Anni ’80, horror e teen drama si incontrano

Fear Street: Prom Queen è ambientato nel 1988, e ci immerge in un’estetica retrò fatta di colori fluorescenti, acconciature voluminose e tensione adolescenziale. Alla Shadyside High è già iniziato il conto alla rovescia per il ballo di fine anno che è tra solo due notti. Megan Rogers (Suzanna Son), dark e fuori dagli schemi, si distingue da tutte le altre concorrenti. Il trailer ci offre anche un primo sguardo al ritorno di Lili Taylor nel genere horror, dopo le sue apparizioni in classici come The Haunting e The Conjuring. Nel teaser, la vediamo mentre dà qualche consiglio a Lori Granger (India Fowler), incoraggiandola a candidarsi per l’ambita corona.

Insieme a Lili Taylor nel cast troviamo anche David Iacono (The Summer I Turned Pretty), Chris Klein (Sweet Magnolias), Brennan Clost (Tiny Pretty Things), Katherine Waterston (Alien: Covenant), Dakota Taylor (Sullivan’s Crossing), Darrin Baker (Painkiller), Rebecca Ablack (Ginny & Georgia) e altri ancora.

‘Fear Street: Prom Queen’ : un omaggio ai classici

Durante un’intervista con Collider, Matt Palmer ha parlato di ciò che ha influenzato lui e Donald McLeary durante la scrittura del film, dicendo:

“Visivamente ci siamo ispirati molto a film come River’s Edge e Blue Velvet, per ricreare un autentico look anni ’80 e quella sensazione da ‘parte sbagliata dei binari’ che volevamo dare a Shadyside. Con l’avanzare della storia, e l’arrivo del ballo, l’estetica diventa più marcata, avvicinandosi ai classici slasher degli anni ’80 e ai gialli italiani dello stesso periodo. Alcuni dei miei registi preferiti — John Carpenter, Dario Argento e David Lynch — sono stati anche loro una forte influenza sull’aspetto visivo e sul film nel suo insieme.”

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