Il Maestro e Margherita, diretto da Michael Lockshin e tratto dall’omonimo romanzo di Michail Bulgakov, uscirà nelle sale italiane il 15 maggio 2025 distribuito da Medusa Film.
Il film è stato distribuito in Russia il 25 gennaio 2024 dopo una lunga e travagliata gestazione.La pellicola, le cui riprese si sono svolte tra Mosca, San Pietroburgo e Malta nel 2021, ha affrontato numerosi ostacoli che ne hanno ritardato la distribuzione.
Una produzione travagliata
Nel 2018 il progetto era stato affidato al regista Nikolaj Lebedev.Tuttavia, complicazioni legate ai diritti d’autore, con diversi eredi di Bulgakov che avevano ceduto i diritti a differenti agenzie, hanno creato confusione.Contemporaneamente, a Hollywood, il regista Baz Luhrmann stava sviluppando un adattamento parallelo. Sarà successivamente spinto ad abbandonare il progetto a causa di problemi legati ai diritti e disaccordi sulla sceneggiatura.
Quando le questioni legali sono state finalmente risolte, la pandemia di COVID-19 ha ulteriormente ritardato le riprese.Nel frattempo, Lebedev ha abbandonato il progetto per dedicarsi ad altri impegni, lasciando la regia a Michail Lokšin.
L’uscita posticipata e controversa
La distribuzione del film invece, inizialmente prevista per il 2022, è stata posticipata a causa dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.La Universal Pictures, che avrebbe dovuto partecipare alla produzione, ha abbandonato il progetto in seguito all’invasione e alle sanzioni internazionali.
Nonostante il finanziamento da parte del Ministero della Cultura russo, il film ha suscitato forti critiche da parte dei propagandisti filo-Putin.Il regista Lokšin, noto per le sue posizioni critiche nei confronti del governo russo e per il suo sostegno all’Ucraina, è stato bersagliato di accuse e minacce.Alcuni hanno perfino chiesto un’indagine penale nei suoi confronti, definendo il regista “terrorista” e tacciando il suo film di essere una “spazzatura antipatriottica” e di contenere propaganda anti-russa.Nonostante ciò, la Ministra della Cultura Olga Ljubimova ha confermato che il film non sarebbe stato ritirato.
Una pellicola che riflette la realtà contemporanea
Il film è stato accolto positivamente dalla critica russa. Il critico Anton Dolin lo ha definito il primo adattamento ben riuscito del romanzo e il miglior film commerciale realizzato nella storia della Russia moderna. Molti spettatori hanno notato parallelismi tra l’epoca staliniana descritta nel romanzo e la Russia contemporanea, caratterizzata da censura e repressione dell’intellighenzia. Il regista Lokšin ha dichiarato:
“Il film parla della libertà di un artista in un mondo non libero”
Nonostante le controversie, Il Maestro e Margherita ha riscosso un notevole successo al botteghino, incassando oltre 2 miliardi di rubli (circa 21 milioni di euro), dimostrando che l’arte può ancora trovare spazio anche in contesti difficili.
Dal capolavoro letterario Il Maestro e Margherita
Nella Mosca grigia e oppressiva degli anni ’30, sotto il giogo del regime staliniano, un giovane scrittore viene travolto dallo scandalo. La sua pièce teatrale, colpevole di rappresentare Cristo con troppa umanità, viene censurata e demolita dalla critica. Emarginato, in preda alla disperazione, trova conforto in un incontro inaspettato: Margherita, una donna affascinante e sposata, con cui nasce un amore intenso e proibito.
Sostenuto da questa passione, lo scrittore si immerge in una nuova opera. Si tratta di un romanzo che racconta di una Mosca visitata dal diavolo in persona, Woland, misteriosa figura accompagnata da un seguito di creature grottesche e irresistibili. Con tagliente ironia e crudele lucidità, Woland sconvolge la realtà, seminando il caos e offrendo una vendetta beffarda a chi è stato ingiustamente punito. Ma mentre giustizia e amore sembrano finalmente possibili, i confini tra verità e finzione iniziano a dissolversi, e il mondo reale si confonde con le pagine del romanzo.