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Lovers Film Festival

‘Eros’: uno specchio dell’intimità e della solitudine

Il bisogno universale di essere apprezzati tra confessioni e registrazioni amatoriali

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Eros (2024) di Rachel Daisy Ellis è un documentario straordinario che ha conquistato il pubblico del 40° Lovers Film Festival di Torino, il più antico festival cinematografico LGBTQI+ d’Europa. Presentato in anteprima internazionale al CPH:DOX, Eros esplora il mondo privato dei love motel brasiliani, trasformandoli in palcoscenici per l’autoesplorazione, la vulnerabilità e la connessione umana. L’approccio innovativo e la profondità emotiva del documentario lo hanno reso uno dei film più chiacchierati della stagione.

Da una connessione mancata a una rivelazione cinematografica

La genesi di Eros è tanto fortuita quanto toccante. Quando il suo appuntamento non si presenta in un motel dell’amore, Ellis punta la telecamera su se stessa, catturando un momento di solitudine che diventa l’ancora emotiva del film.

Questa svolta inaspettata la porta a invitare altri ospiti del motel a filmare le proprie esperienze, dando vita a un mosaico di storie auto-registrate che fondono intimità schietta e profonda riflessione. Il montaggio di Matheus Farias intreccia queste narrazioni in un arazzo coeso che bilancia contenuti espliciti con momenti di introspezione.

Esplorando lo spettro del desiderio umano

Eros offre una visione caleidoscopica delle architetture del sesso, dell’amore e dell’intimità attraverso una delle istituzioni più amate e malfamate del Brasile: il motel. Il documentario cattura una gamma eterogenea di partecipanti, dalle coppie LGBTQIA+ alle persone evangeliche, ognuno dei quali condivide le proprie prospettive uniche.

È giusto sottolineare come il documentario riveli una sensibilità che va ben oltre l’atto e il piacere del sesso, ma che si apre alla riflessione e all’approccio tra persone di origini e interessi diversi.

Echi del passato: da Anaïs Nin a Kieslowski

Ciò che rende Eros particolarmente avvincente è il modo in cui canalizza una ricca tradizione artistica che esplora l’intimità attraverso una narrazione confessionale. La lente voyeuristica ma empatica del documentario riecheggia i diari sensuali di Anaïs Nin, dove crude verità emotive vengono rivelate nell’atto di documentare il desiderio.

Cinematograficamente, si potrebbero anche fare paragoni con Dekalog o Three Colors: Blue di Krzysztof Kieslowski, opere che scrutano gli spazi privati ​​per svelare il desiderio esistenziale. Come Kieslowski, Ellis permette ai silenzi e alle esitazioni dei suoi soggetti di parlare con la stessa forza delle loro parole. Eros si pone come una risposta contemporanea a queste opere precedenti, aggiornandone i temi per una generazione alle prese con l’isolamento digitale, il sesso performativo e il disperato bisogno di essere conosciuta.

Solitudine e ricerca di connessione

In sostanza, Eros è una meditazione sulla solitudine e sull’innato desiderio umano di connessione. I partecipanti al film, nei loro filmati autoregistrati, esprimono spesso un desiderio di comprensione e intimità. In un momento toccante, un ospite afferma:

“Non sono qui solo per il sesso; sono qui per sentirmi visto”.

Queste confessioni sincere sottolineano la profondità emotiva del documentario, evidenziando il bisogno universale di essere riconosciuti e apprezzati.

Un trionfo cinematografico al Lovers Film Festival

L’inclusione di Eros nel programma del 40° Lovers Film Festival ne sottolinea l’importanza nel cinema queer contemporaneo. Mentre il festival continua a promuovere narrazioni diverse e innovative, il documentario di Ellis si distingue per la sua cruda onestà e la sua narrazione innovativa. Il film non solo sfida le convenzioni sociali, ma invita anche gli spettatori a riflettere sulla propria percezione di intimità e connessione.

Eros è più di un documentario: è un’esplorazione profonda dell’esperienza umana, che cattura la complessità del desiderio, della solitudine e della ricerca di una connessione. Attraverso la lente dei motel dell’amore brasiliani, Rachel Daisy Ellis offre una narrazione unica e avvincente che trova profonda risonanza nel pubblico. Il successo del film al Lovers Film Festival è una testimonianza del suo peso emotivo e della sua vulnerabilità disarmante.

Eros

  • Anno: 2024
  • Durata: 108'
  • Distribuzione: Desvia Productions
  • Genere: Documentario
  • Nazionalita: Brasile
  • Regia: Rachel Daisy Ellis
  • Data di uscita: 20-March-2024