Connect with us

Lovers Film Festival

I’m Your Venus: Voguing as an Act of Resistance

Il documentario di Kimberly Reed, presentato alla sezione Living in America del 40° Lovers Film Festival, è un toccante spin off del leggendario Paris is Burning.

Pubblicato

il

Paris is Burning, il documentario del 1991 di Jennie Livingstone, rappresenta un punto di riflessione fondamentale intorno al riconoscimento dell’identità e la conquista di diritti della comunità LGBTQ+ afro/latinoamericana; mise in luce le ballroom newyorkesi degli anni ’80 e le discriminazioni subite da quanti le animarono e in esse trovarono riparo.

In una New York torbida e minacciosa, in cui il rampantismo pomposo nutriva l’immaginario collettivo, schiere di persone queer dimenticate dalle famiglie di origine e dalla società inseguivano un sogno attraverso le ballroom: luoghi in cui si disputavano competizioni a suon di sfilate sontuose ed eccentriche unitamente alla danza, il voguing, appunto.

Questo ambiente costituiva uno spazio accogliente, una nuova casa da contrapporre a quella di origine; la cosiddetta House adottiva divenne in tal modo una culla accogliente dove emergere, rinascere e autocelebrarsi sotto l’egida della totale solidarietà. Fondata nel 1982, la House of Xtravaganza fu espressione magnificente di quella cultura e proprio una delle sue protagoniste è al centro di I’m Your Venus.

Il documentario tenta di far luce sulla morte prematura di Venus Xtravaganza, barbaramente uccisa durante le riprese di Paris is Burning, in un caso rimasto tuttora irrisolto.

Venus, affascinante ventitreenne trans di origine italiana e portoricana, fu trovata strangolata in una stanza di albergo. Inseguiva miraggi di fama e ricchezza, ma al tempo stesso amore e famiglia; viveva pericolosamente, lungo strade debordanti di droga e criminalità.

Amata, ma al tempo stesso osteggiata dalla famiglia di origine – gli italo-americani Pellegatti – crebbe nel New Jersey nella casa di una nonna che la coccolò da sempre. La House of Xtravaganza fu la dimensione sociale dove sbocciare senza timori, facendo bella mostra di sé tra cotonature, vestiti opulenti e pose plastiche.

La morte violenta e il mistero che la avvolge sono una ferita ancora viva per i tre fratelli che, mediante azioni legali e investigative – nonché un’autentico percorso di militanza addentro alla comunità LGBTQ+ – ne riscoprono la memoria, donandole l’agognata identità. Il cambio del nome, ora “Venus” sulla pietra tombale, è il passo essenziale di una rivendicazione collettiva. I’m Your Venus, dunque, un patrimonio condiviso.

Il risentimento e le domande nei confronti di una sorella misconosciuta lasciano spazio ad un senso di umanità totalizzante.

Impossibile condannare frettolosamente le riserve di una famiglia che, nonostante l’affetto, non seppe comprendere un’identità in mutazione, tanto più in un contesto storico in cui l’universo LGBTQ+ era residuale e troppo spesso oggetto di sopraffazione e sfruttamento.

L’ostinazione nella riapertura del caso giudiziario, i numerosi incontri con la House of Xtravaganza e un generale cambio di prospettiva trasformano la famiglia Pellegatti in un esempio di evoluzione e speranza, tanto più nei tempi attuali, solcati da primitivismo reazionario e nuovi pregiudizi.

Le foto e i video che scorrono lungo I’m Your Venus, i racconti di amici e familiari rendono onore ad un personaggio iconico della cultura underground anni ’80, più  viva che mai.

A spasso per New York, nei tanti angoli inquieti che ancora si incontrano, sembra di vederla spuntare con le bionde chiome gonfie, i tacchi alti e lo sguardo sognante – “The summit of beauty and love, and Venus was her name”.

Visto al Lovers flm Festival 

Taxi drivers Media partne

I'm Your Venus

  • Anno: 2024
  • Durata: 80'
  • Genere: Documentario
  • Nazionalita: USA
  • Regia: Kimberly Reed