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Cannes 2025: TorinoFilmLab in gara con due film d’autore

Tre titoli invece sono stati selezionati per 'Un Certain Regard'

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Cannes 2025 TorinoFilmLab

Il Festival di Cannes 2025 si arricchisce di talento italiano grazie al TorinoFilmLab che porta diverse opere sostenute dal suo programma, due nel Concorso ufficiale e tre nella sezione Un Certain Regard.

Cannes 2025 e TorinoFilmLab

Concorso ufficiale

Renoir di Chie Hayakawa (sviluppato nel 2023): un dramma ambientato nella Tokyo del 1987, che segue la giovane Fuki mentre affronta la malattia terminale del padre e le tensioni familiari. Il film esplora la resilienza e l’immaginazione come strumenti di sopravvivenza emotiva.

Romería di Carla Simón (sviluppato nel 2020): la regista spagnola, già vincitrice dell’Orso d’Oro, presenta una storia ambientata in Galizia, dove una giovane donna cerca di scoprire le proprie radici familiari legate all’epidemia di AIDS degli anni ’80.

Un Certain Regard:

  • The Caravan di Zuzana Kirchnerová (Repubblica Ceca),

  • The Mysterious Gaze of the Flamingo di Diego Céspedes (Cile),

  • Aicha Can’t Fly Away di Morad Mostafa (Egitto).

Cinque film, da diversi luoghi e culture del mondo, tutti accomunati da una forte sensibilità femminile. Tre di questi sono infatti diretti da registe e tutte le storie mettono al centro l’universo femminile, tra lotte interiori, legami familiari e ricerca identitaria.

L’eredità del TorinoFilmLab

Al concorso parteciperanno anche degli ex-alunni del TorinoFilmLab:

  • Oliver Laxe, in gara con un nuovo film dopo aver esordito proprio grazie al Lab nel 2011 con Mimosas,

  • Julia Ducournau, vincitrice della Palma d’Oro nel 2021, che nel 2013 aveva sviluppato con il Lab il suo primo film, Raw.

Cannes 2025 TorinoFilmLab

“Anno dopo anno il Torino Film Lab si conferma come uno dei laboratori più vitali e dinamici, capace di sostenere opere giovani che sanno cogliere l’attenzione dei più prestigiosi festival internazionali”

Carlo Chatrian, direttore del Museo Nazionale del Cinema.

“Siamo felici e orgogliosi che questa strada offra ai registi palcoscenici così ambiti”

Enzo Ghigo, presidente del Museo.

Il TFL, nato 18 anni fa, si conferma così come una delle realtà più efficaci a livello mondiale nella scoperta e nel sostegno di nuovi talenti del cinema. Una fucina dove il futuro del grande schermo prende forma, un passo alla volta, dal progetto al tappeto rosso.