Più commedie e molta sperimentazione, soprattutto nell’animazione, per la prima volta anche attraverso l’utilizzo (dichiarato) dell’intelligenza artificiale, nella selezione, dei Corti d’Argento 2025, una ventina di titoli – scelti tra 260 opere di fiction e 25 di animazione – distribuiti dopo un debutto nelle rassegne specializzate e nei grandi festival tra i quali saranno premiati i cortometraggi vincitori lunedì prossimo 14 Maggio al Cinema Caravaggio di Roma.
Si tratta di cortometraggi realizzati da autori anche giovanissimi tra i quali spiccano l’impegno di nuove registe e molte interessanti performance di una nuova generazione di interpreti.
Corti d’argento, i dieci finalisti
In ‘cinquina’ per il miglior corto di finzione Marcello di Maurizio Lombardi, La confessione di Nicola Sorcinelli, già vincitore nel 2017 di un Nastro d’Argento per Moby Dick e Majoneze di Giulia Grandinetti (finalisti anche al David di Donatello) e ancora Mignolo di Gianluca Granocchia e Pinocchio Reborn di Matteo Cirillo. Per l’animazione a confronto cinque autori che siglano esperienze molto diverse tra loro: Playing God di Matteo Burani, dove prendono vita inquietanti sculture di argilla, Dagon di Paolo Gaudio ispirato ad un racconto di Lovercraft, Dark Globe di Donato Sansone, videomaker e artista in questi giorni protagonista a Torino di un’originale performance con i suoi ‘Metaversi’ e, infine, due delicate sperimentazioni al femminile, con Nè una nè due di Lucia Catalini e Supersilly di Veronica Martiradonna.
Le cinquine
FICTION
- MARCELLO di Maurizio Lombardi
- LA CONFESSIONE di Nicola Sorcinelli
- MAJONEZE di Giulia Grandinetti
- MIGNOLO di Gianluca Granocchia
- PINOCCHIO REBORN di Matteo Cirillo
ANIMAZIONE
- PLAYING GOD di Matteo Burani
- DAGON di Paolo Gaudio
- DARK GLOBE di Donato Sansone
- Nè UNA Nè DUE di Lucia Catalini
- SUPERSILLY di Veronica Martiradonna