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‘The Kingdom’: la decostruzione del genere gangster

Il film avvincente e commovente di Julien Colonna

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The kingdom

The Kingdom ha dominato la sezione Un Certain Regard di Cannes 2024, dove è stato presentato in anteprima per poi essere acquisito da Metrograph Pictures. Lo sceneggiatore e regista Julien Colonna, lo ha definito un film anti-gangster. La sceneggiatura è scritta insieme a Jeanne Herry. Hugo Sélignac e Antoine Lafon sono i produttori.

The Kingdom segna tanti primati per chi ha preso parte al film. È il debutto di Colonna nel lungometraggio narrativo ed è la prima volta sullo schermo per i protagonisti Ghjuvanna Benedetti e Saveriu Santucci. Anche Anthony Morganti è nel cast.

The Kingdom‘ ritrovarsi in una guerra fra clan

Benedetti interpreta Lesia, un’adolescente nella Corsica del 1995 che deve aiutare suo padre PierrePaul (Saveriu Santucci) a fuggire dalla mafia che era solito guidare. Un giorno un uomo irrompe nella vita di Lesia e la porta in una villa isolata dove trova suo padre, nascosto, circondato dal suo clan. Scoppia una guerra tra clan, i due costretti a fuggire impareranno a guardarsi l’un l’altro, a capirsi e ad amarsi.

The Kingdom, però, non è un film sulla mafia: Julien Colonna ha invece cercato di dirigere un film che de-stigmatizzasse la “violenza” che esiste nella Corsica reale, ma che al tempo stesso dicotomizzasse la ribellione del crimine organizzato con l’angoscia di essere una ragazza adolescente in una società patriarcale.

The Kingdom

Un film anti-gangster

Il regista in un comunicato ha dichiarato:

Attraverso questo film voglio mostrare la macchina del potere criminale nella sua inevitabile estinzione programmata. Questi uomini non vengono né eroizzati né santificati; al contrario, vengono mostrati come penitenti della propria vita, fantasmi di coloro che sono già morti ma non lo sanno ancora.

The Kingdom si pone al livello di una bambina in un ambiente maschile. Il punto di vista è allo stesso tempo immersivo ma distaccato e descrive una relazione filiale che cerca di esistere, di sopravvivere in un contesto in cui tutto muore.

Le problematiche emotive dei personaggi si percepiscono più chiaramente quando metto sullo sfondo la classica trama del film di genere – la scacchiera militare, la guerra di clan e territori. Volevo creare uno spazio in cui vedere qualcos’altro prendere vita: una storia sulle conseguenze di queste vite marginali, un riflesso più veritiero di un ambiente troppo spesso trattato in modo fantasioso, e quindi delimitare i confini di un film anti-gangster.

The Kingdom debutterà il 30 maggio nei cinema di New York e Los Angeles, con un’espansione nazionale a breve a cura di Metrograph Pictures.