Luca Guadagnino è un regista, sceneggiatore e produttore cinematografico italiano, noto per la sua capacità di mescolare elementi di realismo emotivo con una forte componente estetica. Nato a Palermo nel 1971, Guadagnino ha raggiunto fama internazionale con film come Chiamami col tuo nome (2017), che gli è valso numerosi riconoscimenti. Il suo stile è caratterizzato da una visione sensuale e intimista, spesso esplorando temi come l’amore, l’identità e la memoria. Guadagnino è anche celebre per la sua abilità nel lavorare con attori e per la creazione di atmosfere coinvolgenti, che si riflettono nei suoi film precedenti come Io sono l’amore (2009) e A Bigger Splash (2015). La sua filmografia è un viaggio attraverso emozioni complesse, paesaggi affascinanti e relazioni umane intense.
Ecco quindi una guida di 3 film da guardare per la prima volta o approfondire insieme prima dell’uscita di Queer nelle sale cinematografiche italiane.
The Protagonists
«Nulla è vero, tutto è permesso»
Questo è l’incipit di The Protagonists, il primo film diretto da Luca Guadagnino. Il film, uscito nel 1999, racconta la storia di una troupe cinematografica italiana che si muove tra le strade di Londra per ricostruire l’omicidio di Mohamed El Sayed (Andrew Tiernan), un ragazzo di origine indiana che in città faceva il cameriere in un ristorante. Mohamed viene pugnalato a morte da Happy e Billy (Paolo Briguglia), due suoi coetanei della ricca borghesia inglese. Il movente per il quale i due assassini hanno deciso di uccidere l’uomo rimane però sconosciuto per quasi tutta la pellicola: la realtà, infatti, è che la motivazione di questo omicidio non esiste. Il tutto faceva parte di un gioco. Il racconto sfrutta la messa in scena del delitto, accompagnandoci all’interno della storia attraverso la narrazione di Tilda Swinton che interpreta la conduttrice della troupe.
Guadagnino crea così una storia che stimola riflessioni profonde sulla vita dei protagonisti. Le sue immagini ci parlano e disegnano la storia attraverso il sottile confine tra “fuori e dentro il set”. Un montaggio inventivo che diventa quasi un insieme di appunti che si susseguono nei passaggi del piano dei due assassini. Le inquadrature alternano così i due punti di vista, descrivendoci anche le vicende personali della vittima.
La pellicola esplora tematiche come l’introspezione e le relazioni interpersonali, insieme a una forte componente emotiva e psicologica caratteristica tipica del regista e che svilupperà sempre di più con i suoi film successivi.
Chiamami Col tuo nome
Chiamami col tuo nome (2017) è un film basato sul romanzo omonimo di André Aciman. La pellicola di Luca Guadagnino è un’intensa e poetica storia d’amore che esplora il desiderio, la passione e la crescita personale di ciascun personaggio. Il film è ambientato nell’estate del 1983 in una villa della campagna italiana, dove il diciassettenne Elio Perlman (interpretato da Timothée Chalamet) vive con la sua famiglia. La sua vita cambia quando il giovane studente americano Oliver (Armie Hammer) arriva come ospite della famiglia di Elio, in qualità di assistente del padre, un professore di storia dell’arte. Con il passare dei giorni tra i due nasce una storia d’amore intensa e complicata.
La pellicola esplora il tema sentimentale in una scoperta della propria identità sessuale, ponendo una particolare attenzione alla vulnerabilità e al senso di perdita che accompagna la fine di una passione travolgente. La bellezza del lungometraggio risiede anche nei suoi momenti di silenzio che accompagnano la tensione emotiva resa anche tramite l’interpretazione dei protagonisti. Con la sua regia, Guadagnino è riuscito a creare un’opera quasi sensoriale in un’esperienza cinematografica memorabile.
Chiamami col tuo nome ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui l’Oscar per la Migliore Sceneggiatura non originale (adattata da James Ivory). Il film è diventato un cult, grazie anche alla sua colonna sonora, che include brani iconici come Mystery of Love di Sufjan Stevens.
Bones And All
All’interno di Bones and AllLuca Guadagnino mescola insieme elementi horror e drammatici, creando un perfetto thriller romantico. Il film uscito nel 2022 è un adattamento del romanzo di Camille DeAngelis. La trama segue la storia di Maren (Taylor Russell), una giovane ragazza americana che viene abbandonata dal padre a causa della sua vera natura, ingestibile per un umano “normale”. Come la madre, Maren infatti è una “cannibale”, un gruppo che è stato emarginato dalla società a causa della loro insostenibile necessità di mangiare le persone che amano.Durante la storia la protagonista incontra altri personaggi che, come lei, appartengono a questo gruppo. Tra di loro Lee (Timothée Chalamet) un ragazzo privo di legami con la società e senza alcuna vera direzione. Maren e Lee intraprenderanno insieme un viaggio attraverso l’America, scoprendo temi di accettazione e sopravvivenza.
Tra di loro nascerà un’intensa storia d’amore che li porterà ad affrontare varie difficoltà a causa del loro cannibalismo. La loro relazione “primitiva” diventa una metafora per qualcosa di più profondo. Il cannibalismo diventa quindi una sorta di alienazione verso la ricerca di identità e una propria lotta interiore. Guadagnino ha spiegato infatti che, pur trattando di un argomento estremamente inquietante, il film vuole esplorare le difficoltà emotive e psicologiche dei suoi protagonisti. Il racconto parla di due solitudini. Maren e Lee, nonostante provino a colmare a vicenza i vuoti mancanti nelle loro esistenze, rimangono comunque distanti tra loro.
La colonna sonora del film, creata da Trent Reznor e Atticus Ross, ha un ruolo fondamentale nell’evocare l’atmosfera e nel sottolinearne la tensione emotiva.
Il regista riesce a combinare inquietudine e fascino colpendo lo spettatore in modo inequivocabile.