È il silenzio di un campo lunghissimo a inaugurare Corte di Magdalena Mitterhofer, presentato al Bolzano Film Festival nella sezione Local Heroes, dedicata ai giovani talenti locali. E il cortometraggio di Mitterhofer – esordio alla regia dopo le opere collettive tra arti visive e teatro – non è che il cupo ritratto di un lamento, quello dei Millennials contro la vecchia, e lontanissima, generazione dei padri.
Corte: il viaggio di quattro giovani in una foresta
Quattro ragazzi setacciano la foresta in cerca di legna per il fuoco tra gli esatti casolari del Villaggio Eni, ai piedi del monte Antelao in Veneto: nato negli anni 50’ come micro-città di vacanza per i lavoratori dell’azienda, è ora tenuta di immobili in mano ai privati.
Come il casale di Elia, che ospita la sua comitiva nel bosco senza coordinate o segnali di vite – umane e animali – ma solo rumori ed echi dal cottage del vicino. È lo scrittore premio alla carriera, Noel Riccardi, sessantenne, dal volto indicibile, i capelli bianchi e l’affabulazione nelle parole. Accoglie Elia e i suoi – dall’alto del suo terrazzo in una gerarchica soggettiva – li ammalia, li coccola con una cena a base di camoscio, prima di sfidarli a duello nella penombra del suo salotto.
Cosa crea davvero distanza tra le generazioni
“Sono sorpreso che mangiate tutti carne” commenta con l’ironia di un’epoca andata, una generazione disunita, che crede nella gioia dell’eros, ma si scorda troppo facilmente dell’irrinunciabile thanatos. Allora è nel suo simposio godereccio che Riccardi vuole colpire la comitiva, quando fa appello ai moderni desideri desessualizzati dalla pornografia che fa del sesso un prodotto. E con tutta la sua (tecno)fobia condanna Internet come forza svuota di passioni, volontà, resilienza.
Lo scrittore sta scrivendo un libro sui giovani senza conoscerne uno; ha i tratti degli intellettuali demodé da salotto televisivo, che sentenziano verità a proposito di un tempo che non colgono più. “Stiamo creando un nuovo linguaggio che sfidi la vostra visione del mondo” controbatte la più assertiva del gruppo dando inizio a una disputa notturna tra castighi e ribellioni.
Corte, il corto d’esordio di Magdalena Mitterhofer dipinge un duello serrato e impegnatissimo, con le due generazioni a contendersi la ragione in un duello dall’orgoglio bambinesco. Stanchi di credere a un potere collettivo, i Millennials cercano un’identità, il loro linguaggio a scapito di tutti quelli passati.