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‘The Shrouds’ – L’illusione di poter vincere la morte

In sala l'ultima, complessa pellicola di Cronenberg

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The Shrouds

Il  31 marzo si è svolta a Roma l’anteprima del nuovo film di David CronenbergThe Shrouds – Segreti sepolti. Dopo la proiezione il regista si è collegato via streaming per presentare questa sua ultima fatica. Il film é nelle sale dal 3 aprile, distribuito da Europictures, dopo essere stato presentato al festival del cinema di Cannes, nel 2024.

The shrouds la Trama: di cosa parla?

The Shrouds si presenta come un’opera autobiografica. Questo aspetto è sottolineato anche da una certa somiglianza fisica tra il protagonista e il regista. Inoltre, quest’ultimo racconta che la perdita della moglie, avvenuta qualche anno fa, è l’evento che l’ha spinto a scrivere la sceneggiatura, centrata sulla storia di Karsh, interpretato da Vincent Cassel. Karsh è un imprenditore, rimasto vedovo, che inventa una tecnologia in grado di permettere alle persone di osservare, in tempo reale, i propri cari defunti decomporsi all’interno delle loro bare. Una notte, nel cimitero gestito dall’azienda del protagonista, vengono profanate e danneggiate molte tombe, tra cui quella della defunta moglie di Karsh che si mette sulle tracce dei responsabili.

L’elaborazione del lutto

The Shrouds racconta del trauma della morte di una persona cara e di come il dolore, provocato da un evento del genere, faccia molta fatica a lasciarci. Karsh subisce questo dolore e si circonda di dispositivi ipertecnologici che hanno il compito di alleviarlo. Ecco allora spiegato il voler continuare a vedere il corpo della moglie in decomposizione o la sua assistente digitale, creata con intelligenza artificiale, che riprende le fattezze e la voce della defunta compagna. Il personaggio di Vincent Cassel cerca in tutti i modi di tenere in vita la donna. In una delle scene iniziali racconta di come, nella religione ebraica, ci sia la credenza che l’anima lasci in modo graduale il suo corpo, motivo per cui gli ebrei sarebbero contrari alla cremazione. In quel momento Karsh, nonostante si dichiari ateo, palesa la sua impossibilità a rimuovere quel trauma e ad abbandonare il corpo della moglie, che sembra quasi ossessionarlo.

The Shrouds

Fotogramma del film

Il corpo è realtà

Karsh è ossessionato dal corpo di sua moglie. Diventa così un voyeur che lo osserva morbosamente, anche se ormai senza vita e in decomposizione.

The Shrouds è l’ennesima opera di Cronenberg in cui il corpo è al centro, a livello estetico, concettuale e narrativo. È lui stesso a dirlo, parlando del film:

Il corpo è realtà, quando muore il corpo la realtà finisce.

Cronenberg stesso ci fa capire che il film ragiona anche sulla vita dopo la morte. Ci racconta di come l’uomo si illude di aver trovato, grazie alla teconologia e ad AI, il modo di vincere la morte e non abbandonare i cari defunti. Un po’ come l’anima che non abbandona subito il corpo, secondo l’ebraismo. Inoltre, il regista del film parla di come questo ‘paradiso digitale’  sia finto, esattamente come lo è quello di cui la religione ci parla.

L’intelligenza artificiale si fa sempre più umana

Cronenberg ragiona molto sul ruolo dell’intelligenza artificiale che nel film diventa praticamente un personaggio vero e proprio. Hunny, è l’assistente di Karsh, è creata con l’intelligenza artificiale ed  ha un ruolo importante nella trama e, inizialmente, anche nella vita del protagonista. È una vera e propria segretaria nonché un’amica per il protagonista, una confidente. Karsh con lei si apre e si sente al sicuro. Un rapporto che spinge alla riflessione e che Cronenberg descrive mostrandoci quanto sia strano ed  insolito, ma anche come, nella realtà di oggi si stia andando sempre più verso questa direzione.

Non siamo più al sicuro neanche da morti

Il film di Cronenberg ragiona sui nostri tempi, sulla nostra ossessione di immortalare, di riprendere tutto in video, anche la morte.

Nel film i defunti sono oggetto di continui sguardi, digitalizzazioni, riprese video, zoom, panoramiche; diventano modelli, oggetto di attenzione e di commemorazione. Guardando The Shrouds ci viene, inevitabilmente, da chiederci se il punto verso cui la nostra società sta convergendo sia davvero questo. Inoltre è interessante vedere come Cronenberg indaghi sul rito della sepoltura, uno dei più antichi della storia dell’uomo, e di come ragioni sul fatto che anche quest’ultimo non rimanga sempre uguale, subendo i mutamenti che la nostra società impone.

The Shrouds Conclusioni

Per concludere si può aggiungere solo che il film è assolutamente da vedere al cinema:  dovendo trovare un difetto in questa opera magnifica e complessa, forse la trama, in alcuni punti, può risultare difficile da seguire, ma per il resto stiamo parlando di un’opera ‘grande’. Una di quelle che raccontano in modo spietato e critico i nostri tempi, che in qualche modo vanno anche avanti nel tempo, prevedendo le derive di una società in cui l’uomo si sente sempre più potente, ma dove, allo stesso tempo, è sempre più prigioniero di un contesto ipertecnologico.

 

The Shrouds

  • Distribuzione: Europictures
  • Data di uscita: 03-April-2025