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FESTIVAL DI CINEMA

‘Love Letter’: una storia d’amore nel Giappone post-bellico

Fu il debutto registico di Tanaka Kinuyo, la seconda donna giapponese a dirigere film. 'Love Letter' è una storia d’amore tenera con una forte dichiarazione femminista

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Fu il debutto registico di Tanaka Kinuyo, la seconda donna giapponese a dirigere film. Una storia d'amore innovativa e femminista

Love Letter, il debutto registico di Tanaka Kinuyo, presentato al Festival Sguardi Altrove nella giornata dedicata al cinema giapponese è una storia d’amore tenera e commovente. Sceneggiata da Keisuke Kinoshita sul romanzo di Fumio Niwa, Love Letter era stato candidato al Festival di Cannes nel 1954.

Il film racconta una storia d’amore tra Reikichi e Michiko. I due si sono conosciuti da piccoli, ma non hanno mai avuto la possibilità di frequentarsi veramente per via della guerra. Tornato dal fronte, Reikichi riceve una lettera di Michiko in cui la sua vecchia amica gli confessa di averlo sempre amato. I protagonisti però sono cambiati e non sarà facile accettare il passato di ciascuno.

Love Letter è un film di debutto per Tanaka Kinuyo, ma che dichiara già le intenzioni serie dell’attrice nel ruolo registico. Un uso sapiente della fotografia e della composizione garantisce al film, già forte nella sceneggiatura, una visione estremamente piacevole e curata. Complice anche l’ottima recitazione dei protagonisti: Masayuki Mori nei panni di Reikichi Mayumi, Jūzō Dosan nei panni di Hiroshi, il fratello di Reikichi e Yoshiko Kuga nei panni di Michiko Kubota.

La società giapponese

Reickichi torna dal fronte dove ha combattuto per anni, è un eroe ed è rispettato e amato da suo fratello Hiroshi, ma non ha idea di cosa fare nella vita. Giorno dopo giorno Reickichi sente il peso delle aspettative della società: lui deve avere una famiglia e un lavoro. La lettera d’amore dell’amica dell’infanzia – Michiko gli fa battere il cuore. Forse ha ancora una possibilità di sottostare ai canoni giapponesi ed essere felice, ma la realtà non si dimostra così semplice. Michiko durante l’occupazione americana ha conosciuto un soldato, come è capitato a molte donne giapponesi e ora vorrebbe tornare in contatto con lui tramite una lettera. Reikichi non riesce ad accettarlo, è un uomo giapponese e il suo orgoglio viene prima di tutto. Sarà suo fratello Hiroshi, infatti, ad aiutare la coppia a capirsi e ascoltarsi.

Fu il debutto registico di Tanaka Kinuyo, la seconda donna giapponese a dirigere film. Una storia d'amore innovativa e femminista

Il film ‘Love Letter’ è stato presentato al festival Sguardi Altrove

La traduzione delle lettere d’amore 

Love Letter non parla solo d’amore, ma racconta il Giappone post bellico. Racconta le persone, i soldati e la nascita dei nuovi lavori. Reikichi, infatti, torna a parlare con Michiko grazie a un impiego particolare: la scrittura e la traduzione delle lettere d’amore per i soldati americani. Durante l’occupazione sono nate tante conoscenze tra le donne e gli americani e alla partenza di questi ultimi è stato possibile mantenere un contatto solo grazie all’agenzia di scrittura e traduzione di lettere Naoto. Tanaka Kinuyo ci mostra prima di tutto la società per poter comprendere e conoscere la situazione dei protagonisti, ci fa crescere insieme a loro in un momento ancora fragile per la popolazione giapponese. La regista difende le donne, le comprende e parla con coraggio del loro – e del suo – punto di vista combattendo contro l’orgoglio degli uomini giapponesi. Una dichiarazione femminista forte inserita in una storia d’amore quasi educativa che guida i protagonisti a creare un rapporto con il dialogo e l’ascolto.

In conclusione, Love Letter dichiara un grande inizio registico sicuramente di successo per Tanaka Kinuyo che regala un film dal forte sapore femminista, innovativo ed estremamente curato. Una conoscenza tecnica che si stava ancora affermando, ma che preannunciava già di diventare importante nella cinematografia giapponese.

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Editing Giulia Radice.

Love Letter

  • Anno: 1953
  • Durata: 98'
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: Giappone
  • Regia: Tanaka Kinuyo