Knackered, diretto da Django Pinter e presentato al Bolzano Film Festival (qui il programma completo), si sviluppa in un contesto rurale gallese dove l’ambientazione – una realtà contadina fatta di tradizioni e rigidi codici sociali – diventa il luogo ideale per raccontare l’avventura di due giovani donne, Teifi e Beca. Il corto fonde elementi della dark comedy con un’ironia pungente, mettendo a nudo le ansie e le contraddizioni di una comunità in cui il passato e il presente si scontrano.
Knackered – il trailer
Due donne, un cadavere
Dopo una notte di eccessi, Teifi (Glain Llwyd) e Beca (Rhosyn Alaw) si ritrovano a dover fare i conti con l’improvvisa morte del loro spacciatore. Decidono allora di nascondere disperatamente il cadavere, travestendolo in maniera estremamente bizzarra per farlo passare inosservato durante una giornata di caccia organizzata dal padre di Teifi. In Knackered, l’equilibrio fra disperazione e arguzia, così come la scelta di raccontare la vicenda in lingua gallese, contribuiscono a donare al corto una personalità insolita e autentica.
L’occhio di Django Pinter
La regia di Django Pinter si fa portavoce di un’estetica che mescola la spontaneità della narrativa indipendente a una cura particolare per il dettaglio, capace di valorizzare al massimo le contraddizioni e le sfumature dei personaggi.
Da un lato, Teifi incarna la fragilità e la ribellione contro i vincoli di una vita già tracciata; dall’altro, Beca porta un approccio pragmatico e surreale, che risulta al tempo stesso affascinante e sorprendente. Con una trama che riesce a essere sia esilarante che commovente, Knackered si propone come una fresca interpretazione del dark humour, mettendo in discussione le convenzioni narrative tradizionali ed esplorando tematiche profonde, quali il senso di appartenenza e la ricerca della propria identità. L’uso della lingua gallese è una scelta che va ben oltre il semplice aspetto comunicativo: permette di immergere lo spettatore in un contesto autentico.
Knackered è un’opera che combina una comicità dissacrante con una profonda analisi dei meccanismi sociali, lasciando un ricordo persistente ben oltre i pochi minuti di durata.