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Pordenone Docs Fest

Pordenone Docs Fest 2025 cosa dobbiamo aspettarci?

Torna il Pordenone Docs Fest con la 18esima edizione dal 2 aprile al 6 aprile

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Pordenone Docs Fest è un’iniziativa di Cinemazero, una delle più importanti istituzioni cinematografiche in Italia. Ogni anno il festival porta in città il meglio del documentario internazionale con film pluripremiati, anteprime nazionali, ospiti dall’Italia e dall’estero, incontri ed eventi..

Gli argomenti che interesseranno il Pordenone Docs Fest

‘Eyes of Gaza’ regia: Mahmoud Atassi

«Viviamo tempi complessi. Guerra, riarmo, isolazionismo, il riproporsi di contrapposizioni fra blocchi di Stati, sono preoccupanti scenari improvvisamente prossimi», dice Riccardo Costantini, curatore del festival.

«I documentari garantiscono comprensione di molti fenomeni della contemporaneità, per il largo pubblico sono ottimo strumento non solo d’informazione, ma anche di dibattito sull’attualità, generatori di confronto e portatori di spunti verso un’evoluzione positiva della società. Il cinema del reale è un genere fondamentale per affrontare l’oggi, con i suoi prodotti di eccellente qualità, produttiva e registica. La presenza degli autori al festival consegna chiavi interpretative uniche, grazie alle loro approfondite e partecipi ricerche»

Anche quest’anno, infatti, il festival si focalizzerà sui conflitti che, purtroppo, interessano il nostro pianeta (con particolare riguardo su quelli in Palestina, Israele e Ucraina), portando avanti il lavoro di cultura della pace che conduce da sempre, basato sulle possibilità di conoscenza e di accoglienza della diversità.

Anche temi come diritto, ecologia, storia e paesaggio fanno parte del programma, che spazia dall’esperienza più intima della maternità alle tensioni sociali dell’America profonda, dal razzismo in Germania al grido di libertà di una band punk malese. Gli USA, il globalismo muscolare di Trump, sono analizzati ponendo particolare attenzione su una società americana sempre più polarizzata, da osservare attentamente perché il mondo culturale – anche europeo – sta perdendo le basi di confronto civile e condivisione sociale, fondamento delle democrazie moderne.

‘Porcelain war’ regia: Slava Leont’jev, Brendan Bellomo

Musica e immagini al Pordenone Docs Fest

Un ulteriore fil rouge che percorre le giornate del festival è la musica e la sua unione con le immagini.

Nel centenario della nascita e nel sessantesimo della morte, la figura di Malcolm X è al centro del cineconcerto di apertura, mercoledì 2 aprile alle 21 a Cinemazero: X! Cinesuite for Malcolm, imperdibile nuova produzione che fonde il jazz inarrestabile di Francesco Bearzatti e del suo Tinissima Quartet con rari materiali d’archivio, fotografie e disegni. Il gran finale, domenica 6 aprile alle 21, è un doveroso omaggio in immagini e note ai 130 anni del cinema, l’invenzione dei Lumière, che sin dalle sue origini, nel 1895, è documentaria. A seguire, il film in anteprima nazionale Her Name Was Moviola è il racconto di un protagonista d’eccezione, il montatore tre volte premio Oscar Walter Murch. Saranno presenti in sala, per le premiazioni dei film in concorso, i tre giurati d’eccezione: i film in concorso saranno valutati da Roberto Minervini (premiato per la Miglior regia Un certain regard all’ultimo Festival di Cannes), Martina Parenti (premiata per la Miglior regia all’ultimo International Documentary Film Festival di Amsterdam) e Sara Fgaier (eccezionale montatrice e ricercatrice d’archivio, fresca d’esordio alla regia con il suo primo film presentato a Locarno).

Minervini e Parenti saranno protagonisti anche di due masterclass esclusive.

‘Her name was moviola’ regia: Howard Berry