Dopo l’anteprima con tanto di livestream Q&A in collegamento con una trentina di città tra Stati Uniti, Europa e Canada, sbarca il 10 aprile su Prime Video il nuovo film con Viola Davis, G20. L’amatissima attrice, in un’inedita versione di action heroine, veste i panni del Presidente degli Stati Uniti, alle prese con un attentato terroristico durante il meeting tra i più importanti paesi del mondo.
G20 | La trama
Danielle Sutton (Davis) è stata eletta Presidente degli Stati Uniti dopo aver raggiunto consensi in ogni dove con la sua encomiabile esperienza nell’esercito. La copertina di una prestigiosa rivista e le cicatrici su un ginocchio ne sono la testimonianza. Mentre sta organizzando un incontro fondamentale per discutere dell’economia globale, deve anche fare i conti con le azioni della figlia adolescente. Serena (Marsai Martin), infatti, riesce sempre a depistare le sue guardie del corpo e a darsela a gambe.
Siamo arrivati qui come abbiamo potuto.
Per punizione, Danielle decide di portare con sè a Capetown tutta la famiglia, non sapendo che li porterà in una situazione alquanto pericolosa. Nel bel mezzo della serata inaugurale, infatti, un gruppo di uomini armati, guidato da Ruthledge (Antony Starr), prende i leader delle nazioni in ostaggio e minaccia di ucciderli uno a uno. Con l’aiuto del leale e immancabile agente Manny Ruiz (Ramón Rodríguez), Danielle riesce a fuggire e a organizzare un piano dall’interno per mettere tutti in salvo.

Viola Davis and Ramón Rodríguez in G20. (Photo Credit Ilze Kitshoff/Prime Video). © Amazon Content Services LLC
Se madre e figlia sono due badass
Debitore a tutta una serie di titoli che vanno da Trappola di cristallo ad Attacco al potere, G20 sfrutta alla perfezione i canoni e le caratteristiche del genere e regala un sano e godibile intrattenimento. Il punto di vista femminile guidato dalla regista Patricia Riggen ne ammorbidisce gli aspetti più violenti, non tralasciando però di delineare personaggi assolutamente badass – a partire dalla protagonista – e di sfaccettarli con tratti di umanità a cui tutti possono relazionarsi.
Io sono chi dico di essere.
Uno dei punti di forza del progetto va sicuramente rintracciato nel rapporto tra madre e figlia. Danielle è una donna forte, con un passato doloroso che ancora la perseguita ed è una donna di potere che ha la responsabilità di un’intera Nazione. Ma è anche una madre per cui il bene dei figli resta al primo posto. Serena è la classica teenager ribelle, che rifiuta l’autorità – soprattutto perché costretta ad abitudini limitanti come girare con la scorta – ma con un’intelligenza sopra la media. Lo scontro tra le due appare inevitabile e molto realistico, alzando l’asticella del semplice action movie e andando a toccare temi quali la fiducia, le scelte, l’accettazione.
Comprimari da record
Per quanto riguarda invece il più puro e semplice intrattenimento, G20 ha tutte le carte in regola per entrare a pieno diritto tra i titoli più riusciti. La tensione che caratterizza buona parte della pellicola, fa sì che non tutto sia così scontato o lineare, regalando sfiziosi momenti di adrenalina e simpatiche strizzatine d’occhio – come la battuta a Wakanda.

Viola Davis and Antony Starr in G20. (Photo Credit Ilze Kitshoff/Prime Video). © Amazon Content Services LLC
Voglio solo una voce.
Se la Davis convince anche vestendo panni per lei non così comuni – sebbene sia reduce da The Woman King – un plauso va a tutti i suoi comprimari, capaci di reggere il confronto e, soprattutto, di dare spessore ai rispettivi personaggi. Con una solida base su cui fondare le più spettacolari scene d’azione, la storia procede senza intoppi. E colpiscono in particolar modo il carisma di Rodríguez (noto per la serie Will Trent), di Starr (ormai lanciatissimo dopo The Boys) e della giovane Martin (impegnata anche come produttrice).
*Sono Sabrina, se volete leggere altri miei articoli cliccate qui.