‘Revolver’ la recensione del thriller di Oh Seung-uk

Nella sezione Orizzonti della 23esima edizione del Florence Korea Film Fest anche Revolver, il film thriller di Oh Seung-uk. Molta suspense per un racconto che trova una spiegazione tramite la ricostruzione del passato dei personaggi.

La sinossi del film Revolver

L’agente di polizia Soo-young aspettava con ansia di trasferirsi nel nuovo appartamento dei suoi sogni, ma rimane invischiata in un inaspettato caso di corruzione. Di fronte alla proposta di prendersi la colpa in cambio di un’importante ricompensa, accetta con riluttanza.

Due anni dopo, il giorno della sua uscita di prigione, l’unica persona che la aspetta fuori è Yoon-sun, una sconosciuta che non ha mai incontrato prima. Immediatamente Soo-young intuisce che qualcosa è andato terribilmente storto. (Fonte: Florence Korea Film Fest)

La recensione

Molti dialoghi e una ricostruzione attenta quella condotta dall’agente di polizia Soo-young che cerca di venire a capo di tutto quello che le è accaduto. Svelando una carta dietro l’altra tenta di risolvere un mistero che solo apparentemente sembra più grande di lei.

I vari incontri che fa non servono, però, soltanto a mettere insieme i pezzi del puzzle e a ricostruire la corretta vicenda. Servono anche e soprattutto a mostrare personaggi diversi, sfaccettature particolari di soggetti quasi al limite dell’assurdo, ma in grado di incarnare comportamenti più o meno comuni.

Costretta a sopportare angherie e prove che mettono a dura prova, la protagonista del film Revolver riesce a uscire sempre a testa alta dagli incontri che ha, che si tratti di dialoghi serrati o di combattimenti. Tutto per arrivare alla risoluzione come nelle più classiche delle tradizioni.

Sono Veronica e qui puoi trovare altri miei articoli