Incluso da Plaion pictures nella sua collana Midnight Classics, Morrissey boxset è il cofanetto che racchiude i due horror firmati dal newyorkese Paul Morrissey. Lo storico collaboratore del genio della Pop art Andy Warhol, non a caso figurante insieme a Carlo Ponti tra i produttori dell’accoppiata di pellicole. Ovvero Il mostro è in tavola… barone Frankenstein e Dracula cerca sangue di vergine e… morì di sete!!!, in parte dirette dal nostro Antonio Margheriti. La prima girata addirittura in tre dimensioni. Due pellicole impreziosite da effetti speciali di Carlo Rambaldi e cui il cofanetto in questione – disponibile nello store FanFactory – riserva un trattamento davvero eccellente. In quanto ci troviamo dinanzi ad un’edizione mediabook a tiratura limitata che, comprendente tre cartoline da collezione, include ben sei dischi. Con i lungometraggi proposti sia in 4K Ultra HD che su blu-ray, più altri due supporti in alta definizione interamente dedicati a contenuti speciali.
Il mostro è in tavola… barone Frankenstein (1973)

Come rispolverare la creatura nata dalla penna di Mary Shelley in modo da distaccarsi dalle trasposizioni più classiche? Semplice: portando all’estremo gli elementi risultati piuttosto contenuti nelle precedenti versioni cinematografiche del moderno Prometeo. Quindi, da un lato lo splatter, con sanguinose operazioni chirurgiche, decapitazioni, sventramenti ed emoglobina rosso vernice, dall’altro l’erotismo. Quest’ultimo rappresentato in particolar modo dagli incontri piuttosto audaci tra il bel Joe Dallesandro e le prostitute Fiorella Masselli e Rosita Torosh. Nel corso di oltre un’ora e mezza di visione che, splendidamente illuminata dalla fotografia di Luigi Kuveiller, appare ancora decisamente attuale nel XXI secolo. Una oltre ora e mezza di visione che cala il carismatico Udo Kier nei panni del barone suggerito dal titolo, ovviamente dedito a particolari esperimenti. In questo caso affiancato dall’assistente Otto alias Arno Jürging nel cercare di creare la razza perfetta accoppiando due cadaveri rattoppati tramite ago e filo (!!!). Un cadavere maschio e uno di donna alla quale concede corpo “senza anima” Dalila Di Lazzaro, con tanto di sequenza di necrofilia annessa.
All’interno di un cast comprendente anche la futura Pina Fantozzi Liù Bosisio e i piccoli Nicoletta Elmi e Marco Liofredi.
Al servizio di una quasi parodia frankensteiniana il cui disco 4K Ultra HD è accompagnato da due diversi commenti audio. Uno di Morrissey e uno degli storici del cinema e autori Samm Deighan, Heather Drain e Kat Ellinger. Commento, questo secondo, presente anche nel blu-ray del film, che offre oltretutto la possibilità di visionarlo in real 3D (con appositi lettore e tv). Come anche in 3D anaglifico (usufruendo di appositi occhialini bicromatici non inclusi nella confezione). Il trailer originale, spot radiofonici e una gallery di poster completano il tutto. Mentre il blu-ray riservato al materiale extra dispensa il grosso, a cominciare da un Q&A con il regista (trentatré minuti di durata). Perché tra foto di scena (ventitré minuti) e provini del cast (quattro minuti), entrambi commentati da Morrissey, abbondano le interviste. Da quella alla Bosisio (tredici minuti) ad una piuttosto lunga proprio al caro vecchio Paul (cinquanta minuti), passando per una a Dallesandro (quasi tredici minuti). Più conversazioni con l’art director Gianni Giovagnoni (ventotto minuti), con l’assistente alla regia Paolo Pietrangeli (sedici minuti) e con il produttore Andrew Braunsberg (undici minuti). Senza contare quella con lo storico del cinema e autore Stephen Thrower (quindici minuti) e ben due con Kier (quarantuno e quasi diciotto minuti).
Dracula cerca sangue di vergine e… morì di sete!!! (1974)

Sostanzialmente girato contemporaneamente al lungometraggio precedente e con parte degli stessi attori, cala stavolta Kier nel ruolo del vampiro più famoso della storia. Qui bisognoso di sangue di ragazze vergini per poter rimanere in vita e che viene a cercare in Italia. Il motivo? Il cattolicesimo sembrerebbe preservare le donne fino al matrimonio. Una bizzarrissima idea, dunque, volta in maniera evidente a sfoderare un sottotesto-attacco di natura sociale. Tanto più che il periodo d’ambientazione corrisponde al Bel paese fascista degli anni Trenta. Per un’operazione che trapela assurdità su più fronti, a cominciare dal cast. In quanto, al fianco dell’immancabile Dallesandro, belloccio seduttore, abbiamo addirittura Vittorio De Sica nella sua ultima apparizione sul grande schermo. Un De Sica impegnato ad incarnare (quasi autobiograficamente) un marchese rovinato economicamente da una smodata passione per il gioco. Mentre, se ne Il mostro è in tavola… barone Frankenstein avevamo la Bosisio, a proposito di Fantozzi qui è presente l’altra futura Pina: Milena Vukotic. Accanto a Silvia Dionisio, Stefania Casini e, in un cameo come contadino, il cineasta Roman Polanski. Man mano che, complice la grande e cadente abitazione di campagna, emergono i connotati del gotico italiano. Atti a fare da involucro ad oltre un’ora e quaranta di visione tutt’altro che volta alla paura.
Finalizzata anzi a fornire un altamente grottesco racconto per immagini, come da tradizione warholiana.
Tra abbondanza di sesso, discorsi relativi alla mitologia marxista (!!!) e non indifferente carica di follia e perversione. Del resto, l’eccesso barocco viene mostrato attraverso il distacco e l’ironia (e Dracula se ne sta tranquillamente alla luce del sole). Con lo splatter che esplode soprattutto nel finale e nel momento in cui Dracula rigetta emoglobina all’interno della vasca da bagno. Per quello che si rivela a tutti gli effetti uno spettacolo in fotogrammi totalmente anarchico, seppur caratterizzato da una certa coerenza narrativa. Uno spettacolo accompagnato nel 4K Ultra HD da commento audio di Kier e Morrissey insieme allo storico del cinema Maurice Yacowar. Commento incluso insieme a due trailer anche nel blu-ray del titolo in questione. E, come nel caso de Il mostro è in tavola… barone Frankenstein, la maggior parte del materiale aggiuntivo è collocato nell’apposito secondo disco in alta definizione. Comprendente un cinegiornale, provini cinematografici commentati da Morrissey (quattro minuti di durata) e interviste. Alla Vukotic (quasi diciannove minuti), alla Casini (diciotto minuti), al compositore Claudio Gizzi (circa venti minuti), all’art director Giovagnoni (ventisette minuti) e al produttore Braunsberg (ventitré minuti). Più la conversazione con l’aiuto regista Pietrangeli (quattordici minuti) e quella con il giornalista cinematografico Thrower.