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‘Belcanto’: la serie Rai tra lirica, ambizione e rivalsa

Una storia in cui la musica è la colonna sonora accompagnano il destino dei personaggi e dell'Italia

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Belcanto

Belcanto è la serie in costume che ha appassionato il pubblico grazie alla connessione tra la forza sprigionata dall’opera lirica e quella di tre donne in cerca di riscatto.

Belcanto: la trama

Ambientata nell’Italia dell’800, la serie racconta la storia di Maria (Vittoria Puccini) e delle sue figlie, Antonia (Caterina Ferioli) e Carolina (Adriana Savarese), alle prese con la loro fuga personale e familiare. Le tre donne sono legate dall’amore per l’opera. Un contesto ammaliante quanto spietato, dove la passione e il talento devono fare i conti con gelosie e dinamiche di potere.

Maria, che porta nel cuore un passato da promessa della lirica e un segreto non rivelato nemmeno alle figlie, ha un solo obiettivo: portare le sue ragazze sui più importanti palchi dell’opera, forse per chiudere un cerchio – il suo –  dalle linee rimaste incompiute.  Antonia è timida ma diligente, e Carolina, indisciplinata ma dalla voce possente. Caratteri opposti e dinamiche relazionali che potrebbero minare il loro legame e il sodalizio familiare necessario per abbattere il muro delle difficoltà disseminate lungo il terreno minato del successo.

Belcanto: le scelte creative della serie

Alla regia, Carmine Elia. Già questo nome ha suscitato curiosità tra il pubblico delle serie tv, per il grande successo ottenuto con la sua precedente direzione di Mare Fuori. Gli autori, Mariano Di Nardo, Antonio Manca, Federico Fava e Andrea Valagussa, hanno deciso di girare gran parte delle scene in quelle città italiane maggiormente votate ai fasti della lirica, in un viaggio dalla Campania, al Lazio fino in Lombardia.

L’evoluzione degli eventi va di pari passo con il percorso di crescita dei personaggi, grazie anche alle ottime interpretazioni dell’esordiente Adriana Savarese, con l’angusto compito di rappresentare un personaggio spesso spigoloso, e Caterina Ferioli già apprezzata ne Il fabbricante di lacrime di  Alessandro Genovesi.

Grazie anche a un budget milionario, la scenografia è sontuosa, ricercata come lo erano i palchi  e i costumi dei teatri nell’opera ottocentesca, ma anche essenziale nel riprodurre quei contesti urbani delle lotte rivoluzionarie.

Inutile dire quanto sia regale la colonna sonora: le musiche sono state affidate a Stefano Lentini, che ha rielaborato personalmente arie e brani classici Mozart, Bellini, Donizetti, Rossini e Verdi. Melodie che faranno vibrare anche i non addetti ai lavori.

Anche se probabilmente il numero di episodi poteva essere ridotto per ciò che la serie ha da dire, rischiando a volte di apparire ridondante. La storia verso il finale riprende animosità, quasi a voler chiudere il cerchio di un inizio promettente.

Il cast

Disponibile su Raiplay, la serie in otto episodi è una coproduzione tra Rai Fiction e Lucky Red. Oltre il volto oramai già noto di Vittoria Puccini, Carmine Recano e di Antonio Gerardi nei panni del violento marito Iginio, il cast si compone di attori che hanno debuttato proprio con la serie Mare Fuori, innescando l’interesse e l’approvazione dei giovani soprattutto sui social. Un tocco che riesce a infondere uno spirito di contemporaneità anche in uno spaccato storico risorgimentale, non disdegnando un chiaro ritratto di tempi lontani.

Il suono della libertà

Il periodo storico che fa da cornice alla storia diventa esso stesso motore degli eventi; l’800, infatti, fu teatro delle prime rivendicazioni femminili, le donne salirono sul palco per i loro diritti, dando il la alla loro rivoluzione sociale.  Maria ne è la perfetta incarnazione: deciderà di non rimanere più dietro le quinte, di gridare contro la violenza e le convenzioni per poter finalmente cantare al mondo.

Anche se l’opera lirica è il filo che tiene unita la trama, la storia si fonde con quella che sta vivendo l’Italia dell’800, con una Milano invasa dagli Austriaci ma in cui scorre il sangue della rivoluzione. Una serie segnata da riscatti personali e collettivi, una tela tenuta insieme da arte e politica, musica e ideali, uomini che cantano sul palco e sui campi di battaglia.

La musica è il grembo dove ogni sentimento trova nutrimento. Belcanto è un inno alla libertà da quelle catene sociali e personali che soffocano il suono della loro voce.

Belcanto

  • Anno: 2025
  • Durata: 8 episodi
  • Distribuzione: Rai fiction
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: Coproduzione Italia/Belgio
  • Regia: Carmine Elia
  • Data di uscita: 24-February-2025