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‘Sconfort Zone’, una nuvoletta di follia nella normalità

La nuova serie Amazon Prime Video firmata da Maccio Capatonda è un racconto introspettivo della persona prima che del personaggio, con il giusto dosaggio di comicità e umorismo

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La nuova serie di Maccio e Amazon Prime Video che non sapevamo di meritarci. Quando si è immersi nella "sconfort zone", come venirne a galla?

Sconfort Zone è la nuova scommessa Prime Video, con Banijay Italia e Micidial, che trova soluzione in 6 episodi da trenta minuti, e che perpetua il successo sulla piattaforma Amazon di serie tv incentrate sulla riscoperta e rinascita dell’attore piuttosto che sul personaggio.

Non trovando l’ispirazione per realizzarsi, il personaggio viene abbandonato dal suo interprete, Maccio Capatonda: ma dove finisce l’uno e inizia l’altro? Qual è la linea di confine, invisibile ma insistente, tra personaggio e persona?

Sconfort Zone, diretta da Maccio Capatonda e Alessio Dogana (Il migliore dei mondi, 2023; Maccioverse, 2022), è disponibile dal 20 marzo su Amazon Prime Video.

Un cast corposo e una produzione altrettanto notevole sono i perni e la chiave di successo di Sconfort Zone. Tra gli interpreti principali anche Francesca Inaudi, la fidanzata di Maccio, Miriam, Giorgio Montanini, ovvero il dottor Arnaldo Braggadocio, Valerio Desirò, semplicemente Valerio e fa l’infermiere nell’hospice dell’episodio 1, Camilla Filippi, compagna del manager di Maccio, Luca Confortini, qui interprete di se stesso, e i tre amici Valerio Lundini, Gianluca “Fru” Colucci, Edoardo Ferrario, che con Capatonda si abbandonano a consigli sconclusionati o chiacchiere da bar.

La crisi creativa del genio Maccio Capatonda

Un autore, Marcello Macchia, in arte Maccio Capatonda, in profonda crisi creativa e lancinante perdita d’identità, non riesce a scrivere il copione per una nuova serie tv. Per cambiare rotta e guadagnarsi così un nuovo inizio, si presta alle sperimentali sedute di un luminare della psicanalisi, il dottor Braggadocio – nomen omen. A portare avanti la storia sono il presagio infausto che da lì a poco si avvererà e che avrà per vittime lo stesso paziente e chi gli sta intorno, e forse quella giusta dose di incredula curiosità che spinge il comune sentire dell’uomo verso l’occulto. Infatti, i metodi di Braggadocio paiono da subito estrosi e anticonvenzionali, e il non poterli carpire convince Maccio ad affidarsi a essi senza i necessari ripensamenti. Il dottore lo sottopone nell’arco di sei settimane a una serie di “test”, di sfide personali che Maccio affronta per sconfiggere le proprie paure e far scoppiare la bolla di comfort a cui la carriera, il successo, i soldi l’hanno confinato – a detta del dottore, il vero motivo della perdita di ispirazione.

Il percorso, o meglio il viaggio dell’eroe per ritrovare l’illuminazione, si rivelerà solo alla fine una farsa, un sipario messo in piedi da una mente altrettanto malata: un Dr. Caligari che al posto di dirigere un manicomio, ha uno studio psichiatrico fantoccio a Roma, dove con terapie di “flooding” e metodi astrusi dà sfogo all’odio verso chi rientra nel suo mirino.

La nuova serie di Maccio e Amazon Prime Video che non sapevamo di meritarci. Quando si è immersi nella "sconfort zone", come venirne a galla?

Maccio Capatonda sdraiato sul divanetto dello studio del dottor Braggadocio (alla scrivania)

Annegare nel disagio per tornare a galla: il controverso messaggio di Sconfort Zone

La storia di Sconfort Zone, un intreccio tra realtà e finzione, si distingue per trama dai lavori precedenti del duo Capatonda-Dogana. La comicità è una delle sole cose a restare la stessa. A rimanere è anche la dicotomica separazione tra il mondo dentro e quello fuori, tra la realtà interiore e quella fenomenica, che entrano spesso in contrasto violento; altre volte, invece, le due parti coesistono, ma è in questi casi il mondo esterno a farsi specchio di un disagio profondo, intrinseco, del protagonista umano. E proprio quando questo protagonista riesce infine ad annegare nel disagio e nello “s-comfort”, ecco che in un modo e in un tempo brevissimi ritorna incolume a nuotare in superficie. Questo è, riassunto, il racconto di Sconfort Zone, che vede un Marcello-Maccio non dimentico dei propri guizzi comici ma che si prende anche molto sul serio.

L’assuefazione alla realtà del quotidiano compromette la vena artistica e immaginifica di Maccio, il quale è costretto a mettere in discussione gli amici, la fidanzata, i genitori mentre cerca un modo nuovo di stare al mondo, di uscire dalla propria comfort zone.

Una nuvoletta di follia in un cielo che si è assuefatto all’azzurro. Un quadro apocalittico che evolve tra le mura di casa, o che forse è frutto delle fantasie del Francis di Wiene, ovvero di Maccio Capatonda, tanto è folle.

La nuova serie di Maccio e Amazon Prime Video che non sapevamo di meritarci. Quando si è immersi nella "sconfort zone", come venirne a galla?

Una delle scene finali della serie (Episodio 6)

Il finale aperto lascia perplessi…

Dopo sei puntate in cui Maccio Capatonda si mette alla prova, nell’abnegazione totale dei propri istinti umani, morali ed etici, pur di riacquisire il fervore creativo, il climax non si realizza nel finale, che lascia invece perplessi. Il coup de théâtre, il colpo di scena, distillato di piccoli indizi sparsi qua e là lungo la serie, svela la verità dietro i complicati e sovrumani “esami” del dottor Braggadocio – in realtà, si scopre, appropriatosi dell’identità del vero psicanalista da cui egli stesso è in cura come paziente psicotico. L’improvvisa rivelazione arriva una volta maturati i tempi giusti, dunque non si perde, anzi completa, il senso di attesa che, in maniera anche molto classica, permeava la storia sin dall’episodio 1.

A convincere meno è però il finale della serie, che si chiude con un impacciato deus ex machina repentino e ben meno giustificato rispetto al colpo di scena che ha avuto luogo subito prima. Dopo la messa in carcere del “dottore” imbroglione, un cambio di scena fa vedere e fa parlare uno ad uno i quattro personaggi principali: Maccio e la fidanzata Miriam, il manager e la sua compagna Laura, seduti a un divano, come quello dello studio di Braggadocio. Il piano sequenza, con minimi spostamenti di macchina ad allargare piano piano l’inquadratura e a comprendere così i quattro corpi, scioglie nell’arco di pochi minuti le cose lasciate in sospeso, i malintesi e le antipatie tra di loro. Terminando poi in un happy ending in cui tutti si abbracciano e si perdonano, sulla falsa riga, qui scimmiottata, di un classico hollywoodiano.

…Ma c’è tanta carne al fuoco

Questo, tuttavia, non è lo stesso finale per  cui rimanere delusi. Uno stacco mostra che in realtà la parola “Fine” è quella che appare sullo schermo di un computer, dove sta venendo montata la serie di cui ci siamo resi sinora spettatori. Ma si scopre anche che fino a questo momento spettatori erano anche i tre amici di Maccio, Valerio, Fru ed Edoardo, insieme interpreti e pubblico delle sei puntate.

Con un effetto di dissonanza curioso e che funziona, almeno inizialmente, il vero finale deve ancora arrivare. Ma quando arriva, vuoi per aver ucciso il climax con esagerato anticipo, vuoi per aver tirato troppo per le lunghe il trucco del “falso finale”, non rende quel senso di compiutezza che forse avrebbe voluto restituire. Così, la fatidica ultima prova del dottore, che consiste nell’uccidere una persona, risulta meno avvincente e spiazzante delle precedenti, smorzando il senso dell’ultimo episodio, che sembra più che altro essere il penultimo.

Nonostante la stortura insipida del finale, la serie mette tanta carne al fuoco. Tanti gli slanci comici, le situazioni nonsense tipiche di Maccio Capatonda e le inquadrature e gli zoom in – con inoltre la comparsa-scomparsa del titolo Sconfort Zone a schermo – che, da simil mockumentary o clip di YouTube, esibiscono perfettamente il sottotesto del copione scritto.

La nuova serie di Maccio e Amazon Prime Video che non sapevamo di meritarci. Quando si è immersi nella "sconfort zone", come venirne a galla?

Maccio Capatonda durante la sua esibizione in ‘Danza col VIP’ (Episodio 2), mentre si lancia in un balletto hip hop

'Sconfort Zone'

  • Anno: 2025
  • Durata: 6 episodi
  • Distribuzione: Amazon Prime Video
  • Genere: commedia
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Maccio Capatonda, Alessio Dogana
  • Data di uscita: 20-March-2025