Jia Zhangke, Leone d’Oro a Venezia con Still Life, torna al cinema con Generazione Romantica (Fēngliú yīdài / Caught by the Tides), dal 17 aprile, distribuito da Tucker Film.
La trama di Generazione Romantica
Datong, in Cina, all’alba del nuovo millennio. Bin e Qiaoqiao vivono una storia d’amore come tante, fatta di piccole gioie quotidiane, danze e musica. Ma quando Bin decide improvvisamente di partire per motivi di lavoro, Qiaoqiao rimane a casa, fiduciosa nella promessa del suo ritorno. Tuttavia, quando il tempo trascorre e la sua attesa sembra infrangersi contro la realtà, Qiaoqiao intraprende un viaggio per cercarlo, consapevole che la loro storia sta cambiando. La loro vicenda privata è specchio di un paese che sta attraversando cambiamenti epocali, che Jia Zhangke racconta con il suo stile unico, sospeso tra documentario e finzione.
Jia Zhangke e la Cina
“Generazione Romantica è una meditazione molto personale: parla dei tempi che ho vissuto, dei luoghi in cui sono stato e delle persone che ho incontrato”.
Così il regista cinese ha raccontato il suo film, prossimamente nelle sale italiane. Jia Zhangke, come quasi sempre ha fatto con il suo cinema, ci mostra il proprio Paese. Quella di Generazione Romantica è la Cina dei primi anni 2000, quando il Paese viveva una forte crescita economica. Inizia una nuova fase, anche qui, in estremo oriente, arriva la globalizzazione e c’è grande entusiasmo per il futuro. A distanza di vent’anni, però, questo entusiasmo sembra svanito nel nulla e le persone hanno perso passioni e motivazioni.
“Questa curva di emozioni attraversa il film e rappresenta il mio sentimento personale, ma credo rappresenti anche un sentimento comune tra i cinesi”.
Con un nuovo affresco sul suo Paese, Jia Zhangke delinea una storia d’amore delicata e profonda. Interpretato da Zhao Tao (I figli del fiume giallo), moglie del regista, e dal giovane attore Li Zhubin (Il tocco del peccato), Generazione Romantica è un film che attraversa quasi vent’anni di vita privata e collettiva, seguendo le vicende amorose di Bin e Qiaoqiao dal 2001 alla pandemia, in parallelo con la trasformazione sociale della Cina.