Si avvicina l’avvio della 78esima edizione del Festival di Cannes, che si terrà dal 13 al 24 maggio 2025, con Juliette Binoche come presidente della giuria del concorso principale. All’interno del Festival esiste una sezione, nata nel 1969 in opposizione al sempre più indiscreto fascino al centro della celebrazione e sulle orme delle proteste sociali di quegli anni fondate sull’idea di libertà e ribellione, che prende il nome di Quinzaine des cinéastes.
L’autore del manifesto
Mentre fervono i preparativi, in attesa di scoprire il programma ufficiale, la sezione concomitante al festival presieduta per la terza edizione da Julien Rejl, svela il manifesto stupefacente e vivace che è già motivo di divisione tra gli appassionati e cultori. Indubbiamente, è nella forma totale indie, come la stessa Quinzaine.
In più, è stato creato dall’anticonformista del cinema indipendente americano, il regista Harmony Korine, che ha diretto Gummo nel 1997 e Spring Breakers – Una vacanza da sballo nel 2012 e recentemente è impegnato in lavori sperimentali e distanti da storie narrative. Korine sconvolge e rivoluziona da 30 anni la cultura pop e i suoi cliché in un’opera ibrida ed eterogenea al bivio tra cinema, pittura e multimedialità. Favorisce la deformità tecnica e la frattura dello stile per permettere allo spettatore di immergersi in uno spazio magnetico e decadente.
Questa edizione sceglie quello che gli organizzatori indicano come:
“un oggetto pop che strizza l’occhio all’estetica del gaming, con la sua debordante varietà di forme e colori digitali. La sua poesia e la sua folle energia hanno dato il tono alla Quinzaine 2025”.
L’autore del poster, Harmony Korine, afferma:
“I personaggi del dipinto si chiamano Twitchys. Sono in agguato e giocano. Sono molto felici di essere a Cannes”.
Il manifesto ufficiale della Quinzaine des cinéastes
