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C-MOVIE Film Festival

Giuseppe Gaudino, Isabella Sandri e il cinema indipendente

L’incontro con i due registi al C-MOVIE festival

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Nel pomeriggio di sabato 15 marzo, al C-MOVIE di Rimini si è tenuto l’incontro con due grandi registi del cinema italiano: Giuseppe Gaudino e Isabella Sandri. All’appuntamento era presente anche Daniela Persico (Bellaria Film Festival), che ha realizzato il libro Controcampo italiano. Cinque registi per immaginare un paese. Quest’opera si propone di raccontare il cinema di Paolo Benvenuti, Antonio Capuano, Franco Maresco, Corso Salani e, appunto, Giuseppe M. Gaudino assieme a Isabella Sandri.

Per amor vostro

Dopo aver introdotto i due film, realizzati rispettivamente da Gaudino e dalla Sandri, la coppia ha raccontato alcuni aneddoti relativi ai due lungometraggi.

Ad esempio, è emersa una certa connessione con il film Giro di lune tra terra e mare, anche se quest’ultimo è un film più muto, quindi legato maggiormente all’immagine.

Riguardo a Per amor vostro, sceneggiato da Isabella Sandri, Gaudino ha spiegato come la scelta del suicidio finale di Anna, la protagonista, sia stata fortemente discussa, soprattutto dalla RAI. Infatti, per problemi di censura (l’argomento era considerato “scomodo”) non lo si è potuto mostrare, trasformando, quindi, la scena finale. Ciononostante, il film è stato comunque apprezzato, tanto da essere stato presentato in concorso a Venezia, dove Valeria Golino ha vinto la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile.

«C’è una certa difficoltà nel trattare certe tematiche nel cinema italiano», affermano i due registi.

Un confine incerto

A quest’ultima frase si ricollega il discorso riguardante anche il film della Sandri. Infatti, i due registi affermano che è stato molto difficile trovare denaro per produrre il film, non solo in Italia, ma anche in Europa. Nessun Paese, difatti, voleva essere associato alla tematica forte presente all’interno del film: la pedofilia.

L’opera ha dovuto anche subire l’imposizione del divieto ai minori di quattordici anni.

Ciò che ha dato l’ispirazione a Isabella Sandri per realizzare Un confine incerto è stato Animali che attraversano la strada. Per lei è stato davvero toccante e pesante comprendere come l’abuso, in ogni sua forma, sia in grado di uccidere l’anima di una persona, specialmente quella di una bambina.

Per preparare il film, la regista ha frequentato varie biblioteche per poter leggere numerosi testi sulla pedofilia. Realizzarlo, quindi, è stato in qualche modo un percorso terapeutico dopo essere entrata in contatto con così tante esperienze reali.

Il cinema indipendente

«Fare un libro è un lavoro collettivo. La stessa cosa accade per il cinema, in modo particolare per il cinema indipendente.»

Per il regista indipendente, soprattutto, è fondamentale fare gruppo. Inoltre, sottolinea Gaudino, nel cinema indipendente è davvero importante il controllo del denaro a disposizione. Infatti, da ciò dipende il destino delle singole scene, ma anche di tutto il film. Ovviamente se si esaurirà il budget, o non lo si terrà sotto controllo, molto girato sarà ben diverso da ciò che ci si prospettava di fare.

Gaudino sottolinea anche l’importanza etica in relazione al budget a disposizione, questione sempre meno presente all’interno del panorama del cinema italiano.

Concludendo, i due registi hanno spiegato come abbiano realizzato per la maggior parte film documentari, viaggiando per il mondo, potendo così dare voce a minoranze, a realtà dimenticate e riuscendo a realizzare veritieri ritratti di persone.

Il tema del film che si vuole realizzare, spiega la Sandri, deve far palpitare un regista, entrando in empatia con esso per poter poi continuare a girare il film e non finire per abbandonarlo.

 

Per l’intervista a Marine Francen clicca quiclicca qui.

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