‘F1’: Joseph Kosinski presenta il nuovo trailer

Durante una conferenza stampa virtuale, moderata dalla presentatrice britannica Edith Bowman, dopo un video di presentazione del 7 volte campione di Formula 1 e produttore del film Lewis Hamilton, il regista Joseph Kosinski ha presentato il trailer del suo prossimo film, F1, dal 25 Giugno al cinema. 

Dopo il primo teaser pubblicato la scorsa estate e un secondo spot pubblicitario presentato al Super Bowl di quest’anno che ci introducevano in quella che sarà l’atmosfera di F1, questo primo trailer ci svela dei dettagli in più su quella che dovrebbe essere la trama del film. Sentiamo la voce di Ruben (Javier Bardem) che prova a convincere Sonny Hayes (Brad Pitt), ex star della Formula 1 mai decollata, a ritornare a gareggiare ad alti livelli per la sua scuderia e per fare da mentore a Joshua “Noah” Pearce (Damson Idris), futura star del settore, il tutto intervallato da formidabili riprese di gare. Nel resto del trailer ci viene mostrato il rapporto conflittuale che si crea tra Sonny e Joshua e anche il possibile inizio di una relazione amorosa tra il personaggio di Brad Pitt e Kate, interpretata da Kerry Condon. All’interno del trailer ci viene inoltre fatto intuire che per Sonny gareggiare è più importante della sua stessa vita e che probabilmente Joshua Pearce pensa più alla fama che alla vittoria. 

“F1“: Intervista a Joseph Kosinski

Perché un film sulla Formula 1?

Beh, penso che come molte persone durante il Covid, mi sono ritrovato a guardare delle gare e ho trovato questo grande programma televisivo chiamato Formula 1: Drive to Survive. Ho capito che questo è uno sport unico in cui anche il tuo compagno di squadra, in molti modi, è il tuo più grande avversario. Per me, questo lo rende molto drammatico. Ho anche amato che la prima stagione dello show si concentrasse sui team nelle ultime posizioni, sugli underdog rispetto alla Ferrari, la Mercedes, la Red Bull, le squadre che vedi in testa al gruppo. Ho pensato che fosse interessante raccontare una storia su un team sfavorito che non prova a vincere il campionato, ma che prova a vincere una sola gara contro i titani di questo sport. Così è iniziato tutto da qui. Per mia fortuna ho un contatto che lavorava nella Formula 1 che potevo contattare e così ho fatto. 

Sulla dedizione all’autenticità

La prima cosa che ho fatto è stato contattare Lewis Hamilton che mi ha subito introdotto in questo mondo, e lui ovviamente vive questo sport ogni giorno. È uno dei migliori di tutti i tempi e gli ho chiesto di farmi da partner nella realizzazione di questo film. Così avere Lewis mi ha dato un incredibile aiuto ad entrare in questo mondo e una delle persone che mi ha fatto conoscere è Toto Wolf, il team principal della Mercedes. Ho iniziato a parlare con loro che volessi catturare la velocità di questo sport, e fu proprio di Toto l’idea di non fare un film con delle macchine simili che riescano a raggiungere quella velocità, ma disse “Perché non inizi con delle vere auto da corsa e poi vedi che tipo di macchine da presa hai bisogno di attaccare a queste?” Abbiamo fatto così. Abbiamo comprato sei auto da F2, vere auto da F2 e abbiamo lavorato con Mercedes AMG, il team di Formula 1, e i loro ingegneri per costruire delle vere auto da corsa che potessero tenere il nostro equipaggiamento per girare questo film. Quindi ogni volta che vedrete Brad Pitt o Damson Idris guidare in questo film, sono loro che guidano delle vere auto da corsa su dei veri circuiti di Formula 1. Questo è l’approccio con cui abbiamo fatto questo film. 

Sul come hanno girato le scene di corsa

La vera sfida è stato il sistema in cui posizionare le macchine da presa. Abbiamo creato un nuovo sistema di riprese prendendo spunto da ciò che abbiamo fatto per Top Gun: Maverick e portandolo oltre. Non puoi mettere 27 Kg di camera su una macchina da corsa e aspettarti che performi nello stesso modo. Quindi abbiamo preso quelle macchine di Top Gun: Maverick e abbiamo lavorato a stretto contatto con Sony per renderle un quarto delle loro dimensioni. Un’altra cosa che volevo fare era poter muovere le camere durante le riprese, cosa che non potevo fare con Top Gun: Maverick. Quindi abbiamo messo sulle macchine anche un supporto motorizzato. Così avevo dei trasmettitori che mi trasmettevano il girato. Avevamo dei trasmettitori che controllavano i movimenti di macchina. Io ero seduto alla stazione base con Claudio Miranda, il nostro direttore della fotografia, a guardare 16 schermi. Avevo degli operatori a controllare le camere e che mi chiamavano. La camera si muoveva come se fosse in un live show televisivo mentre giravamo. Tutta questa ricerca, tecnologia e sviluppo è servita per essere in grado di girare un solo fotogrammo di filmato in aggiunta all’allenamento degli attori e ai tempi logistici per girare durante una gara vera. Ci è voluta molta preparazione per tirare fuori questo film. 

Sulle lezioni di corsa effettuate dagli attori

Brad Pitt e Damson Idris guidano entrambi per davvero in questo film, e per farli entrare in queste auto da corsa ci sono voluti mesi, letteralmente mesi di allenamento. Il primo giorno fu divertente. C’eravamo Io, Brad Pitt e Lewis Hamilton insieme su un circuito, siamo saliti insieme su delle auto sportive per fare un giro ciascuno. È una di quelle cose che non ti scordi avere Lewis Hamilton come tuo istruttore di guida. Ma la cosa che abbiamo imparato e che interessava davvero a Lewis era vedere se Brad fosse in grado di guidare. Perché se Brad non avesse saputo guidare, l’intero film non avrebbe potuto funzionare. La cosa che fece più felice Lewis fu scoprire che Brad aveva un talento naturale sin dall’inizio, non so dove l’abbia preso e se ce l’avesse dalla nascita, ma lui guida le motociclette, quindi penso abbia qualcosa a che vedere con questo. Era davvero un talentuoso, un pilota benedetto, il che diede a Lewis un sacco di fiducia nel pensare che potessimo riuscire nell’impresa. Aveva quel naturale controllo della macchina e quello che abbiamo fatto in questo film era pericoloso. Quindi sì, devi essere senza paura, e quando vedrete Brad guidare, non starà recitando. È lui realmente concentrato nel mantenere la macchina sul percorso ed è fuori dal personaggio in tutte quelle scene. Penso sia qualcosa che non puoi fingere. Spero che il pubblico lo senta guardando il film.

Sul trovare la storia giusta 

Tutto inizia sempre da una grande sceneggiatura e da una grande storia. So che non importa quanto siano accurate le corse, non importa niente se non stai raccontando una grande storia supportata da grandi personaggi. Tutto inizia con la sceneggiatura, ho lavorato con Ehren Kruger (sceneggiatore del film), che ha anche lavorato su Top Gun: Maverick. Ha scritto una grande sceneggiatura su cui noi abbiamo potuto iniziare il nostro lavoro. Questa storia ha tutto. Ha la giusta tensione che ti aspetteresti in un film come questo con tutta l’azione, ma, allo stesso tempo, c’è molto cuore, soprattutto nella storia di Sonny Hayes e questa sorta di viaggio di redenzione che intraprenderà. C’è umorismo, c’è una romance, c’è un pò di tutto quello che hai bisogno di raccontare in una storia ricca e sviluppata come questa. 

È “F1” un film solo per i fan della Formula 1?

È un film sull’amicizia, il lavoro di gruppo, il sacrificio e la redenzione. Penso che la storia sia universale. È solo ambientato in questo eccitante mondo della Formula 1, e se sei un fan della Formula 1, penso che ti piacerà questo film. Se non sai niente sulla Formula 1, penso che ti piacerà questo film e uscirai dal cinema che avrai voglia di vedere qualche gara o di andare a vedere qualche gara. Quindi sì, non hai bisogno di nulla per andare a vederlo. Ti insegneremo tutto quello di cui hai bisogno per goderti questa storia.