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C-MOVIE Film Festival

C-MOVIE: l’ouverture del festival di Rimini

Tutti gli incontri e le proiezioni che si sono svolti durante la prima giornata della manifestazione cinematografica

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Stasera si è celebrata con grande gioia la seconda edizione del C-MOVIE. Il festival si sviluppa attraverso le giornate di giovedì 13, venerdì 14 e sabato 15 marzo. Attraverso proiezioni, eventi e incontri suddivisi tra il Cinema Fulgor e la Cineteca di Rimini, il pubblico avrà occasione di esplorare la dimensione femminile nel cinema.

In particolar modo, quest’anno si è deciso di dedicare un intero pomeriggio alla diva del cinema muto Diana Karenne. In serata, invece, il cinema Fulgor ha ospitato la proiezione di The brink of dreams, che recentemente ha vinto il Premio Speciale della Giuria nella sezione Concorso Documentari presso la 42° edizione del Torino Film Festival.

Anche le storie di quest’anno consentono allo spettatore di ogni età di riflettere su varie tematiche, come l’importanza di rivendicare una corretta uguaglianza di genere, il rispetto e la comprensione nei confronti di chi viene considerato “diverso”.

Melania G. Mazzucco e Sergio Toffetti: l’incontro su Diana Karenne

Alle ore 18:00 la scrittrice Melania G. Mazzucco ha presentato nella splendida sala del Cinema Fulgor la sua ultima opera, Silenzio, Le sette vite di Diana Karenne.

Vincitrice del Premio Strega nel 2003 con Vita, Melania Mazzucco è una delle esponenti più rilevanti della letteratura contemporanea. Autrice notevolmente premiata di romanzi tradotti in tutto il mondo, ha realizzato anche sceneggiature per il cinema.

In dialogo con lei Sergio Toffetti, studioso, curatore, organizzatore ed ex presidente del Museo Nazionale del Cinema di Torino. I due hanno raccontato alcuni episodi, film e reso noti registi dei primi anni del cinema italiano. Durante l’incontro sono emersi alcuni degli argomenti che verranno affrontati durante le prossime giornate. In particolar modo, la Mazzucco ha avuto occasione di spiegare al pubblico i retroscena riguardanti la realizzazione del libro, ma anche di ricordare alcune delle molteplici vite vissute da Diana Karenne.

Attraverso il suo libro, quindi, Melania ha potuto ridare la giusta dignità ad una delle figure più rilevanti all’interno del panorama del cinema muto, rendendola ora maggiormente nota al pubblico.

Diana Karenne, la diva anticonformista

Il pomeriggio è proseguito con la proiezione di Redenzione (1919) e del frammento Il fiacre n.13 (1917).

Entrambi hanno potuto dar prova della magnifica recitazione di Diana Karenne, presente rispettivamente come protagonista, diretta da Carmine Gallone, nel film dedicato a Maria Maddalena e in un breve cameo affianco ad Alberto Capozzi (regista, principale interprete e amante della Karenne). Attraverso i frammenti proiettati, restaurati da Cineteca Milano, il pubblico ha potuto così assistere a due proiezioni inedite (basti pensare che la digitalizzazione di Redenzione riguarda l’unica copia disponibile dell’opera), ma anche riscoprire tutta la grandiosità e l’assoluta modernità dell’attrice.

Le grand final della giornata

A chiudere la prima serata del festival è stata la proiezione di The Brink of Dreams, il documentario diretto da Nada Riyadh e Ayman El Amir. Il lungometraggio torna in Italia in occasione del C-MOVIE di Rimini ed è distribuito da Kitchenfilm, fondata da Emanuela Piovano, la direttrice artistica del festival.

Gli eventi a cui assistiamo si collocano in un remoto villaggio nel sud dell’Egitto, dove alcune ragazze decidono di opporsi alle rigide convenzioni sociali. In questo modo, creeranno una compagnia teatrale di strada tutta al femminile. Sognando il giorno in cui riusciranno a diventare attrici, ballerine e cantanti, esse si opporranno coraggiosamente alle loro famiglie e ai concittadini. The Brink of Dreams, quindi, segue per quattro anni la vita queste giovani artiste, accompagnandole dall’infanzia all’età adulta, mostrando le loro scelte, lotte e sacrifici che saranno cruciali per il loro futuro.

Il C-MOVIE è appena iniziato, ma, nonostante ciò, la prima giornata si può ritenere già un grande successo. Curiosità, entusiasmo e passione: il pubblico del festival, tra nuovi incontri e vecchie conoscenze, ha saputo creare un’atmosfera ricca di straordinarie energie.

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