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In Sala

‘Il Caso Belle Steiner’ di Benoit Jacquot. Un noir classico

Un thriller introspettivo che si perde nella monotonia puramente informativa

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Il Caso Belle Steiner, ultimo film di Benoît Jacqot, esce nei cinema italiani il 13 marzo 2025 ed è distribuito da EUROPICTURES. Interpreti principali sono Charlotte Gainsbourg e Guillaume Canet.

Il film è tratto dal romanzo La morte di Belle di Georges Simenon, scrittore belga madrelingua francese.
Simenon è uno degli autori cardine del genere poliziesco e non è la prima volta che viene trasposto al cinema.

Il regista francese Benoit Jacquot, classe 1947, ha diretto molteplici film per cui è finito in concorso sia a Venezia che a Berlino diverse volte, ed una volta a Cannes con il film l’École de la chair (1998) anch’esso tratto da un romanzo: La scuola della carne di Yukio Mishima.

Come diversi registi che amano i thriller introspettivi rispetto all’azione poliziesca, Jacquot sceglie una trama semplice e lineare.

“Alla gente piace pensare che tutti agiscano sempre per una ragione precisa” – GEORGES SIMENON

La narrazione viene definita dal classico meccanismo per cui viene accusato come assassino un innocente, a cui, di conseguenza, viene analizzato ogni aspetto della vita e della psiche. Questo tipo di trama, di cui Simenon era un maestro, ha bisogno appunto di sostenersi sulla personalizzazione dei personaggi, del loro mondo interiore, delle loro dinamiche sociali, altrimenti l’impalcatura crolla o risulta asettica. Questo è quello che è successo a Il Caso Belle Steiner.

Il Caso Belle Steiner. Una occasione mancata

Il film si regge su nozioni di regia solide, su una messa in scena tecnicamente di qualità, e su un’ interpretazione attoriale che risulta coerente con l’insieme. Charlotte Gainsbourg sceglie una dolcezza ed empatia coerenti ed eleganti nella sua performance, mentre Guillaume Canet rende perfettamente la solitudine di un uomo che si sente, per la maggior parte del suo quotidiano, semplicemente trascinato dagli eventi. Ma nessuno dei due personaggi, in scrittura e dunque nella resa, compie un percorso interiore degno dell’autore da cui è tratto il film.

Simenon ci teneva eccome alla profondità che il lettore sentiva di toccare nella vita dei personaggi, a farlo sentire partecipe non tanto della vicenda quanto del sentire che essa provocava. Agli sconvolgimenti degli equilibri relazionali, ed anche quelli individuali. Ma qui Jacquot sembra solo montare un susseguirsi di scene e di battute che portano avanti un’operazione che risulta informativa, ma mai emozionante.

Sebbene in alcuni tratti questa monotonia emotiva sembri una volontà registica, forse di portare lo spettatore nella possibilità concreta che qualcosa di stravolgente possa accadere anche in una vita così monocorde, non rispetta né i punti di forza del thriller, né l’esigenza della scoperta che tiene vivo l’interesse per il film.

La trama offriva diverse occasioni che non sono state colte al massimo, dando vita comunque ad un momento di intrattenimento che però non decolla mai.

Il Caso Belle Steiner

  • Anno: 2024
  • Durata: 100 minuti
  • Distribuzione: EUROPICTURES
  • Genere: Thriller, drammatico
  • Nazionalita: Francia
  • Regia: Benoît Jacquot
  • Data di uscita: 13-March-2025

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