Radu Jude nasce a Bucarest nel 1977. Ad oggi, è tra i registi più brillanti e pungenti del nostro tempo, vincitore di numerosi premi nei maggiori festival internazionali. Il Museo Nazionale del Cinema di Torino lo celebra al Cinema Massimo dal 6 al 14 marzo 2025, presentando i suoi lavori più significativi. Radu Jude sarà presente a Torino dal 6 al 9 marzo per introdurre le proiezioni dei suoi film e dialogare con il pubblico.
Il regista Radu Jude
I film di Radu Jude sono una presenza ricorrente nei festival cinematografici più prestigiosi a livello mondiale. Il regista inizia la sua carriera come assistente alla regia a Cristi Puiu e Costa-Gavras. Successivamente, si fa notare grazie all’energia dei suoi cortometraggi. Nel 2009 debutta alla regia con il lungometraggio The Happiest Girl in the World, ma la sua decisiva affermazione arriva nel 2015, quando vince l’Orso d’Argento a Berlino come miglior regista per Aferim!. Nel 2021 conquista l’Orso d’Oro con Bad Luck Banging or Loony Porn. Il suo ultimo film di finzione, Do Not Expect Too Much From the End of the World, porta avanti la riflessione sulla società romena, esplorandone le contraddizioni più profonde.
Radu Jude è conosciuto per il suo stile intrepido e provocatorio, poiché, affronta frequentemente tematiche sociali, storiche e politiche attraverso una visione realistica e senza censure. Il suo cinema si distingue per una narrazione che fonde sarcasmo e dramma, spesso adottando un’impostazione grottesca per denunciare le ingiustizie. Le sue opere esplorano questioni complesse come razzismo, intolleranza e corruzione e stimolano lo spettatore a riflettere sul proprio ruolo all’interno della società.
La programmazione delle proiezioni
Sesso sfortunato o follie porno (2021)
Emi, un’insegnante di un liceo di Bucarest, vede minacciata la sua carriera e la sua reputazione dopo che un suo filmato erotico privato viene diffuso su Internet. Costretta a confrontarsi con i genitori dei suoi allievi che ne chiedono le dimissioni, Emi si rifiuta di cedere alle loro pressioni.
Everybody in Our Family (2012)
Marius è un uomo divorziato sulla trentina. Sua figlia Sofia, di cinque anni, vive con la madre, il che causa a Marius una profonda frustrazione. Il giorno in cui Marius arriva per portare sua figlia in vacanza, gli viene detto che è malata, ma lui non ci crede e insiste per portarla con sé.
I Do Not Care If We Go Down in History as Barbarians (2018)
“Non m’importa se passeremo alla storia come barbari”: parola del presidente rumeno Antonescu, che nel ’41 avviò la pulizia etnica del fronte orientale. A quel fatto, oggi dimenticato (o nascosto), una regista dedica una rievocazione storica a Bucarest, di cui Jude segue la lavorazione, fra ricerche, censure, incomprensioni.
Aferim! (2015)
In Valacchia, a metà del XIX secolo, padre e figlio inseguono a cavallo un uomo fuggito dalla residenza di un dispotico Boiardo. Accusato di furto e di adulterio, Carfin, trova rifugio nella soffitta di un contadino. Raggiunto e catturato è ricondotto al cospetto del Boiardo. Intascata la taglia, padre e figlio si allontanano a piedi.
Scarred Hearts (2016)
Romania, seconda metà degli Anni Trenta. Emanuel, un giovane intellettuale, viene ricoverato in un sanatorio sul Mar Nero, affetto da una forma di tubercolosi. La terapia clinica e la quotidianità della vita nel sanatorio si alternano alle osservazioni che il protagonista fa su quanto gli accade intorno, affidate a scritte bianche su cartello nero prive di punteggiatura.
The Happiest Girl in the World (2009)
Delia, un’adolescente ingenua di una piccola città della Romania rurale, ha la fortuna di vincere un’auto in un concorso indetto da un’azienda di bevande analcoliche. Quando la sua famiglia la porta a Bucarest per apparire in uno spot pubblicitario per l’azienda in questione, però, la fortuna diventa un concetto relativo.
Do Not Expect Too Much from the End of the World (2023)
La vita quotidiana di Angela è fatta di lavoro sottopagato e una prolungata campagna social con il suo alter ego “maschile” che fa la parodia degli influencer. Per conto di una società austriaca, scandaglia la città alla ricerca di testimonianze di infortuni sul lavoro. Uno di essi, Ovidiu, finirà per causare problemi che richiedono l’intervento di una direttrice marketing che è la pronipote di Goethe.
Le proiezioni del 6,7 e 8 marzo saranno introdotte da Radu Jude. Per ulteriori informazioni clicca qui