Gene Hackman e sua moglie Betsy Arakawa sono stati ritrovati senza vita il 26 Febbraio 2025 nella loro abitazione a Santa Fe, in New Mexico. Secondo Il Mattino i due potrebbero essere deceduti per cause naturali a distanza di poco tempo l’uno dall’altro. La tragica notizia sconvolge tutti noi, e con questo articolo vogliamo rendere omaggio a una delle più grandi star del cinema degli anni ’70 e ’80.
Eugine Allen Hackman
Eugene Allen Hackman nasce il 30 gennaio 1930 a San Bernadino, in California. Suo padre, Eugene Ezra Hackman, era un tipografo della stampa locale, mentre sua madre, Anna Lyda Elizabeth Gray era una casalinga.
Intorno agli anni 30, quando Gene è ancora un bambino, la famiglia si traferisce a Danville, in Illinois, luogo in cui Hackman trascorre gran parte della sua infanzia. Purtroppo, in questo periodo arrivano le prime difficoltà: all’età di 13 anni, il padre lo abbandona, un evento che ha segnato profondamente la vita dell’attore. In alcune interviste, Hackman racconta di aver visto il padre andarsene con in mano la valigia senza mai voltarsi, ma questo evento che lo ha segnato emotivamente per tutta la vita, ha contribuito a rafforzare il suo carattere.
Dopo l’addio al padre, Hackman vive un’adolescenza turbolenta, iniziando ad avere difficoltà a scuola, assumendo un atteggiamento di sfida verso chiunque, comprese le autorità. Lascia gli studi all’età di 16 anni e si arruola nei marines, mentendo sulla sua reale età. Presta servizio in Asia, tra Cina, Giappone e Hawaii, e in questo periodo in lui comincia a nascere un sogno, a insediarsi l’idea che il mondo dello spettacolo lo sta aspettando.
L’inizio della carriera
Congedatosi dal servizio militare, Hackman comincia a studiare l’ambiente dello spettacolo, destreggiandosi tra giornalismo e televisione, ma ciò che veramente lo appassiona e lo fa sentire vivo, è la recitazione. Dopo una breve parentesi a New York alla School of Radio Technique, Hackman si trasferisce nuovamente in California per frequentare il Pasadena Playhouse, dove conosce un giovane Dustin Hoffman, e ironia della sorte, gli insegnanti considerano entrambi dei senza talento.
Gene Hackman: un talento in ascesa
La prima apparizione cinematografica di Hackman avviene con Mad Dog Coll, un gangster movie ambientato nella New York degli anni ’20, diretto da Burt Balaban. Grazie al suo straordinario talento, Hackman inizia a farsi notare, e la sua altrettanto straordinaria interpretazione di Buck Barrow in Bonnie e Clyde(1967), lo consolida nel mondo cinematografico, facendogli guadagnare anche la sua prima nomination agli Oscar come miglior attore non protagonista.
Gli anni ’70 sono il periodo di svolta: nel 1971 Hackman vince l’Oscar come miglior attore protagonista per il ruolo di Popeye Doyle in The French Connection, che in Italia conosciamo meglio con il titolo Il braccio violento della legge. Doyle è il personaggio e il ruolo che gli rimarrà cucito addosso per sempre. A questo seguono altre iconiche interpretazioni, come Harry Caul, in The Conversation(1974) diretto da Francis Ford Coppola, e Lex Luthor in Superman (1978). In questa pellicola troviamo altri grandi nomi come Christopher Reeve che nel film interpreta proprio Superman, e Marlon Brando che invece interpreta il vero padre di Kal-El, il kriptoniano Jor-El.
Menzione onorevole va data a un ruolo per quale nessuno avrebbe mai pensato di vedere un attore come Hackman, che fino a quel momento aveva preso parte quasi esclusivamente a film drammatici, o polizieschi, in cui interpretava personaggi complessi e seri. Come l’interpretazione di Abelardo L’eremita in Frankenstein Junior uno dei più grandi classici di Mel Brooks, in cui il prete non vedente si rivela un modo per vedere un Gene Hackman completamente diverso da quello a cui il pubblico era stato abituato fino a quel momento. Gene Hackman è stato capace di strappare delle grandi risate giusto nel tempo di una singola sequenza.
Un nome, una garanzia
Durante gli anni 80, Hackman continua a lavorare in film importanti e di successo, ma comincia a esplorare anche ruoli più complessi, come ad esempio in Mississipi Burning, in cui interpreta l’agente dell’FBI Rupert Anderson, ruolo per il quale riceverà ancora numerosi consensi, sia dal pubblico che dalla critica.
Gene Hackman è ormai una garanzia. Nel 1992 riceve il suo secondo Oscar, come attore non protagonista per la sua, come sempre, straordinaria interpretazione di Little Bill Daggett, nel film Unforgiven.
Hackman recita in molti altri film negli anni Novanta, ma con l’arrivo del nuovo millennio decide di farsi da parte. Dopo il film Due candidati per una poltrona, Hackman decide di concludere la sua straordinaria carriera da attore, ma non abbandona l’arte.
L’ultimo saluto a Gene Hackman
Gene Hackman rimarrà per sempre nei nostri cuori e nei nostri ricordi, un attore capace di cambiare forma, capace di far ridere, riflettere, e piangere. È stato e continuerà ad essere di ispirazioni per tanti giovani che sognano di poter diventare dei grandi attori come lui è stato. Una recitazione, e una carriera, che lo hanno reso immortale.
