Anno: 2013
Nazionalità: USA
Durata: 143’
Genere: Azione, Biografico, Drammatico
Regia: Ron Howard
Distribuzione: 01 Distribution
Uscita: 19 Settembre 2013
Passione, sensualità, seduzione. Il fascino istintivo e selvaggio che lega un uomo alla macchina da corsa incita il regista Ron Howard, dopo il pacato successo de Il dilemma, a realizzare Rush, una pellicola affascinante e adrenalinica che porta sul grande schermo la leggendaria rivalità tra James Hunt e Nikki Lauda, i più importanti piloti di formula 1 degli anni ’70.
Con il sogno nel cassetto di diventare grandi piloti di formula 1, James Hunt e Nikki Lauda iniziano la propria carriera automobilistica nelle sgangherate corsie della formula 3. Il primo, estroverso e carismatico, cavalca le onde del successo ponendosi costantemente sotto i riflettori, diviso tra donne, alcool e motori. Il secondo, invece, timido e introverso, preferisce dedicarsi al lavoro e al matrimonio piuttosto che partecipare alle serate mondane con i suoi colleghi. Contendendosi il titolo di campione sin dalla prima corsa, Lauda e Hunt dimostreranno di essere entrambi due grandi fuoriclasse.
L’antagonismo morboso ed esasperato fra i due protagonisti vive dell’odore della benzina, del rombo dei motori e dell’adrenalina che contraddistingue ogni loro corsa. Incuranti del pericolo di morire, Lauda e Hunt sono sedotti dalla potenza e dalla velocità che un uomo può acquisire a contatto con automobili di grande cilindrata. L’abile sceneggiatore Peter Morgan (Hereafter) riesce a modellare due personaggi che, privati di ogni maschera e filtro, rispecchiano perfettamente le persone a cui si ispirano. Chris Hermsworth e Daniel Bruehl si calano nella parte, vivono vite parallele ma incidenti e, manovrati da un abile burattinaio, combattono costantemente tra la vita e la morte in modi diversi ma complementari. I due protagonisti, dunque, sono uomini comuni, pieni di pregi e difetti poiché umani ma, contemporaneamente, sono anche eroi classici, vigorosi e arroganti perché consapevoli delle proprie doti. Rush, quindi, si rivela una pellicola centripeta che vive della stessa tensione che crea, un film di aspettative e sulle aspettative, e un romanzo di formazione che dimostra che ognuno può riuscire a migliorare se stesso se accetta il rischio di confrontarsi con gli altri.
Martina Calcabrini