La XXIII edizione del BAFF (BA Film Festival) si aprirà, il 29 marzo, con David Cronenberg che presenterà, in anteprima italiana, il suo ultimo film The Shrouds (Segreti sepolti). Interpretato da Vincent Cassel, Diane Kruger e Guy Pearce, è in uscita nelle sale il 3 aprile, distribuito da Europictures in collaborazione con Adler Entertainment.
David Cronenberg al BAFF
L’anteprima del film sarà preceduta, nel pomeriggio di sabato 29 marzo, da una masterclass tenuta dal direttore artistico del BAFF Giulio Sangiorgio presso l’Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni di Busto Arsizio.
A dialogare con David Cronenberg dal palco del teatro Manzoni, durante la serata inaugurale, sarà invece il critico cinematografico Gianni Canova, autore di un noto saggio sull’opera del regista canadese dal titolo David Cronenberg (Il Castoro, 1993).
Gianni Canova insegna Storia del cinema e filmologia all’Università IULM di Milano, di cui è stato Rettore. Fondatore del mensile “Duel”, poi “Duellanti”, è stato critico cinematografico per “Il Manifesto”, “La Repubblica” e per i canali Sky, oltre che autore di importanti saggi e volumi come L’Enciclopedia del Cinema, edita da Garzanti. Dal 2024 è Presidente del Comitato Scientifico del Centro Sperimentale di Cinematografia.
Cronenberg riceverà il Premio Dino Ceccuzzi Platinum all’eccellenza cinematografica.
Come anticipato nel suo primo anno da direttore artistico del BAFF, Giulio Sangiorgio conferma in questa edizione la volontà di valorizzare i primi passi, ovvero gli esordi dei cineasti ormai affermati e quelli dei nuovi registi.
«Perché un festival abbia un senso riconosciuto, deve avere un’identità.
Il BAFF oggi è un luogo in cui gli ospiti, che siano registi agli esordi o grandi maestri, sono invitati a raccontare i loro primi passi nel mondo del cinema, ovvero come nasce la passione verso quest’arte, quanto studio, amore, fatica c’è dietro la prima parte di un percorso, quale è stata la scintilla capace di accendere l’impegno e la dedizione: per me è un modo di condividere e diffondere non solo cultura, ma anche e soprattutto lo slancio verso di essa».

I primi passi dei Maestri
A raccontare come è nata la passione per il cinema e a ricordare i suoi esordi sarà un maestro indiscusso del cinema italiano: Nanni Moretti che presenterà, domenica 30 marzo, Io sono un autarchico (1976). Il regista pluripremiato Palma d’Oro a Cannes con La stanza del figlio (2001), Orso d’Oro al Festival del cinema di Berlino per La messa è finita (1986) e autore di grandi classici come Ecce Bombo (1978) e Caro diario (1993), ci introdurrà al film in cui compare, per la prima volta, il suo alter ego Michele Apicella.
Al centro del film le disavventure pubbliche e private di un gruppo di teatranti impegnati a mettere in scena uno spettacolo off in una cantina romana. Girato in Super8 con amici, familiari e intellettuali – Beniamino Placido, Paolo Flores D’Arcais – come attori, dopo un passaggio al Filmstudio di Roma il primo lungometraggio di Moretti uscì al cinema in16mm l’anno successivo. Il film è una satira lucida della cultura post-sessantottina.
Così commenta Sangiorgio:
«Il secondo ospite che riveliamo, del programma che sarà pubblico il prossimo 15 marzo, è un autore che, come ogni cinefilo, amo immensamente: Nanni Moretti. Un intellettuale che si è sempre interrogato sul proprio ruolo, ma anche e soprattutto un grande regista di cinema, che ha inventato un modo, una posizione, una modalità per raccontare, criticare, ridere e in generale vedere meglio il mondo e i suoi paradossi tramite la settima arte».
I Concorsi dedicati alle opere prime e la Giuria Giovani
Il BAFF continua la sua missione di mappare gli esordi del cinema italiano dell’anno precedente, facendo competere cinque importanti opere prime in un concorso apposito. Come annunciato, quest’anno prende il via anche il concorso internazionale, con ulteriori cinque esordi provenienti da tutto il mondo, selezionati dal direttore artistico e presentati al festival in anteprima italiana.
I film verranno giudicati da due distinte giurie di esperti, che verranno annunciate a breve, mentre la giuria giovani, composta da studenti di tutta Italia selezionati tramite un apposito bando, sceglierà il suo film preferito indistintamente tra i due concorsi.
Ai ragazzi selezionati verrà data l’opportunità di seguire tutto il festival, le masterclass e, naturalmente, gli incontri formativi dedicati alla giuria.
Contest Visioni Future – Primi Passi d’Autore 2025
Dopo il successo della prima edizione pilota, il BAFF 2025, in collaborazione con l’Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni e Milano Film Network, lancia la seconda edizione del contest “Visioni Future – Primi Passi d’Autore”. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di supportare i giovani talenti nel loro percorso verso l’avviamento professionale, fornendo strumenti e conoscenze indispensabili per emergere nel mondo del cinema e dell’audiovisivo.
Il contest è dedicato a studentesse e studenti di scuole e accademie di cinema, nonché a giovani aspiranti registi e autori che hanno realizzato un cortometraggio come tesi di laurea, diploma finale, esercitazione curricolare o produzione esterna durante il proprio percorso di studi.
L’opportunità in palio è un workshop di quattro giornate per gli autori delle 10 opere vincitrici decretate dalla giuria. Gli autori saranno ospitati durante la settimana del BAFF per partecipare a lezioni e laboratori pensati per facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro. I topic affrontati saranno la distribuzione festivaliera e i programmi industry. Saranno inoltre offerte opportunità di one-to-one con tutor esperti di Milano Film Network e dell’Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni e pitching session per la presentazione dei progetti a una commissione di professionisti del settore.
Il bando di Visioni Future è aperto fino al 10 marzo 2025. Per consultare regolamento e scheda di adesione, contattare visionifuture@baff.it.
Masterclass
Dopo la masterclass di apertura dedicata a Cronenberg, al pubblico del BAFF e agli studenti dell’ICMA sarà possibile partecipare a incontri con importanti protagonisti del mondo del cinema.
Il primo appuntamento sarà con Massimo D’Anolfi e Martina Parenti che, oltre a presentare le loro opere d’esordio, discuteranno il loro Bestiari, Erbari, Lapidari (2024), uno dei film più importanti dell’anno scorso, documentario “enciclopedico” diviso in tre atti ognuno dei quali tratta un soggetto diverso: gli animali, le piante, le pietre.
Il film, presentato Fuori Concorso alla 81ª Mostra di Venezia, ha vinto il premio per la Miglior regia all’Envision Competition della 37ª edizione dell’IDFA – International Documentary Film Festival di Amsterdam e in questi giorni è stato presentato al MoMA di New York nell’ambito di Doc Fortnight 2025: MoMA’s Festival of International Nonfiction Film and Media.
Massimo D’Anolfi e Martina Parenti hanno presentato i loro lavori in prestigiosi festival internazionali, vincendo il premio della giuria al Torino Film Festival con Il castello (2011). Il loro cinema coniuga uno sguardo acuto e rigoroso, come in Spira Mirabilis (2016), selezionato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia.
Eventi speciali del BAFF
Ospite al BAFF 2025 il fumettista Silver, nome d’arte di Guido Silvestri, universalmente noto per aver creato e disegnato il personaggio di Lupo Alberto. Dopo gli esordi come collaboratore nello studio di Bonvi (Capitan Posapiano, Nick Carter, Cattivik), nel 1974 Silvestri crea una sua nuova striscia, intitolata La fattoria McKenzie con protagonisti gli animali di una fattoria. Tra di loro anche un lupo azzurro, destinato a diventare il suo personaggio più celebre. Silver incontrerà il pubblico e svelerà il segreto della longevità della sua creatura.
Made in Italy – Scuole
Confermata la rassegna dei film del mattino, con appuntamenti dedicati agli studenti, focalizzati su tematiche di particolare interesse per gli spettatori più giovani, utili a comprendere alcuni aspetti cruciali della società contemporanea.
Locandina e sigla d’artista
L’immagine del BAFF 2025 è una locandina “d’autore” firmata da Donato Sansone, artista il cui Videogioco è stato inserito nel 2011 dalla Cinemateque Quebecoise tra i 50 cortometraggi brevi che hanno cambiato la storia dell’animazione. Nel 2013 Canal+ ha realizzato un reportage sul suo lavoro. Journal Animè è tra i finalisti del premio Cèsar ed è nella lista dei 70 cortometraggi in corsa per gli Oscar.
Il suo video Ghostcrash è diventato virale su Facebook raggiungendo i 220 milioni di visualizzazioni. Lavora come freelancer per importanti agenzie e musicisti italiani (Afterhours, Subsonica, Verdena, Francesco de Gregori, Spaccamonti, Ford, Grom…). L’artista realizzerà anche la nuova sigla del festival.
BAFF OFF
Sono due gli eventi della sezione BAFF OFF, quest’anno realizzato in collaborazione e ospitato dal Circolo Gagarin di Busto Arsizio: il 30 marzo, Separato Magnetico, collettivo che aveva già collaborato al festival l’anno scorso, presenta Un sogno che abbiamo fatto, una performance per pellicole e suoni di Warshadfilm.
Cultori della camera oscura e delle tecniche artigianali di sviluppo e stampa, Tiziano Doria e Samira Guadagnuolo aprono la loro collezione di film e fotografie, musiche e parole, conducendoci al cuore di un laboratorio poetico sospeso tra archivio e improvvisazione, sperimentazione e documentario.
Un percorso dentro e oltre il film: espandere il cinema per sognarne le infinite possibilità. Il 4 aprile è invece la volta di un evento musicale, il concerto dei Maisie, progetto nato a Messina nel 1994 dal talento di Alberto Scotti e di Cinzia La Fauci e oggi di stanza a Busto Arsizio: si tratta di una delle realtà di riferimento, da 30 anni a questa parte, della scena indipendente italiana, anche grazie all’etichetta Snowdonia.
Un gruppo non facilmente – fortunatamente! – etichettabile,
Che sa muoversi con agio e genio dentro ogni genere musicale, sperimentando e aprendo la forma popolare della canzone: il loro ultimo album, composto da 62 tracce, e dal lunghissimo titolo 2013-2021 Dal diario di Luigi La Rocca, cittadino. Cronaca di un viaggio troppo allucinante dalla tenebra della barbarie alla luce troppo meravigliosa della civiltà è, a parere di Sangiorgio,
«la miglior commedia italiana del nuovo secolo, un ritratto lucido della demenza sociale e politica in cui siamo immersi. Solo che non è un film, è un disco di gente che conosce Frank Zappa ma non fa la snob con Sanremo, conosce la storia della canzone italiana e la reinventa come non sarebbe in grado nemmeno John Zorn».
Premio Chiara
Prosegue la collaborazione con il Premio Chiara: il direttore artistico Giulio Sangiorgio sarà nella giuria del concorso di Filmmaking che porta avanti l’eredità letteraria dello scrittore luinese.
Le modalità di prenotazione dei biglietti verranno comunicate nelle prossime settimane.