Attack on Titan è una delle serie anime più amate di sempre, iniziata nel 2014 e terminata nell’autunno del 2023. Gli episodi sono disponibili su Crunchyroll e su Amazon Prime Video.
Il 3-4 e 5 marzo 2025, dopo più di un anno dalla conclusione dell’anime, nei cinema italiani c’è Attack on Titan: the last attack. Questo film, dalla durata di 2 ore e 45 minuti, è l’unione, sul grande schermo, degli ultimi due episodi della saga. Presentato da Crunchyroll e Sony Pictures Entertainment, arriva nelle sale italiane con la distribuzione di Eagle Pictures. La proiezione è in lingua originale, con i sottotitoli in italiano. Il film è firmato da Yūichirō Hayashi e completa la storia dell’anime di Hajime Isayama, con le animazioni di MAPPA.
Attack on Titan: un capolavoro di scrittura
Attack on Titan, nella prima stagione, racconta di un’umanità costretta a vivere protetta da mura altissime. Fuori dalle mura ci sono creature terrificanti: i giganti, che divorano gli umani senza pietà. Eren Jaeger, un bambino nato e cresciuto dentro le mura, vive domandandosi cosa si trova all’esterno e sognando un giorno di sterminare i giganti. Ad accompagnarlo, saranno sempre i suoi migliori amici: Armin e Mikasa.
Con il tempo la trama cambia completamente, affrontando sempre nuove tematiche e prospettive. La scrittura perfetta di Isajama è il punto di forza di Attack on Titan, che va sempre dove non ti aspetteresti, con colpi di scena sconvolgenti e tematiche necessarie. Le riflessioni affrontate dall’autore sono tante: in guerra esistono davvero buoni e cattivi? L’essere umano riesce a vivere senza cercare la guerra? Senza un nemico? Nell’episodio finale queste importanti questioni vengono rimarcate, con al centro assoluto il tema della libertà.
Eren Jaeger: la conclusione del viaggio del protagonista
In molte saghe fantasy il protagonista assoluto non è il personaggio più amato. Basti pensare a quella famosa di Harry Potter, il cui pubblico è decisamente più affezionato agli amici del mago protagonista che a Harry stesso. In Attack on Titan, Eren risulta fin da subito meno gradevole dei suoi compagni Armin e Mikasa, i suoi difetti lo rendono, però, molto reale. La conclusione del suo arco narrativo non ha soddisfatto molti dei fan della saga.
Eren è un ragazzino con un passato di traumi, che nella quarta stagione diventa sempre più complesso. Vuole la libertà e vuole salvare i suoi migliori amici, è arrabbiato con il mondo intero perché da quando è nato non ha visto altro che le mura davanti a sé. Le sue scelte non sono giuste e probabilmente avrebbe potuto prendere decisioni più ponderate. Ma Eren non è Armin, non è mai stato saggio o prudente.
Il finale di Attack on titan è la perfetta conclusione dello sviluppo del suo protagonista. La sua storia non poteva concludersi diversamente. Il finale della saga e la decisione di attuare il boato della terra possono essere frustranti, ma sono sicuramente sensati ai fini della storia. Eren, ce lo dice lui stesso, è solo un ragazzino a cui è stato dato troppo potere. Per cui è assurdo pretendere un finale che lo idealizzi. Un ventenne impulsivo e pieno di rabbia ha fatto tutto ciò che poteva per salvare le persone che ha sempre amato e protetto. A Eren è importato sempre e solo di loro. Per questo, nonostante i suoi errori, la sua conclusione è perfettamente in linea con il resto della storia.

Attack on titan: the last attack
Attack on titan: the last attack è il finale perfetto di una saga complessa e necessaria, con tematiche sempre attuali e una capacità di scrittura strabiliante. Sono state apportate migliorie alle animazioni, alla CGI e al comparto sonoro rispetto agli episodi conclusivi, ma il film non porta niente di nuovo alla storia. La visione è comunque consigliata, perché non c’è niente di meglio per salutare questi iconici personaggi che vedere il loro ultimo scontro sul grande schermo.
Il finale della saga al cinema è un evento imperdibile per tutte le persone che nel corso di dieci anni sono cresciute con Attack on Titan. Ovviamente la visione non è consigliata a chi non abbia prima recuperato le quattro stagioni dell’anime.
Dopo i titoli di coda poi, come vi sarà preannunciato all’inizio della proiezione, c’è una sorpresa: una breve scena post credit. Anche questa non aggiunge nulla alla trama, ma fa sicuramente sorridere gli spettatori dopo un finale a dir poco drammatico.