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‘The Gesuidouz’, quando punk e horror si incontrano

Scalcagnatissimo gruppo punk in procinto di essere mollato dalla sua etichetta, i Gesuidouz si ritirano in campagna per scrivere una nuova canzone, sperando possa essere la hit che risolleverà sorti e morale. Fra lavoro agricolo, concerti per sole mucche, ravanelli sott’aceto, tentacolari musicassette parlanti, il nuovo lavoro del regista cult Kenichi Ugana è una disarmante commedia stralunata e surreale dedicata a tutti i disadattati, i sociopatici e i “falliti” del mondo

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'The Gesuidouz' del regista Kenichi Ugana è in concorso nella sezione "Long Play Feature" al SeeYouSound di Torino

Dal regista di culto Kenichi Ugana, una punk band disfunzionale a tema horror

Hanako (Natsuko) ha un sogno: la sua band punk a tema horror The Gesuidouz si esibirà al Glastonbury Festival e, proprio come i suoi eroi Jim Morrison e Kurt Cobain, morirà a 27 anni. A un anno dalla scadenza, Hanako lancia un appello disperato con un trapano elettrico al cranio del suo apatico manager, che offre alla band una fattoria rurale nella campagna giapponese, dove potranno concentrarsi sulla scrittura di una canzone di successo che permetta loro di realizzare la loro ambizione.

Procedendo con uno slancio misurato ma costante che richiama l’umorismo stralunato e le strutture visive dei film di Aki Kaurismäki (Leningrad Cowboys Go America in particolare), questa ispirata celebrazione lo-fi del processo creativo si fissa ipnoticamente sul lavoro agonizzante che Hanako e i suoi compagni di band esercitano nella scrittura delle canzoni.

È un po’ come guardare le sessioni di registrazione dei Rolling Stones in Sympathy for the Devil di Jean-Luc Godard, solo che la retorica politica è sostituita da aforismi punk pronunciati da un cane di nome John Cage e con citazioni della stessa Hanako di cult del cinema horror che diventano la chiave ispirata per tutta la band (espressamente citati in camera i nostrani Lucio Fulci e Dario Argento).

Lavorando prolificamente ai margini del cinema di genere giapponese negli ultimi dieci anni, lo scrittore e regista Kenichi Ugana sta gradualmente emergendo come uno dei più promettenti registi di culto del paese e, con The Gesuidouz, la sua regia sicura porta una sincerità senza fronzoli che è ben soddisfatta dal suo accattivante e idiosincratico ensemble di attori.

'The Gesuidouz' del regista Kenichi Ugana è in concorso nella sezione "Long Play Feature" al SeeYouSound di Torino

The Gesuidouz

The Gesuidouz, il vero disagio dell’umanità spesso risiede nella normalità

Ma è l’interpretazione di Natsuko nel ruolo di Hanako che vi farà stringere il cuore in gola, mentre intona un inno generazionale cercando (durante tuta la durata del film) un posto nel mondo per sfuggire da una solitudine generazionale che è il vero orrore del film.

Preziosa la scelta di vivere l’ispirazione di questi quattro ragazzi lontano dalla dipendenza dei social, degli smartphone, dagli abusi. La vera addiction sono la musica, gli strumenti musicali, i cd, la scrittura su carta, l’amicizia. Insomma, un’esperienza disintossicante per scoprire alla fine che si è ancora vivi e tutto può accadere, anche diventare la più grande punk band del mondo. Una visione davvero speciale.

Scopri tutti gli articoli e il programma del SeeYouSound di Torino.

Editing Giulia Radice.

The Gesuidouz

  • Anno: 2024
  • Durata: 94'
  • Distribuzione: Rights Cube, Meteora, Vandalism
  • Genere: commedia, fantastico
  • Nazionalita: Giapponese
  • Regia: Kenichi Ugana
  • Data di uscita: 22-February-2025

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