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‘Omar and Cedric: if this ever gets weird’ Inestinguibile patto di sangue a servizio della musica

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In concorso alla sezione documentari (LP DOC) all’undicesima edizione del SeeYouSound, Omar and Cedric: if this ever gets weird è un viaggio di oltre due ore nell’intimo di due musicisti che hanno tracciato linee inedite all’interno della scena musicale indipendente degli ultimi 30 anni.

Nicolas Jack Davies – firma autorevole nell’ambito del documentario musicale – firma un’opera straordinaria in cui il racconto musicale è la chiave d’accesso all’universo emotivo e spirituale di Omar Rodriguez-Lopez e Cedric Bixler- Zavala che con At The Drive In, De Facto e Mars Volta hanno generato esperienze sonore irripetibili in un ibrido che unisce tanti generi. 

Omar e Cedric riprendono con la telecamera molto del loro vissuto e la regia di Davies assembla i materiali in un flusso che diviene un apparato metacinematografico al servizio della loro esperienza umana. Un amalgama vischioso e lisergico che si snoda nell’arco temporale di vari decenni. E mette in luce un legame umano unico e indissolubile insieme ai dissidi propri del processo creativo.

La discesa nell’America profonda e nei meandri dell’io

Omar and Cedric: if this ever gets weird è una discesa lenta nell’America profonda e al tempo stesso nell’animo di due adolescenti di origine ispanica che, approdati a El Paso, costruiscono la propria identità grazie alla musica. E trovano nella presenza dell’altro la ragione del proprio esistere. Giurano che l’amicizia sarà sempre al centro e non verrà compromessa dalle scorribande artistiche. La voce di Omar recita “If this ever gets weird, promise me we can just stop, as nothing is more important than loving you”.

La migrazione e la frammentazione etnica della società statunitense, il razzismo incombente e lo smarrimento di quanti non corrispondono alla “norma” fanno da contrappunto all’autoaffermazione e al riscatto. In mezzo c’è la vita con le sue cadute, l’ispirazione mutilata dal successo commerciale. Ci sono il machismo combattuto con vigore, l’esigenza impellente di raccontare, poichè “to live is to remember”. E poi  la fatica di stare al mondo, la droga e le numerose morti di quanti hanno gravitato intorno al loro circolo. Primo fra tutti Jeremy Ward – vero mentore del duo, vittima dell’eroina nel 2003, angelo sofferente e indifeso . “No there’s no light, in the darkest of your furthest reaches”.

Un linguaggio magmatico e contagioso

La visione è coinvolgente, smuove corde profonde, tanto più nel precipitare verso gli inferi della dipendenza e del tracollo personale. La musica di Omar e Cedric fermenta intorno a linguaggi espressivi carichi di simbolismo, talvolta estremo, in un moto tellurico continuo e un’intimità invadente.

Una frana devastante investe tutto, si piomba giù fino a Scientology, alle sue diaboliche promesse di redenzione e all’ipocrisia della società U.S.A. Si ritorna alla luce inevitabilmente feriti, nuovamente uniti, a celebrare un legame spirituale oltre il tempo e lo spazio.

Omar and Cedric: if this ever gets weird è un’ode ai colori dell’esistenza, in nome di quanti ci hanno lasciato e di quelli che verranno.

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