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Approfondimento

Isabella Rossellini: dal cinema di Lynch alla nomination ai premi Oscar

Dagli inizi come modella all'affermazione mondiale con 'Velluto Blu' di David Lynch, fino alla breve ma magistrale interpretazione in 'Conclave' che le vale una candidatura agli Oscar: ecco le tappe della carriera pluridecennale di un'interprete eccezionale

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isabella Rossellini green porno

Dopo una carriera pluridecennale nel cinema e nella televisione con interpretazioni diventate di culto, finalmente arriva la tanto attesa candidatura agli Oscar per Isabella Rossellini. L’attrice riceve la sua prima nomination come Miglior attrice non protagonista per la sua interpretazione in Conclave di Edward Berger. Nonostante un’apparizione ridotta – circa dieci minuti – Rossellini regala una performance potente ed elegante, ricordandoci ancora una volta di essere un’interprete eccezionale e in grado di spaziare tra ruoli e generi molto diversi, come dimostra la sua lunga e variegata carriera.

Una famiglia di grande cinema e la carriera da modella

Classe 1952, Isabella Rossellini nasce a Roma da Ingrid Bergman e Roberto Rossellini, due dei nomi più grandi del cinema mondiale dell’epoca – e non solo. Nonostante il matrimonio turbolento dei genitori e la loro separazione dopo soli cinque anni, Rossellini li ricorda entrambi con grande affetto e devozione, rendendogli spesso omaggio in interviste e dichiarazioni pubbliche. Fin da piccola, la futura attrice si ritrova spesso sui set cinematografici al seguito dei genitori illustri, ma il suo interesse iniziale non é per la recitazione. Rossellini infatti rivela di essere stata una grande amante dei costumi di scena, tanto da avere studiato moda con l’aspirazione di diventare costumista.

Negli anni Settanta, Rossellini si trasferisce a New York per continuare gli studi; nel frattempo, lavora come traduttrice e inviata per L’altra domenica, programma Rai di Renzo Arbore. Proprio in una di queste occasioni Rossellini conosce il regista Martin Scorsese, con cui si sposerà nel 1979. Nello stesso anno, inizia la sua carriera come modella, che proseguirà fino agli anni Novanta, comparendo sulla copertina di Vogue e lavorando con i grandi nomi della fotografia di quel decennio.

L’esordio al cinema e il successo con Blue Velvet di David Lynch

È il 1976 quando Isabella Rossellini fa la sua prima breve apparizione sul grande schermo in Nina di Vincente Minnelli, recitando al fianco della madre. Per il suo primo ruolo più importante bisogna aspettare Il Prato (1979), dramma dei fratelli Taviani in cui Rossellini interpreta Eugenia, una giovane dalle idee libertarie che crea una compagnia teatrale con dei bambini. Negli anni successivi, l’attrice torna a recitare negli Stati Uniti ma per qualche anno il riconoscimento tarda ad arrivare. Tutto cambia quando, nel 1986, David Lynch la sceglie per interpretare Dorothy Vallens in Velluto Blu, il film che la consacra definitivamente al grande pubblico. In uno dei film più amati del visionario – e recentemente scomparso – regista statunitense, Rossellini interpreta Dorothy, una misteriosa cantante di night club che si esibisce tutte le sere cantando la canzone di Bobby Vinton che da il titolo al film.

Lo studente Jeffrey Beaumont (Kyle MacLachlan) incrocia la sua strada quando, dopo avere ritrovato un orecchio mozzato in un campo e deciso ad indagare, scopre che la giovane potrebbe essere collegata al caso. I misteri legati a Dorothy verranno pian piano svelati, trascinando il protagonista in uno scenario sempre più violento tra traffici illeciti e perversioni di ogni genere. Nel suo ruolo forse più celebre Isabella Rossellini è magnetica e affascinante ma si dimostra in grado di mostrare tutta la fragilità e la complessità di una delle protagoniste più amate del cinema di Lynch. La sua apparizione nel night club, in cui intona i versi di Blue Velvet con voce seducente ma non priva di dolore rimane una delle grandi scene cult del cinema contemporaneo.

Isabella Rossellini: dai film cult ai ruoli televisivi

Dopo il successo di Velluto Blu, l’attrice interpreta una serie di ruoli da non protagonista in pellicole ancora molto apprezzate. Tra questi l’interpretazione della bellissima e immortale Lisle von Rhoman in La morte ti fa bella (1992) di Robert Zemeckis, al fianco di Meryl Streep, ma anche in Fearless – Senza Paura (1993) di Peter Weir, basato sulla storia vera di un incidente aereo. Negli anni successivi, Rossellini prende parte ad alcuni progetti televisivi. Nel 1996 partecipa come se stessa nella sitcom Friends, simbolo di quanto la sua fama sia affermata negli Stati Uniti. L’anno successivo riceve varie nomination a premi importanti, tra cui la sua prima candidatura agli Emmy Awards per Chicago Hope e ai Golden Globe come migliore attrice in una miniserie per Crime of the Century. Nel 2003 invece appare come guest star nella serie Alias, creata da J.J. Abrams.

I documentari e la serie di Green Porno

A inizio anni Duemila, Isabella Rossellini inizia a collaborare con il Sundance Channel per realizzare una serie di documentari. Il network tv indipendente, fondato dall’attore Robert Redford, compra nel 2006 il cortometraggio documentario My Day Is 100 Years Old, creato dall’attrice come tributo per suo padre Roberto Rossellini. Nel film, ideato da lei e diretto da Guy Maddin, Rossellini interpreta una serie di personaggi cinematografici in qualche misura collegati all’opera del regista del neorealismo, dalla madre Ingrid Bergman a Federico Fellini. Nel 2008 il Sundance Channel le propone poi di collaborare, con la realizzazione di un cortometraggio, a un progetto per sensibilizzare sull’ambiente e la natura.

È in questo frangente che nasce il primo nucleo di Green Porno, una serie di brevissimi e divertenti cortometraggi incentrati sulla riproduzione delle varie specie animali. Rossellini dichiara da sempre di essere una grande amante della natura, tanto da essersi recentemente laureata in etologia. In un’intervista rilasciata qualche anno più tardi, Rossellini descrive così la genesi di quest’idea:

Mi hanno contattata di nuovo quando avevano accumulato soldi per produrre una nuova serie web sperimentale. All’inizio non sapevo che dire, non sapevo cosa scrivere e poi ho pensato: sarebbe divertente fare dei piccoli cortometraggi sugli animali. Ed è così che sono nati i primi tre episodi di Green Porno.

La prima serie, composta da otto episodi, viene rilasciata su YouTube nel 2008 e riscuote un successo enorme, tanto da convincere il Sundance Channel a realizzare altre due serie. Realizzati con un budget ristretto e in tempi rapidi, nei cortometraggi Isabella Rossellini interpreta di volta in volta animali diversi, raccontando e mostrando le peculiari forme di accoppiamento delle varie specie.

Con costumi sgargianti ed esagerati e un’ironia sottile e intelligente, l’attrice riesce a raggiungere un pubblico universale e a realizzare dei piccoli documentari non convenzionalmente scientifici. Dopo un quindicennio dalla loro prima comparsa, anche il pubblico più giovane ha scoperto i cortometraggi di Green Porno grazie alla distribuzione della piattaforma streaming Mubi. Per l’occasione, Isabella Rossellini ha girato varie città d’Italia per presentarli davanti al pubblico nelle arene estive e nei cinema prima delle proiezioni.

Isabella Rossellini: l’esperienza da doppiatrice

Nell’ultimo decennio, Rossellini è tornata a Hollywood per interpretare vari ruoli da non protagonista: da Joy (2015) al fianco di Jennifer Lawrence e Robert De Niro a Vita & Virginia (2018), adattamento cinematografico delle lettere tra la scrittrice Virginia Woolf e la sua amante Vita Sackville-West. L’attrice si dedica anche al doppiaggio in alcune pellicole di animazione, come il film Pixar Gli Incredibili 2. Nel 2021 prende parte al film animato Marcel the Shell, diretto da Dean Fleischer Camp, in cui presta la voce alla conchiglia parlante Connie, nonna del piccolo protagonista Marcel.

Mockumentary emozionante e delicato, Marcel the Shell è uno dei titoli più interessanti nel panorama dell’animazione degli ultimi anni e ha ricevuto un grande successo di pubblico e critica. Anche in quest’interpretazione soltanto vocale, Isabella Rossellini dimostra una profondità e una capacità di emozionare rara e potente, che conferisce al racconto un ulteriore livello di emotività.

Il 2023 e la collaborazione con Alice Rohrwacher

Dopo anni di previsioni e attese, è il 2023 l’anno in cui finalmente si realizza la collaborazione tra Isabella Rossellini e uno dei grandi nomi del cinema italiano contemporaneo: quello di Alice Rohrwacher. Il loro incontro creativo si concretizza ne La Chimera, il quarto pluripremiato lungometraggio della regista anche acclamato a livello internazionale, come suggellato dalla sua distribuzione negli USA per conto di Neon. In questa catabasi malinconica e fantastica, Josh O’ Connor interpreta Arthur, giovane inglese che vive facendo il tombarolo nell’Etruria degli anni ’80. Da poco uscito di prigione, Arthur è una piccola celebrità nella comunità di tombaroli del territorio circostante grazie alla sua capacità quasi magica di percepire e di scovare la posizione delle vecchie tombe piene di reperti di valore.

All’inizio del film, il giovane si riunisce con la signora Flora, interpretata proprio da Rossellini, nobildonna decaduta e madre di Beniamina, amata di Arthur ormai defunta. In un mondo in cui nulla sembra essere più sacro ma tutto, anche l’arte antica nelle tombe, può essere venduto, sia Arthur che Flora rappresentano una forma di resistenza. Se il primo perché è capace di captare la bellezza in modo quasi magico e incomprensibile anche nel sottosuolo nel tentativo di sentirsi più vicino alla sua amata ormai defunta, l’anziana nobildonna si tiene stretta la sua vecchia villa in rovina e tutto quanto di poco contiene ancora.

Simbolo di un mondo e di un sistema di valori che sta progressivamente scomparendo, la signora Flora di Rossellini si inserisce perfettamente all’interno della realtà immaginata da Rohrwacher, in cui lo splendore antico e la sacralità degli oggetti e dell’arte sono destinati a essere soppiantati dal desiderio del guadagno a ogni costo. Tra nomi eccezionali – oltre a O’Connor anche Alba Rohrwacher, Carol Duarte e Vincenzo Nemolato – la performance di Isabella Rossellini è stata lodata e apprezzata da pubblico e critica internazionali e La Chimera è stato definito come uno dei migliori film italiani dell’ultimo decennio.

Conclave e la nomination ai Premi Oscar

Anche se i non sono i premi a determinare il successo della carriera di un interprete, finalmente quest’anno potrebbe essere il momento per Isabella Rossellini di ricevere il massimo riconoscimento di Hollywood. L’attrice ha infatti ricevuto la sua prima candidatura ai 97esimi Premi Oscar nella categoria di Miglior attrice non protagonista per il suo ruolo in Conclave di Edward Berger. Nel film, in cui recita al fianco di Ralph Fiennes, Stanley Tucci e Sergio Castellitto tra gli altri, Rossellini interpreta Sister Agnes, suora responsabile del convento in cui sono ospiti i cardinali arrivati a Roma per il conclave.

Alla morte del precedente pontefice, infatti, i maggiori cardinali sparsi per il mondo si riuniscono al Vaticano per decidere, sotto la guida del cardinale Lawrence (Fiennes), chi sarà il suo successore. Tra intrighi, misteri e verità terribili che vengono a galla, il cardinale Lawrence é costretto a gestire le tensioni mentre cerca di fare la scelta giusta per la comunità religiosa. È in questo contesto che si posiziona la silenziosa e apparentemente invisibile Sister Agnes che, di fronte all’egoismo e ai giochi di potere dei cardinali, non esita a fare sentire la propria voce.

Seppure con poco meno di una decina di minuti di screen time, Isabella Rossellini riesce a dimostrare ancora una volta tutta la sua grandezza di interprete. Sister Agnes, relegata sullo sfondo da un mondo maschile e di potere che da lei non si aspetta niente altro che silenzio e cura, in realtà ascolta, osserva e ricorda tutto quello che succede intorno a lei, fino a quando si rivolge persino direttamente ai cardinali per richiamarli all’ordine e per rivelare la verità dei loro intrighi. In questo ruolo, Rossellini regala una performance attenta, elegante e tenace, che anche nei silenzi e nelle poche frasi pronunciate rivela una potenza d’animo e una forza emotiva profonda.

Oltre alla candidatura di Rossellini, Conclave ha ricevuto 8 nomination, tra cui quelle al Miglior film e alla Miglior attore per Ralph Fiennes. La cerimonia si terrà il 2 marzo 2025 a Los Angeles, e non resta dunque che aspettare per scoprire se Rossellini si vedrà riconosciuto anche questo grande riconoscimento. Quel che è certo è che, a prescindere dall’esito, Isabella Rossellini è ormai a pieno titolo una delle più grandi e amate interpreti del cinema internazionale degli ultimi decenni, come testimonia la sua pluridecennale carriera e i suoi ruoli di culto che l’hanno consacrata nella memoria collettiva del pubblico.

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