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Personaggi

Jessica Chastain: talento, impegno e glamour alla Berlinale 2025

Un'icona del cinema contemporaneo

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Jessica Chastain, una delle attrici più versatili e carismatiche del panorama cinematografico internazionale, con una carriera che spazia dal thriller all’horror psicologico, dal dramma biografico alla satira politica, ha saputo conquistare pubblico e critica con interpretazioni intense e sfaccettate. Ed è proprio la sua presenza alla Berlinale 2025 rappresenta un momento di grande attesa.

Dagli esordi alla consacrazione

Nata il 24 marzo 1977 a Sacramento, California, Jessica Michelle Chastain ha mostrato fin da giovane una passione per la recitazione, formandosi alla prestigiosa Juilliard School di New York, grazie anche a una borsa di studio offerta dalla fondazione di Robin Williams. Dopo la separazione dei genitori, è cresciuta con la madre e il patrigno, il pompiere Michael Hastey, che l’attrice considera il suo vero padre. Fin da giovane, ha mostrato una forte passione per la danza e il teatro, partecipando a diverse produzioni shakespeariane.

Dopo il diploma, Chastain si è trasferita a Los Angeles, dove ha affrontato numerose audizioni, inizialmente con scarso successo a causa del suo aspetto “non convenzionale” per gli standard hollywoodiani. Il primo ruolo da protagonista al cinema è arrivato nel 2008 con Jolene, che le ha permesso di farsi notare nel panorama cinematografico.

Dopo una lunga gavetta tra teatro e televisione, il suo talento esplode nel 2011 con ruoli chiave in film come The Tree of Life di Terrence Malick e The Help di Tate Taylor, che le vale la prima candidatura agli Oscar.

La definitiva consacrazione arriva con Zero Dark Thirty (2012) di Kathryn Bigelow, questo thriller politico racconta la vera storia della caccia a Osama bin Laden. Jessica Chastain interpreta Maya, un’agente della CIA che dedica la sua vita alla missione, sacrificando tutto per la sua ossessione professionale.
La sua interpretazione è glaciale, determinata e piena di tensione, dando vita a un personaggio complesso e potente. Grazie a questo ruolo, vince il Golden Globe e ottiene la sua seconda nomination agli Oscar.

«Mi interessa il cinema sovversivo e quei personaggi femminili che vanno contro qualsiasi tipo di stereotipo, di genere, o su ciò che la società si aspetta che una donna faccia, o sia»

Un repertorio eclettico e una presenza magnetica

Nel corso della sua carriera, Chastain ha dimostrato un’abilità unica nell’interpretare personaggi complessi e determinati. Da Miss Sloane – Giochi di potere (2016), in cui incarna una lobbista spregiudicata, a Molly’s Game (2017) di Aaron Sorkin.  La sua protagonista è una donna brillante e senza scrupoli, capace di qualsiasi mossa per raggiungere i suoi obiettivi. Interpretazione che le è valsa una candidatura ai Golden Globe, il suo repertorio è un mosaico di donne forti e indipendenti.

Con Gli occhi di Tammy Faye (2021), Chastain veste i panni di Celia Foote, una donna ricca ma emarginata dalla società benestante del Sud degli Stati Uniti degli anni ’60. Il film tratta il tema della segregazione razziale e delle lotte delle domestiche afroamericane.

Il suo personaggio è fragile ma pieno di cuore, e la sua amicizia con Minny (Octavia Spencer) è uno dei punti più emozionanti della storia. Grazie a questo film ha ottenuto finalmente l’Oscar come miglior attrice protagonista.

Grandi produzioni e Berlinale 2025

Alla Berlinale 2025, Jessica Chastain presenterà in anteprima mondiale Dreams, il nuovo film del regista messicano Michel Franco, con cui ha già collaborato in Memory nel 2023. In Dreams, Chastain interpreta Jennifer, una filantropa americana di spicco nell’alta società, la cui relazione con Fernando, un giovane ballerino messicano interpretato da Isaac Hernández, mette a rischio la sua reputazione.

Chastain ha anche lavorato in grandi produzioni di genere, come Interstellar di Christopher Nolan, dove ha interpretato la figlia del personaggio di Matthew McConaughey, e IT: Capitolo Due (2019), adattamento del celebre romanzo di Stephen King, in cui ha dato volto a Beverly Marsh adulta. La sua versatilità le ha permesso di spaziare con disinvoltura tra il cinema d’autore e le produzioni hollywoodiane di grande successo.

Tra i progetti futuri, Chastain sarà protagonista di Dreams, il nuovo film di Michel Franco, e di un adattamento moderno del Re Lear di Shakespeare, in cui interpreterà Goneril. Scelte che dimostrano ancora una volta la sua passione per ruoli forti e storie che mettono alla prova sia il pubblico che se stessa.

«Dico ciò che penso e faccio ciò in cui credo: non ho più paura di nessuno»

Gli ultimi lavori

Negli ultimi anni, Jessica Chastain ha continuato a esplorare ruoli complessi e ricchi di sfumature.

Uno dei suoi progetti più recenti è Mothers’ Instinct (2024), un thriller psicologico diretto da Benoît Delhomme, in cui recita al fianco di Anne Hathaway. Il film è il remake del lungometraggio belga Duelles (2018) ed è tratto dal romanzo Derrière la Haine di Barbara Abel. Ambientato negli anni ’60, racconta la storia di Alice (Chastain) e Céline(Hathaway), due migliori amiche e vicine di casa la cui vita perfetta viene sconvolta da un tragico incidente che coinvolge i loro figli.

Da quel momento, il loro legame si incrina, dando vita a una spirale di paranoia, sospetti e tensione psicologica. La performance di Chastain è stata particolarmente apprezzata, con la sua capacità di trasmettere l’angoscia e la vulnerabilità di una madre intrappolata in un incubo.

Oltre a Mothers’ Instinct, Chastain ha recitato in Memory (2023), un dramma diretto da Michel Franco, presentato in anteprima al Festival di Venezia. Nel film interpreta Sylvia, una donna la cui vita cambia dopo l’incontro con un ex compagno di scuola, che riporta alla luce ricordi sepolti del passato. La pellicola è stata elogiata per la sua intensità emotiva e la profondità con cui affronta il tema del trauma.

Icona di stile

Per molti anni pescetariana e successivamente vegana, nel 2012 è stata premiata dalla PETA come “Sexiest Vegetarian of the Year”, insieme a Woody Harrelson. Oltre alla sua carriera cinematografica, Jessica è anche un’icona di stile. Dal 2012 al 2014 ha prestato il suo volto per il profumo Manifesto L’Eclat di Yves Saint Laurent, e nel 2014 è stata immortalata da Annie Leibovitz nei panni di Merida, la protagonista di Ribelle – The Brave, per promuovere i parchi Disney. L’anno successivo è diventata ambasciatrice di Piaget, un prestigioso brand di gioielleria e orologeria svizzero, e nel 2016 ha preso parte al Calendario Pirelli, fotografata da Peter Lindbergh insieme a molte altre star hollywoodiane.

Nel 2017, ha rappresentato la campagna Resort di Prada, confermandosi anche l’anno successivo, e nello stesso anno è diventata testimonial della fragranza Woman di Ralph Lauren. Il Time, nel 2012, l’ha inclusa nella sua lista delle 100 donne più influenti al mondo, mentre tra il 2012 e il 2014 è stata una delle donne più desiderabili secondo AskMen. Nel 2015, Glamour l’ha inserita tra le donne meglio vestite, riconoscendo non solo la sua bellezza, ma anche l’eleganza con cui si presenta.

Il volto femminista della Chastain

Oltre al suo talento artistico, Jessica Chastain si è sempre distinta per il suo attivismo. Convinta sostenitrice della parità di genere a Hollywood, ha fondato la casa di produzione Freckle Films, con l’obiettivo di raccontare storie al femminile e garantire una maggiore rappresentazione nel settore cinematografico. Il suo impegno per i diritti delle donne e la diversità la rende una figura di spicco non solo sullo schermo, ma anche dietro le quinte.

Femminista convinta, Jessica ha sempre preso posizione contro la discriminazione di genere a Hollywood, lottando per una maggiore parità non solo davanti alla macchina da presa, ma anche nelle posizioni di potere e nelle troupe. Si è anche più volte lamentata della scarsità di voci femminili nelle critiche cinematografiche, un fattore che, secondo lei, impedisce di avere una visione più equilibrata dei film.

I suoi impegni sociali

Oltre ai riflettori, Jessica è un’attivista impegnata su una causa profonda. Dopo il tragico suicidio di sua sorella, ha deciso di dare voce a chi lotta contro la depressione, sostenendo l’associazione To Write Love on Her Arms che si occupa di salute mentale e aiuta i giovani a superare le difficoltà legate all’identità sessuale e all’insicurezza. Essendo stata bullizzata da bambina per i suoi capelli rossi e le lentiggini, è diventata una combattente contro il bullismo. Cercando di far comprendere che la diversità è una risorsa, non un difetto.

Dopo lo scandalo Harvey Weinstein, ha supportato l’iniziativa Time’s Up, che promuove la lotta contro le molestie sul lavoro, donando 50.000 dollari. Nel 2018, ha difeso Michelle Williams per la disparità salariale che ha dovuto affrontare rispetto a Mark Wahlberg durante le riprese di Tutti i soldi del mondo, un altro capitolo della sua continua battaglia per i diritti delle donne in un’industria che fatica ad adeguarsi alla parità.

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