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Approfondimento

Timothée Chalamet: una stella in continua ascesa

In occasione dell'uscita al cinema di A Complete Unknown e della candidatura agli Oscar 2025 ripercorriamo la carriera di Timothée Chalamet

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Timothée Chalamet nei panni di Bob Dylan

Timothée Chalamet è nato a New York il 27 Dicembre 1995 e ha sempre vissuto nel quartiere di Hell’s Kitchen a Manhattan. È figlio dell’americana Nicole Flender, ex ballerina e insegnante di francese, e del giornalista francese Marc Chalamet. Nonostante la giovane età, ha già una carriera lunga sedici anni circa, di cui gli ultimi sette-otto in grande ascesa. È considerato tra gli attori più talentuosi della sua generazione ed è infatti il più giovane, insieme all’icona James Dean, a essere stato candidato due volte come miglior attore protagonista agli Oscar: nel 2018 per Chiamami col tuo nome e nel 2025 per A Complete Unknown, al cinema dal 23 Gennaio 2025. 

I primi anni di carriera e il debutto sul grande schermo

Tom Cooper da adolescente interpretato da Timothée Chalamet

Tom Cooper da adolescente interpretato da Timothée Chalamet

Timothée Chalamet si diploma nel 2013 alla Fiorello H. LaGuardia High School of Music & Art and Performing Arts. In questi anni di studi inizia ad avere i primi ruoli minori e nel 2009 partecipa al decimo episodio della diciannovesima stagione di Law & Order: i due volti della giustizia e al film TV Un amore per Leah diretto da Jeff Bleckner.

Nel 2011 debutta nei teatri dell’Off-Broadway con la commedia di formazione The Talls per cui è molto apprezzato dalla critica nel modo in cui interpretava questo ragazzo di dodici anni incuriosito dal sesso. 

Nel 2012 continua a lavorare in televisione e partecipa a quattro episodi della quarta stagione di Royal Pains nel ruolo di Luke e come personaggio ricorrente per ben otto episodi alla seconda stagione di Homeland – Caccia alla spia nel ruolo del figlio del vicepresidente degli Stati Uniti d’America, Finn Walden. 

Il suo debutto al cinema arriva nel 2014 con Men, Women & Children di Jason Reitman e nello stesso anno partecipa all’acclamato film di Christopher Nolan Interstellar nel ruolo dell’adolescente Tom Cooper, che nel film viene interpretato, da adulto, da Casey Affleck.  

La svolta e la candidatura agli Oscar 

Tra il 2015 e il 2016 partecipa a un paio di pellicole come Le verità sospese insieme a James Franco, e alla commedia natalizia Natale all’improvviso e Miss Stevens diretto da Julia Hart

La svolta nella sua carriera arriva nel 2017, anno in cui è presente in ben quattro lungometraggi: Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino, Hot Summer Nights di Elijah Bynum, Hostiles – Ostili di Scott Cooper e Ladybird di Greta Gerwig

Timothée Chalamet in Chiamami col tuo nome

Timothée Chalamet in Chiamami col tuo nome

Tra questi quattro, il primo più importante per la sua carriera è stato senza dubbio Ladybird, secondo film alla regia di Greta Gerwig, in cui interpreta Kyle Scheible, un ragazzo che la protagonista, Christine McPherson (Saoirse Ronan), inizia a frequentare dopo averlo conosciuto nella caffetteria in cui lavora e con cui avrà una relazione con alti e bassi. 

Il secondo film degno di nota e che gli ha dato il benvenuto nella Hollywood che conta è sicuramente Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino, in cui è coprotagonista con Armie Hammer e dove interpreta Elio Perlman, diciassettenne introverso e maturo costretto a passare l’estate a Moscazzano in una villa in cui il padre (Michael Stuhlbarg), professore di archeologia, ospita degli studenti stranieri intenti a scrivere le proprie tesi per il dottorato. Questa estate è toccata ad Oliver (Armie Hammer) ventiquattrenne americano ed ebreo con un carattere diametralmente opposto a quello di Elio. Il film racconta la relazione intensa tra i due giovani. 

Sia Ladybird che Chiamami col tuo nome sono candidati a vari Oscar nel 2018, tra cui miglior film, ma tra le varie candidature spicca quella di Timothée Chalamet come miglior attore protagonista. Così a ventidue anni e ventotto giorni è diventato il terzo attore più giovane candidato in questa categoria dopo Mickey Rooney nel 1940 e Jackie Cooper nel 1931.

“Io penso che una candidatura agli Oscar apra delle porte. Sono stato fortunato ad avere dei ruoli fantastici in quel film. [Se] la nomination non ha niente a che vedere con questo, non lo so. So solo che sono incredibilmente fortunato ad avere il lavoro che sto facendo.”

Dal cinema d’autore a quello più commerciale

Timothée Chalamet e Zendaya in Dune

Timothée Chalamet e Zendaya in Dune

Dopo la nomination agli Oscar nel 2018 la carriera di Timothée Chalamet ha avuto un’impennata. Il primo film è Beautiful Boy diretto da Felix Van Groeningen a fianco di Steve Carell, che tratta il tema della tossicodipendenza, per cui il giovane interprete è candidato ai Golden Globes, ai BAFTA e agli Screen Actors Guild Awards come miglior attore non protagonista nel 2019. 

Il 2019 non è un anno positivissimo nonostante riesca a lavorare con un regista del calibro di Woody Allen nel suo penultimo film, Un giorno di pioggia a New York, che però non è molto apprezzato da critica e pubblico. Lo stesso Timothée Chalamet ha dichiarato, dopo esser venuto a conoscenza delle accuse rivolte al regista, di essersi pentito di aver lavorato con Woody Allen. Un altro film non riuscito benissimo è Il re su Netflix dove lavora insieme a Lily-Rose Depp, vista recentemente in Nosferatu, con cui ha avuto una relazione amorosa per un breve periodo. Va molto meglio con Little Women, seconda collaborazione con la regista Greta Gerwig, in cui interpreta il ruolo di Theodore “Laurie” Laurence, film amato da critica e pubblico e anche un grande successo al botteghino. 

Nel 2021 collabora con altri tre grandi registi come Wes Anderson, Denis Villeneuve e Adam McKay. In The French Dispatch di Wes Anderson, Timothée Chalamet interpreta Zeffirelli, capo di una rivolta studentesca scoppiata nelle strade di Ennui, che ha una storia d’amore con la giornalista Lucinda Krementz (Frances McDormand), nell’episodio del film Revisioni a un manifesto. Il film ha diviso molto la critica. 

Con Denis Villeneuve collabora alla prima parte di Dune,che rappresenta la perfetta unione tra cinema autoriale e cinema commerciale. Segue le vicende di Paul Atreides, interpretato dal giovane attore. Nonostante il periodo ancora difficile per il cinema, visto il ritorno del COVID-19, il film ha un grande successo e nel 2022 si aggiudica ben sei Oscar. La collaborazione continua anche nel 2024 con Dune – Parte due andando a confermare la qualità dell’operazione e duplicando gli incassi del film precedente. La seconda parte di Dune è candidata a cinque Oscar nel 2025, tra cui miglior film. 

Oltre a collaborare con Adam McKay, in Don’t Look Up, ha l’onore di recitare a fianco a mostri sacri della recitazione come Leonardo DiCaprio, Meryl Streep e Cate Blanchett. Nel film Timothée Chalamet interpreta Yule, un giovane innamorato della dottoressa Kate Dibiasky (Jennifer Lawrence). È curioso un aneddoto che il giovane interprete ha raccontato in un’intervista al New York Times:

“Leonardo DiCaprio mi ha detto: ‘Niente film di supereroi, niente droghe pesanti’. E ho pensato fosse un consiglio davvero buono. Seguo entrambi i suggerimenti!”

Dagli ultimi anni ai progetti futuri

Nel 2022 rinnova la collaborazione con Luca Guadagnino dopo cinque anni dalla prima volta con Bones and All presentato alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia del 2022 dove è molto apprezzato, anche se è passato molto in sordina quando è stato distribuito nei cinema. 

Il 2023 è forse l’anno della consacrazione di Timothée Chalamet per quanto riguarda l’apprezzamento del pubblico generalista grazie all’uscita natalizia di Wonka, in cui interpreta il famoso cioccolatiere in un film sulle origini del personaggio creato da Roald Dahl. Wonka è stato il campione d’incassi del Natale 2023 con un incasso totale di 634,502,312$

Il 2024 è un altro anno importante per la carriera di Timothée Chalamet, non solo per il successo di Dune – Parte due, ma soprattutto per l’arrivo in sala, negli Stati Uniti, il giorno di Natale di A Complete Unknown. Nel film, tratto dalla biografia scritta da Elijah Wald, Dylan Goes Electric!, il giovane attore interpreta una grande icone della musica, Bob Dylan. Per il lungometraggio diretto da James Mangold Timothée Chalamet si è preparato cinque anni per imparare a cantare e per studiare ogni minimo dettaglio riguardante il cantautore americano e ne è valsa la pena, visto il grande apprezzamento che la sua performance sta ricevendo e per aver ottenuto la seconda candidatura agli Oscar come miglior attore protagonista in carriera. 

Già quest’anno, sempre per il giorno di Natale, è previsto un nuovo lungometraggio ispirato alla storia del campione di tennis tavolo Marty Reisman in cui il giovane interprete sarà protagonista, intitolato Marty Supreme e diretto da Josh Safdie. Per il 2026 sembra invece prevista l’uscita del terzo capitolo della saga diretto da Denis Villeneuve Dune: Messiah in cui si concluderanno le vicende legate a Paul Atreides. Ancora senza data è previsto un eventuale sequel di Wonka

Le passioni oltre la recitazione 

Una cosa che non molti sanno è che prima di voler intraprendere la carriera da attore Timothée Chalamet da bambino sogna di diventare un calciatore e infatti ha giocato nella squadra della sua scuola. È un grande tifoso della squadra francese A.S. Saint-Étienne. In una recente intervista condotta dal giornalista canadese Nardwuar ha ammesso che una volta da ragazzino ha inseguito la squadra fino in hotel con la bicicletta. L’attore si è sempre professato anche simpatizzante della squadra italiana A.S. Roma

Un’altra passione dell’attore è quella per il basket. È un grande fan dei New York Knicks e del famoso cestista LeBron James. Inoltre nel tempo libero gli piace anche giocare a basket e infatti nel Luglio del 2023 andò virale un video di lui e Adam Sandler mentre giocavano in un campetto nella “Grande Mela”.

L’immediato futuro

Timothée Chalamet è sicuramente tra gli attori più talentuosi della sua generazione e ha davanti un futuro pieno di grandi cose. Dobbiamo aspettare la notte tra il 2 e il 3 Marzo per sapere se riuscirà a diventare l’attore più giovane a vincere un Oscar come miglior attore protagonista, rubando il record proprio ad Adrien Brody che vinse la statuetta nel 2003 a 29 anni e 343 giorni e che oggi è in ballottaggio con l’attore newyorkese per la sua interpretazione in The Brutalist

Timothée Chalamet

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