Va in onda il 24 febbraio, in prima serata su Rai Uno, per quattro serate, Belcanto, la nuova fiction Rai diretta da Carmine Elia. Tra i protagonisti troviamo alcuni dei volti più noti della serie Mare fuori – come Giacomo Giorgio e Carmine Recano – affiancati da una veterana quale Vittoria Puccini, che torna a un progetto d’epoca a distanza di più di vent’anni dal cult Elisa di Rivombrosa.
Ideato da Mariano Di Nardo, Federico Fava e Antonio Manca, Belcanto è un vero e proprio melodramma che sfrutta il mezzo audiovisivo per esaltare al massimo le caratteristiche del genere. La potenza dei sentimenti viene fuori dall’epica del racconto, sostenuto e arricchito da una magnifica colonna sonora, a cura di Stefano Lentini. Le riprese in loco, tra il Lazio, la Campania e la Lombardia, permettono un’immedesimazione totale, grazie anche all’impeccabile lavoro di scenografia (di Marta Maffucci) e costumi (di Alessandro Lai).
Belcanto | La trama
Sul finire dell’Ottocento, l’Italia è in pieno fermento. A livello culturale, la musica lirica è in uno dei momenti di suo massimo splendore. Dopo averne fatto parte in giovane età, Maria (Puccini) sogna di tornarvi, presentando al mondo sua figlia maggiore, Antonia (Caterina Ferioli), dalle incredibili doti canore. Peccato che il marito Iginio (Antonio Gerardi), un ciarlatano di prima categoria, non la pensi affatto così e le ostacoli in maniera violenta e prepotente. Nel frattempo, la figlia minore Carolina (l’esordiente Adriana Savarese), anche lei molto dotata nel canto, se la cava da sola, tra furtarelli e imbrogli, non essendo quasi considerata dalla madre.

Quando, però, arriva un’occasione per fuggire ed essere finalmente libere, è proprio Carolina a fare in modo che lei, la sorella e la madre si allontanino dall’uomo. La meta è, ovviamente, Milano, patria dell’Opera e fervida politicamente. Qui, incontrano il maestro Vincenzi (Vincenzo Ferrera), che potrebbe aprire loro più di una porta.
Un progetto che promette successo
Se il livello dei progetti Rai ha raggiunto ormai uno standard altissimo – e ne sono una prova gli ultimi titoli in cartellone, da Il Conte di Montecristo a La Storia – Belcanto rientra pienamente nel discorso. Basta il primo sguardo per averne un’idea. Perfettamente inscritto nel genere del melodramma, lo show ne carpisce l’anima e sa restituirla con lungimiranza e raffinatezza. La sceneggiatura, a cura di Fava, di Nardo e Manca, guidata da Andrea Valagussa, dà modo di entrare nella storia, scoprendone i dettagli poco alla volta e mantenendo così alta la curiosità dello spettatore.
Ogni personaggio mostra un volto, dietro al quale si celano emozioni contrastanti. Il passato ha un ruolo cruciale nelle esistenze di Maria e di Domenico, ma anche nei più giovani, costretti a crescere a volte troppo in fretta e a non avere figure di riferimento adulte di cui fidarsi. Il rapporto generazionale viene esplorato con l’intenzione di raccontare anche dinamiche sociali che funzionavano allora come oggi. L’attualità del progetto risulta quindi determinante, sia ai fini della fruizione che nell’ottica del successo.

Belcanto è una coproduzione Rai Fiction – Lucky Red con Umedia, in collaborazione con Ufunds, in partecipazione con Newen Connect, realizzata con il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Lombardia Bando “Lombardia per il cinema” e della Regione Lazio Avviso “Lazio Cinema International”, programmi PR FESR 2021-2027 cofinanziato dall’Unione Europea.
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