In uscita nelle sale italiane il 27 febbraio – in anteprima il giorno di San Valentino – Bridget Jones – Un amore di ragazzo riporta sul grande schermo uno dei personaggi letterari più amati di sempre. Nata nel 2001 tra le pagine di Helen Fielding, Bridget Jones ha il volto e il cuore di Renée Zellweger, che proprio con lei ha trovato la popolarità. L’attrice statunitense, superata la soglia dei cinquant’anni, gioca con la sua autoironia e con la goffaggine della protagonista, regalando ai fan di tutto il mondo un nuovo dolcissimo e divertente capitolo.
Bridget Jones – Un amore di ragazzo| La trama
Sono trascorsi ben quattro anni da quando Mark (Colin Firth) se ne è andato, lasciando Bridget (Zellweger) e i ragazzi, Billy e Mabel, alle prese con un vuoto incolmabile e doloroso. La donna ci prova a far quadrare le cose, ma la scomparsa dell’uomo della sua vita si fa sentire pesantemente e si ripercuote in ogni aspetto della giornata. Per fortuna, ha ancora il suo eccentrico gruppo di amici e il mitico Daniel (Hugh Grant) a darle una mano, ogni qualvolta ne abbia bisogno.
Ti adatti e sopravvivi.
Decisa a rimettersi in pista, lavorativamente e romanticamente, Bridget torna a lavoro, in qualità di produttrice in un programma televisivo tutto al femminile. Nel frattempo, l’iscrizione a Tinder, oltre a uno strambo incidente al parco, le procurano un appuntamento con il giovane e aitante Roxster (Leo Woodall). La rinata sessualità la condurrà verso una nuova consapevolezza di sé, di cui si accorge anche Mr. Wallaker (Chiwetel Ejiofor), insegnante dei suoi due figli.
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(from left) Bridget Jones (Renée Zellweger) and Mr. Walliker (Chiwetel Ejiofor) and in Bridget Jones: Mad About the Boy, directed by Michael Morris.
Il senso della vita e dell’amore
A distanza di quasi un decennio dal precedente capitolo, Bridget Jones continua ad avere un seguito piuttosto ampio. E non è formato solo da chi è cresciuto, anagraficamente parlando, con lei, ma anche dalle nuove generazioni, attratte, senza possibilità di replica, dalle sue vicende. La protagonista è, infatti, una donna come tante, inguaribilmente romantica, a tratti un po’ sfortunata, inconsapevolmente adorabile e sempre molto ottimista. Il suo essere così le ha permesso di conquistarsi i cuori delle sue simili e di tutta una fetta di pubblico tra i più vari.
Non basta sopravvivere, devi vivere.
Sebbene siano passati anni, Bridget è ancora la donna che abbiamo imparato a conoscere e amare. Nei tre capitoli precedenti ha trovato l’amore, non senza qualche imprevisto, e ha capito che l’importante è volersi bene, esattamente per come si è (il celebre “just as you are”). Con nuove responsabilità sulle spalle e un dolore che quasi le impedisce di vedere al di là dell’orizzonte, la sua storia racconta quanto la vita possa sempre sorprendere, a patto di (non) lasciarsi andare e di continuare a crederci.
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(from left) Bridget Jones (Renée Zellweger) and Roxster (Leo Woodall) in Bridget Jones: Mad About the Boy, directed by Michael Morris.
Bridget Jones – Un amore di ragazzo tra nostalgia del passato e speranza per il futuro
Se i momenti più emozionanti della pellicola sono quelli che citano, direttamente o meno, scene del passato che ormai fanno parte dell’immaginario del pubblico, Bridget Jones – Un amore di ragazzo riesce anche a mostrare una sua identità. Il quarto capitolo è indiscutibilmente il più malinconico, per ovvi motivi, ma ciononostante regala tante risate e spensieratezza. Morris sembra conoscere bene la materia: sa ciò che piace al pubblico, ma anche come valorizzare il personaggio. La Bridget che vediamo vive di ricordi ma non vede l’ora di crearne di nuovi; frequenta gli amici di sempre e decide di rimettersi in gioco, nonostante i timori e i dubbi.
È tempo di vivere.
Siamo dinanzi a un’opera semplice ma di cuore, che parla anche della difficoltà dei rapporti tra uomini e donne, della necessità di trovare uno scopo e di saper convivere con ciò che rimane, al di là della sofferenza e alla luce di una speranza che non deve mai spegnersi.
*Sono Sabrina, se volete leggere altri miei articoli cliccate qui.