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Circle line: in dvd il creatures film da Singapore

Direttamente da Singapore, arriva in home video Circle line.

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Si aggiunge al sempre più vasto catalogo home video di inediti cinematografici di Blue Swan Entertainment Circle line, primo lungometraggio diretto da J.D. Chua. Un cineasta proveniente dall’universo degli short e delle serie televisive e per il quale questo esordio ha avuto una lunga gestazione. In quanto, seppur pronto per l’uscita nel 2020, a causa della pandemia per l’emergenza da Covid-19 è stato distribuito in sala soltanto tre anni dopo. Ovviamente in patria, perché in Italia, appunto, approda direttamente in dvd soltanto nel momento in cui stiamo scrivendo. E, come riportato anche sul retro della fascetta, è del primo creatures film prodotto a Singapore che stiamo parlando.

Creatures film dal semplicissimo plot e che si concede giusto una manciata di minuti per presentare i suoi protagonisti.

In particolar modo Yi Ling e il figlioletto Lucas, ovvero Jessica Liu e Nathaniel Ng, quest’ultimo traumatizzato dalla morte del padre avvenuta in un incidente stradale. Soltanto due volti della combriccola di passeggeri che si trovano a bordo di una moderna metropolitana completamente automatizzata. Fino al momento in cui, misteriosamente, il treno subisce una misteriosa variazione per finire bloccato in un vecchio tunnel abbandonato fuori dall’occhio della videosorveglianza. Cominciando dunque a far salire la tensione attraverso una circostanza che spingerebbe a classificare Circle line nell’ambito dei disaster movie.

Se non fosse per il fatto che non tarda ad entrare in scena la vera attrazione della neppure ora e venti di visione. Una misteriosa e mostruosa creatura il cui sport preferito è fagocitare la fauna umana che capita sul suo cammino. Mostruosa creatura che, concepita attraverso una buona effettistica digitale, i cinefili maggiormente amanti del genere non possono fare a meno di associare ad altri modelli da schermo. Se da un lato, infatti, è impossibile non pensare al lucertolone radioattivo Godzilla in una versione meno ingombrante, dall’altro si scorgono influenze provenienti dai blockbuster occidentali.

Dal bestione di Cloverfield ai vari Graboid del popolare franchise Tremors.

In ogni caso, comunque, ciò che interessa principalmente allo spettatore è il suo operato volto a movimentare il tutto. Mentre le cupe gallerie sotteranee fanno da quasi uniche scenografie ad una situazione sicuramente figlia di pellicole horror dall’analoga ambientazione. Vi dicono nulla Creep – Il chirurgo di Christopher Smith e il russo Diggers di Tikhon Kornev? Nel caso di Circle line, però, al di là della spettacolare superficie fanta-horror è una evidente metafora ad attraversare l’insieme. Una metafora relativa all’istinto di protezione di una madre nei confronti della prole, per la precisione. Il resto è intrattenimento dagli occhi a mandorla.

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