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‘Beauty is Not a Sin’: l’advertising secondo Refn

Portata a Venezia 2024, Beauty is Not a Sin è una breve pubblicità del regista Nicolas Winding Refn disponibile ora su MUBI

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beauty is not a sin

Refn approda su MUBI con un cortometraggio pubblicitario per la casa automobilistica MV Agusta. Nel suo essere un prodotto esplicitamente commerciale, Beauty is Not a Sin rappresenta sicuramente un caso particolare del classico tema che vede affiancati sacro e profano. Nello specifico non ci si riferisce a ciò che viene chiaramente raccontato nel corto ma, più di ogni altra cosa, a come un regista d’autore del calibro di Refn approcci il mondo dell’advertising.

Beauty is Not a Sin’ e il linguaggio dell’adv

Ci si trova a Siracusa, la protagonista è una giovane donna dalle belle apparenze (Laura Grassi); questa si dirige in chiesa per confessare i suoi peccati a un prete dall’estetica abbastanza peculiare (Stefano Grossi). La ragazza si lascia andare ai suoi racconti che la vedono protagonista in determinate vignette che vanno a rappresentare diversi peccati: Gola, Lussuria e Invidia.

Contenutisticamente parlando, in Beauty is Not a Sin, non c’è nulla di nuovo, non c’è nemmeno la ricerca di un appiglio emotivo che possa creare una sorta di progressione drammaturgica capace di suscitare una qualsivoglia forma di empatia. Refn costruisce una pubblicità e non cerca assolutamente di nasconderlo anzi, il regista abbraccia in maniera totalizzante un linguaggio volto a costruire un’immagine puramente estetica.

Lasciarsi all’estetica

Ma, pensando alla filmografia di Refn, non è nemmeno così sorprendente vederlo cimentarsi in un prodotto del genere. Il suo è uno stile che si è consolidato per essere estremamente votato all’estetica, a un’immagine dilatata nel tempo che si lascia ammirare per i suoi colori al neon, per una messa in scena volutamente stilosa rischiando persino di avere la priorità sulla sostanza. 

È questa la linea sulla quale si muove il movimento del cinéma du look, votato proprio più alla costruzione estetica che narrativa, andando a prendere molto dal videoclip e dal linguaggio pubblicitario. E Beauty is Not a Sin, se non lo si vuole considerare a pieno titolo proprio un prodotto di advertising, è come minimo l’estremizzazione di tale concetto.

I dialoghi sono assenti, intrattiene le orecchie  una colonna sonora di sintetizzatori che orna un’immagine spesso rallentata, avente per soggetti una Siracusa barocca, donne avvenenti e un prete motociclista. La cifra stilistica di Refn è sempre quella, ed è, ovviamente, piacevole da guardare, ma è questa un’immagine che non ha nulla da dire, che vive – e vuole vivere – unicamente della sua estetica perché manca totalmente di sostanza. 

Beauty is Not a Sin

  • Anno: 2024
  • Durata: 8'
  • Genere: Drammatico, pubblicitario
  • Regia: Nicolas Winding Refn

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