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Approfondimento

Jacob Elordi, ritratto del bad boy idolo della GenZ

Dal rinnegato 'The Kissing Booth' ai ruoli drammatici di 'Euphoria' e 'Priscilla', il giovane attore Jacob Elordi è riuscito, in breve tempo, ad aggiudicarsi il titolo di It Boy della GenZ, diventando uno degli attori più promettenti della sua generazione. Conosciamolo meglio oltre lo schermo

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jacob elordi

Solo qualche anno fa, probabilmente, Jacob Elordi non si sarebbe mai aspettato di ricevere la candidatura per il BAFTA alla miglior stella emergente. Classe ‘97, il giovane attore, trasferitosi da Brisbane in Australia negli Stati Uniti, non ha trovato subito la strada spianata per il successo.

“Si tratta di entrare e uscire dagli uffici dei casting e andarci così vicino… sei troppo questo, sei troppo quello […] Sei un attore pessimo e, sai, adesso guardo le cose da un punto di vista diverso.”

In un periodo in cui tra gli attori più apprezzati dalla GenZ (e non solo) c’è Timothée Chalamet con il suo aspetto emaciato, elegante, dal sapore tipicamente francese, non deve essere stato semplice farsi strada per il giovane australiano ben più robusto, alto quasi due metri, tutto muscoli e con un viso spigoloso ben lontano dai canoni estetici tradizionalmente accettati e che deve il suo primo successo di pubblico al franchise Netfilx, The Kissing Booth (2019-2021).

La fortunata commedia romantica lo ha reso famoso con il personaggio di Noah. Il belloccio fascinoso e tenebroso gli ha fatto meritare l’etichetta di sex symbol. Un’etichetta, questa, non molto apprezzata da Elordi che ha dichiarato, senza filtri, quanto sia stato a disagio e si sia pentito di aver interpretato un personaggio che ha sentito così distante da sé.

Jacob elordi 1

Jacob Elordi, un trampolino di lancio controverso 

Un attore, che ha tra i suoi idoli James Dean e Marlon Brando, certamente avrebbe voluto un inizio di carriera diverso, magari meno legato alla sua fisicità e al suo corpo messo in scena e “sfruttato” dal colosso dello streaming per fidelizzare maggiormente un pubblico di giovani adolescenti. 

Un corpo, il suo, costruito ad hoc per questa parte non senza sacrifici. Tutto scritto nero su bianco sul contratto del film che prevedeva una dieta ferrea e allenamento tutti i giorni. Il mix perfetto per costruire il personaggio di Noah e una star image non richiesta.

“Non volevo fare quei film prima di realizzarli. Quei film sono ridicoli. Non sono universali. Sono una via di fuga”

Il ruolo di Noah Flynn è stato, per Elordi, un trampolino di lancio, ma se tornasse indietro forse non resterebbe su quel set. Sebbene sia riuscito a mostrare le sue qualità attoriali in questa parte, regalando sfumature dark al personaggio, la saga è stata spesso criticata per situazioni e personaggi stereotipati, compreso il suo bad boy – accusato di essere misogino – e nemmeno il successo commerciale è riuscito a far cambiare idea al giovane attore che ha definito la serie di film “ridicola”. Elordi si è sentito costretto a vestire i panni di qualcuno apparentemente lontano, ma che allo stesso tempo gli ha dato la possibilità di essere notato per ruoli di ben più ampia complessità interpretativa. 

The kissing booth

Nonostante abbia rinnegato questa saga, rivelando quanto sia stato il set, questo è  il ruolo che ha dato il la alla sua carriera, come è accaduto per molti suoi colleghi. Lo stesso Brad Pitt, uno dei suoi idoli, ha iniziato facendo la comparsa in diverse sit-com e ruoli secondari negli anni ‘80. Si è fatto notare così fino a Thelma&Luise (1991, Ridley Scott) nella parte di J.D., quella che gli ha aperto le porte di Hollywood. 

Jacob Elordi, prima di The Kissing Booth: gli esordi

La passione per la recitazione di Jacob Elordi ha inizio a dodici anni, quando ottiene la parte del Gatto col cappello in una produzione scolastica. Sentendo poi il bisogno di continuare gli studi in questo campo, si iscrive alla scuola di recitazione di Melbourne. Compiuti diciannove anni, si trasferisce negli Stati Uniti. 

Il primo ruolo in una produzione cinematografica arriva nel 2017, dopo essere riuscito ad ottenere una piccola parte in uno dei film della fortunata saga Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar (Joachim Rønning, Espen Sandberg). 

Prima di The Kissing Booth, Elordi, è riuscito a ottenere solo un’altra piccola parte in un film ambientato nel 1975, che ha come tema centrale la rivoluzione sessuale in Australia, Swinging Safari di Stephan Elliot nel 2018. 

Con la rom-con Netflix, ottiene la sua prima parte da co-protagonista accanto all’attrice ed ex-fidanzata Joey King, in una storia che, anche con le sue storture, ha dato un primo input alla sua carriera. 

Nonostante il successo di pubblico, il giovane attore non ha avuto pochi momenti di difficoltà, rimasto con pochi soldi sul conto e costretto a dormire tra macchina e divani di amici. Ha persino pensato di tornare in Australia e abbandonare il suo sogno.

swinging safari

Jacob Elordi incarna il ritratto della mascolinità tossica in Euphoria

Il provino per quella che diventerà la parte che lo assurge a sex symbol della Generazione Z e che stravolge la sua vita: il ruolo di Nate Jacobs nella serie tv Euphoria (Sam Levinson, 2019). Nella serie, subito di HBO, diventata cult, Elordi interpreta uno dei personaggi più controversi: Nate, il ragazzo più popolare della scuola, quarterback della squadra di football e fidanzato con la bellissima Cheerleader Maddy Perez (Alexa Demie). 

Narrato così, sembrerebbe quasi che l’attore non si sia troppo allontanato dal suo ruolo stereotipato in The Kissing Booth, ma qui tutto cambia. Meschino, bugiardo e manipolatore, il suo Nate diventa simbolo di una mascolinità tossica e di un rapporto morboso con il sesso, oltre che con Maddy, diventando l’antagonista della serie.

Il complesso di potere che ha lui con le ragazze deriva da quella cosa di dover vincere, e di dover essere forte e se può…se può dominarle e se può possederle, allora può tenere tutto in ordine e riesce a mantenerlo come deve essere, cioè dritto e…capisci cosa intendo? Se riesce a mantenersi su quei livelli… allora andrà tutto bene e non diventerà come suo padre.

La distorta visione dei sentimenti e la violenza sono tratti distintivi di questo personaggio estremamente affascinante e carismatico, che permette di dimostrare a Elordi di essere non solo un corpo, ma un interprete attento e sensibile, riuscendo a dar voce a un personaggio complesso e oscuro, al limite tra l’essere vittima e carnefice, violento, aggressivo e allo stesso tempo estremamente fragile. 

Per la sua interpretazione, con il personaggio di Nate, Elordi riesce a ottenere consensi unanimi da parte del pubblico e della critica.

euphoria

Jacob Elordi verso il cinema d’autore

Dal 2020 si apre un periodo molto favorevole per la sua carriera. Infatti, prosegue le riprese della saga di The Kissing Booth e inizia a lavorare in altre produzioni. Una di queste è la commedia australiana diretta da Dean Murphy, The Very Excellent Mr.Dundee, nella quale interpreta il personaggio di Chase, il figlio di Crocodile Dundee (Paul Hogan).
Il 2022 è, invece, l’anno di Acque Profonde (Adrian Lyne), nel quale Elordi ha una parte secondaria, quella di Charlie, amante di Melinda (Ana de Armas) e moglie di Vic, interpretato da Ben Afflek

È il 2023 l’anno che si rivela un secondo turning point nella sua carriera. Con il biopic Priscilla (Cailee Spaeny), diretto da Sofia Coppola, l’attore inizia a incamminarsi verso il cinema d’autore, riuscendo con la sua interpretazione di Elvis Presley a convincere pubblico e critica.
Clicca qui per il trailer di Priscilla.

priscilla

Nel film, presentato durante l’80 Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, il suo Elvis, filtrato dallo sguardo di Priscilla, restituisce un ritratto intimo del Re del rock and roll e dell’intenso quanto travagliato rapporto con la moglie, mostrando un uomo narcisista ma allo stesso tempo estremamente vulnerabile. 

“Interpretare un’icona come Elvis è stata una montagna da scalare. Ho dovuto mettere i paraocchi e andare avanti”. 

Jacob Elordi, da Priscilla a Saltburn

Il 2023 è anche l’anno di un altro importante ruolo per Elordi che si è trovato a doversi giostrare tra due diversi set. 

Nello stesso periodo, infatti, gira il fortunato film, Saltburn, di Emerald Fennell. Qui, vestendo i panni di Flix Catton, interpreta il ruolo che diventerà motore di tutta la storia. Il suo è un personaggio enigmatico e ambiguo in una storia di ossessione e privilegi.

La cosa che mi era chiara con Felix è che pur essendo nato e cresciuto in condizione di privilegio, nascondeva qualcosa che andava oltre la sua spavalderia e il suo modo sicuro di fare. C’era una sensibilità che bisognava sviluppare e imparare a conoscere, sapendo che spesso le persone con quel genere di sensibilità, l’hanno maturata a partire da grandi insicurezze o difficoltà a comprendere qual è il proprio posto nel mondo”.

 

Il film ha diviso la critica, anche se la performance di Elordi è stata lodata per aver messo in scena, con un perfetto accento inglese, un personaggio cinico, disilluso e crudele in un ambientazione gotica e pop. 

L’aristocratico Felix, a differenza degli altri personaggi della storia, sembra andare oltre il suo status sociale di nobile e ricco. Esprimendo un potere effimero che si intreccia con la fragilità, mette in scena una vulnerabilità sfruttata da Oliver (Barry Keoghan). La sua empatia e la sua gentilezza finiranno per rivelarsi fatali, ma regaleranno all’attore una candidatura al BAFTA.

Jacob Elordi, una strada tutta in salita

Appena ventisettenne, Elordi sembra intenzionato a non voler sottostare a nessuna etichetta per la sua star image, continuando a dar vita a personaggi controversi e dalle molteplici sfumature, costantemente alla ricerca di una crescita artistica che possa portarlo a lavorare con grandi nomi del cinema contemporaneo. 

Il bisogno di mettersi in gioco in personaggi complessi e diversi continua anche nel 2024. In quest’anno ottiene una parte in Oh, Canada (Paul Schrader), adattamento cinematografico del romanzo I tradimenti di Russell Banks con Richard Gere nei panni dei documentarista Leonard Fife.
Clicca qui per il trailer di Oh, Canada.

La storia è incentrata sulla sua figura e sulla menzogna che si cela dietro la sua fama. La scoperta della verità arriva solo in tarda età. Sul letto di morte, Fife racconta la verità alla presenza della moglie – qui interpretata da Uma Thurman – e del suo ex studente Malcolm (Michael Imperoli). 

oh, canada

A Elordi viene qui riservato il compito di mostrarci Fife da giovane, dando vita a un antieroe che ci aiuta a mettere in ordine i tasselli di una storia che solo lui sa come sia davvero andata. Una storia fatta di verità non dette per intero, ricordate male e inventate, che ci mettono in contatto con le più intime contraddizioni umane e con la paura di non riuscire a percepirsi mai in modo autentico. Sempre filtrate da falsi ricordi e dalla percezione che gli altri hanno di noi stessi. Viene svelato il ritratto di un uomo che ha bisogno di raccontarsi per andare oltre “i tradimenti” e imparare a vedersi e “ri-accettarsi” nel mondo prima di lasciarlo. 

Jacob Elordi, tra antieroi e drama queer

Il 2024 è stato per Elordi l’anno in cui si è messo in gioco anche con un personaggio LGBTQ+, impersonando in On Swift Horses (Daniel Minahan) Julius, fratello minore di Lee (Will Poulter), veterano della guerra di Corea e giocatore di azzardo che si innamorerà del baro Henry (Diego Calva). Il film – nel quale recita anche Daisy Edgar-Jones (Normal People) nei panni di Muriel moglie di Lee – è stato presentato in anteprima al Toronto International Film Festival 2024 suscitando reazioni contrastanti da parte del pubblico, soprattutto per le intense scene di sesso tra Julius ed Henry. 

Per questo dramma queer, l’attore ha dichiarato di essersi ispirato ad un altro suo idolo, l’attore Paul Newman, studiando bene Hud il selvaggio (Martin Ritt, 1963) e riuscendo così a offrire un personaggio sensibile e vulnerabile. Elordi, a differenza dei suoi primi lavori, è qui al centro di scene d’amore intense quanto eccitanti, in questa delicata e tenera esplorazione del corpo, del piacere e dell’amore.

Ho semplicemente guardato i film di Paul Newman e ho cercato di costruire una voce basata sul modo in cui parlava, e un movimento intorno al modo in cui si muoveva – in particolare in Hud il selvaggio perché ha interpretato quel ruolo con una sensibilità particolare.

Jacob Elordi, progetti per il futuro 

Anche in questo 2025 potremo vedere Jacob Elordi in parti nuove e interessanti. L’attore, infatti, complice anche il suo un metro e novantasei di altezza, interpreterà il Mostro nel remake del celebre personaggio nato dalla penna di Mary Shelley, nell’adattamento di Frankenstein diretto da Guillermo del Toro

L’attore sembra sempre più intenzionato a mostrare la sua versatilità e la capacità di riuscire a immedesimarsi in ruoli diversi scontrandosi anche con parti diametralmente opposte. 

Nel prossimo futuro, Elordi è stato scelto per il ruolo di Heathcliff nel nuovo adattamento di Cime Tempestose, diretto da Emerald Fennell. Questa trasposizione punta a rappresentare una delle storie più intense e drammatiche mai scritte da Emily Brontë che narra di un amore non corrisposto e che sfocia in un’ossessione morbosa e distruttiva verso l’oggetto del desiderio.

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Nonostante la sua agenda sia già abbastanza fitta di impegni, dato che si troverà a dover girare anche il prossimo capitolo della serie tv Euphoria, con uscita prevista nel 2026.,Elordi è attualmente in trattative per il prossimo film post-apocalistico di Ridley Scott tratto da un romanzo di Peter Heller, The Dog Star. 

In sostituzione del collega Paul Mescal, Elordi interpreterà il ruolo del protagonista. Vestirà i panni di Hig, pilota che conduce una vita solitaria in una base aerea abbandonata in Colorado. A fargli compagnia, solo il suo cane e un ex marine un po’ burbero. 

Se l’accordo dovesse andare in porto, Elordi si aggiudicherebbe appieno il titolo di una delle giovani star di Hollywood più eclettiche della sua generazione, capace di esplorare sempre nuovi generi e personaggi.

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