‘Perfect Days’: Audiorecensione del film di Wim Wenders

Scritto da Wim Wenders e Takuma Takasaki, ‘Perfect Days’ è l’ultimo film dell’amatissimo regista tedesco. È stato presentato in concorso al Festival di Cannes del 2023, in Italia è distribuito da Lucky Red. Ha ricevuto la candidatura per il miglior film in lingua straniera ai Premi Oscar del 2024.

Attualmente lo trovate in streaming su Now Tv.

Wim Wenders: il regista dei capolavori

Wim Wenders è il più famoso esponente del Nuovo cinema tedesco. Non solo regista, ma anche sceneggiatore e produttore. I suoi film più noti sono: ‘Paris, Texas’ (1984, tornato recentemente nelle sale italiane), ‘Il cielo sopra Berlino’(1987) e il suo seguito ‘Così lontano così vicino’ (1993). 

È riconosciuto internazionalmente come uno dei registi contemporanei più importanti della storia del cinema. Nel corso della carriera ha ricevuto premi molto prestigiosi: la Palma d’oro a Cannes nel 1984 e  l’Orso d’oro alla carriera al Festival del Cinema di Berlino nel 2015.

Inizialmente gli era stato chiesto di girare un documentario sulle toilette pubbliche di Tokyo, visti i suoi precedenti lavori con i documentari e con il cinema giapponese. Lavorando alla storia Wenders ha, però, deciso di realizzare un’opera narrativa, così nasce quell’umile capolavoro che è ‘Perfect Days’.

Perfect Days: la trama

La pellicola segue la vita di Hirayama, interpretato da Kōji Yakusho, un uomo giapponese che lavora come addetto alle pulizie dei bagni pubblici a Tokyo. Hirayama è un uomo solitario, che vive meticolosamente la sua routine fatta di lavoro, fotografia, musica e lettura. Piano piano la trama ci svela qualcosa di più del passato del protagonista, un uomo che ha imparato a godere delle piccole cose belle della vita, con serenità. 

‘Perfect Days’ è un film che mette tranquillità, come il suo protagonista. Wim Wenders, come sempre, è perfetto nella scrittura e nella regia. Le canzoni che ascolta Hirayama sono la colonna sonora perfetta di un film da recuperare assolutamente.

Perfect Days: l’audiorecensione di Luca Arcangeli